PORDENONE – Ogni anno il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17/12/1999 per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne. Anche il Comune di Pordenone partecipa al calendario di iniziative dedicate a questo tema.
Si tratta di una ricca serie di incontri ed eventi per la “Settimana contro la violenza sulle donne” stilati dal Protocollo dei 50 Comuni della Destra Tagliamento che aderiscono al Protocollo dei Comuni per la parità di genere, coordinato dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pordenone, sotto l’egida del Tavolo Anci Fvg per la parità di genere, con la partnership di Voce Donna e il finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia. A parlarne quest’oggi in Municipio l’assessore Guglielmina Cucci con alcuni dei sindaci dei Comuni che ospiteranno gli eventi e con varie associazioni del territorio. “In questa 10^ edizione della settimana contro la violenza sulle donne – afferma l’assessore Cucci – ribadiamo il nostro impegno come istituzioni, in rete con gli altri enti, con le associazioni e tutta la comunità.
La violenza maschile sulle donne, con l’evoluzione della società e delle tecnologie, si declina purtroppo in nuove forme e dimensioni, insinuandosi in tutti gli aspetti della vita e spesso coinvolgendo anche i minori, vittime di violenza assistita. Ma parallelamente crescono la nostra consapevolezza, le richieste di aiuto ai centri antiviolenza e la volontà di affrontare questi temi, facendo rete attraverso una responsabilità collettiva. Quello delle istituzioni non può che essere un ruolo di primo piano, agendo a tutti i livelli, in un’ottica trasversale, partendo da formazione, informazione, comunicazione, giovani e scuola. Un tempo parlavamo di sensibilizzazione – puntualizza Cucci – ma oggi andiamo oltre. A dimostrarlo è il calendario delle iniziative promosse anche quest’anno dal Protocollo dei 50 Comuni, espressione di un impegno condiviso e diffuso su tutto il territorio del Friuli Occidentale. Un programma ricco e articolato con iniziative e proposte, attuali e di qualità. Per ribadire che ci siamo, che siamo uniti e determinati».
«Il 25 novembre – aggiunge il sindaco di Pordenone Alessandro Basso – è una giornata di grande importanza. Ma è indispensabile che tutti mettiamo in campo il nostro impegno ogni singolo giorno dell’anno, non soltanto in prossimità di quella ricorrenza. Grazie a iniziative come “Uniti contro la violenza sulle donne” vengono offerte tantissime occasioni per approfondire concetti come rispetto, civiltà, uguaglianza e parità, che devono permeare sempre più l’intera società e, in particolar modo, le nuove generazioni».
Il sindaco di Pasiano Marta Amadio ritiene quest’iniziativa iniziativa fondamentale per diffondere tra i giovani valori di rispetto. L’assessore di Porcia Lorena Blarasin ha spiegato come per il secondo anno il suo Comune partecipi a tale iniziativa, in collaborazione con l’associazione Voce Donna. «Questi momenti – afferma – sono estremamente utili per formulare delle riflessioni, coinvolgendo e sensibilizzando soprattutto i ragazzi delle scuole, per i quali sono stati creati ad hoc progetti artistici e musicali di spessore».
Interviene anche l’assessore Cristina Gallo di Casarsa, che sottolinea come questo lavoro congiunto tra Comuni e svolto in gruppi di lavoro per portare poi i risultati in commissione regionale, stia dando i suoi frutti. Gli incontri si terranno anche in quel Comune con la collaborazione di Croce Rossa, psicologi, avvocati, associazioni del territorio, istituzioni e forze dell’ordine e saranno trattati anche i temi delle truffe online che fanno leva sulla sfera emotiva e sentimentale delle vittime. L’assessore Paola Covre di Brugnera ha ricordato l’importanza del coinvolgimento delle associazioni maschili poiché senza il contributo degli uomini non è pensabile arrivare al completo rispetto della donna nella nostra società.
«Un calendario di eventi così fitto – afferma – mostra la bontà di questo progetto contro la violenza di genere e quanto il territorio unito creda in questi temi». In conclusione, la vicesindaco di Prata Katia Boer ha proposto di estendere questa iniziativa a tutto l’anno, non soltanto ad un periodo circoscritto. «Il lavoro che viene svolto assieme ai ragazzi delle scuole, con psicologi e professionisti – sottolinea – è necessario per costituire in loro una profonda coscienza di rispetto».
Presenti anche Ilaria Buonandi, operatrice del Centro antiviolenza Voce Donna e l’imprenditrice Giovanna Santin, in rappresentanza di Fondazione Giovanni Santin e Fidapa, che ha lodato la bontà di questa iniziativa e l’importanza di fare squadra.
EVENTI A PORDENONE
Sono oltre 140 gli eventi sull’intero territorio, in programma fino a dicembre e in continuo aggiornamento. Sport, teatro, fotografia, arte, musica, incontri, libri, convegni, percorsi di formazione, laboratori, film, fumetto, flash mob, marce, esposizioni, tutti mirati a diversi target della popolazione.
A Pordenone numerose sono le proposte che puntano sui giovani e sulle nuove tecnologie, approfondendo il tema della violenza digitale. Il 26 novembre alle ore 11 a Cinemazero si terrà “Voci, strumenti e alleanze contro la violenza digitale nei confronti delle donne”. Un incontro dedicato agli studenti, ma aperto anche alla cittadinanza, tra analisi e strumenti utili per prevenirla e combatterla con gli interventi della prof.ssa Silvia Brena, Università Cattolica del Sacro Cuore, componente di Vox – Osservatorio dei diritti, della prof.ssa Chiara Gius, ricercatrice all’Università di Bologna, con la moderazione di Paola Dalle Molle, vice presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia.
Il 25 novembre alle ore 17 a Palazzo Badini, attraverso la presentazione del volume “Tacchi a spillo” di Fabio Muccin, dirigente scolastico e poeta in dialogo con il sindaco Alessandro Basso, si parlerà del coinvolgimento e dell’impegno degli uomini al fianco delle donne in quella che è una battaglia di civiltà e diritti umani che deve partire dal rispetto.
Un focus importante è dedicato alle categorie più fragili e vulnerabili con il convegno sulla Tratta realizzato assieme a Cisl Fvg e Punto di ascolto antimobbing (25 novembre al mattino a Palazzo Badini) e con il convegno nazionale “Le storie che non si raccontano. Le donne invisibili nella lente della violenza di genere” in programma il 5 dicembre al Palazzo del Fumetto, realizzato in collaborazione con Asfo e Ordine dei medici, con la partecipazione di esperti regionali e nazionali (info e iscrizioni: [email protected]).
Un’attenzione, quest’ultima, coerente con un percorso da tempo intrapreso e che ha visto il Comune di Pordenone anche fresco di riconoscimento del premio Cresco Award – Città Sostenibili 2025, iniziativa promossa da Fondazione Sodalitas con ANCI, che valorizza l’impegno degli enti locali italiani per uno sviluppo sostenibile dei territori, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, assegnato per il progetto “Aletheia – nulla è nascosto”, dedicato alla salute e al benessere delle donne e delle donne migranti in particolare, per il quale è stata evidenziata l’innovatività e la concretezza nel migliorare la vita della popolazione.
Evento di primo piano anche per Carta di Pordenone, protocollo media e rappresentazione di genere, che celebrerà il proprio decennale rinsaldando l’impegno dei firmatari e degli aderenti e guardando alle sfide e agli sviluppi futuri, avvalendosi della lectio magistralis della prof.ssa Giuliana Giusti, linguista dell’Università di Ca’ Foscari – Venezia (venerdì 21 novembre ore 11, sala consiliare).
Il 3 dicembre ci sarà inoltre il lancio del Concorso sulla violenza e la parità di genere, progetto congiunto del Comune di Pordenone e di tutti i Comuni del territorio pordenonese aderenti al “Protocollo dei 50 Comuni”, realizzato assieme a molti attori del territorio, con l’obiettivo di favorire, anche su impulso alla designazione di Pordenone Capitale Italiana della Cultura 2027, il cambiamento nel modo di pensare, negli atteggiamenti e nelle relazioni tra uomini e donne, coinvolgendo tutta la popolazione e in particolare le giovani generazioni, per renderle consapevoli e protagoniste attraverso la realizzazione di una campagna mediatica efficace e innovativa volta a promuovere relazioni e rapporti rispettosi e paritari tra donne e uomini in ogni ambito.
