PORDENONE – IV Settimana contro la violenza sulle donne: lunedì 18 novembre a Pordenone si affrontano temi importanti: dalle molestie sul lavoro ai diritti delle bambine
Si svolgerà lunedì 18 novembre alle 9.30 nell’Auditorium della Regione di Pordenone – nell’ambito della IV Settimana contro la violenza sulle donne, promossa dal protocollo dei 50 comuni col coordinamento dell’assessorato alle pari opportunità del Comune di Pordenone e il patrocinio della Commissione regionale Pari opportunità e della Commissione comunale pari opportunità – un incontro, organizzato da Azienda Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale e Ordine dei giornalisti FVG, sul tema: “Prevenire e contrastare le molestie e le violenze di genere nei luoghi di lavoro: metodi, strumenti, soggetti.
L’esperienza pilota di Pordenone”. Con l’obiettivo, infatti, di diffondere una cultura basata sul rispetto e di creare la consapevolezza dell’esistenza delle molestie anche nei luoghi di lavoro con la necessità di prevenirle e contrastarle, Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 5 “Friuli Occidentale”, Consigliera di Parità di Area Vasta di Pordenone, Inail di Pordenone, Ispettorato del Lavoro, Cgil, Cisl, Uil, hanno firmato nel maggio scorso un Protocollo d’intesa territoriale per la prevenzione e contrasto del fenomeno delle molestie e violenze nei luoghi di lavoro e per la creazione di un sistema di rete tra istituzioni, enti, parti sociali, organizzazioni e servizi operanti sul territorio provinciale per la sensibilizzazione e la comunicazione sul tema.
Al Protocollo ha aderito anche l’Ordine dei Giornalisti del FVG. In ambito lavorativo il fenomeno delle molestie e violenze di genere nei luoghi di lavoro può assumere diverse forme come la violenza fisica, sessuale, economica e psicologica.
Il Protocollo prevede la realizzazione e diffusione di materiale informativo, divulgativo e di prevenzione del fenomeno, attività di formazione specifica e di aggiornamento professionale, adozione di codici di condotta e codici etici, volti a prevenire e contrastare il fenomeno delle molestie e delle violenze di genere sui luoghi di lavoro, analisi e monitoraggi del fenomeno nella realtà locale.
Il protocollo è aperto ad ulteriori adesioni da parte di altre Istituzioni e a contributi da parte di Associazioni operanti sul territorio, con l’Azienda Sanitaria 5 nel ruolo di soggetto promotore e di coordinamento delle i attività previste.
“Il lavoro, ovvero l’indipendenza economica – sottolinea l’assessora alle pari opportunità Guglielmina Cucci – è stato da sempre uno strumento fondamentale per la libertà e per l’emancipazione delle donne, oggi abbiamo sempre più consapevolezza come anche nell’ambito lavorativo si nascondano spesso molto subdolamente, sacche di violenza e discriminazioni di genere. Ora è tempo di scardinare l’utilizzo di gesti, parole, pressioni psicologiche che le colpiscono in quanto donne, con lo spauracchio di perdere il lavoro, perdere occasioni professionali o semplicemente di lavorare in un ambiente ostile. E’ un vero e proprio vaso di Pandora da scoperchiare”.
L’Azienda Sanitaria si è impegnata a realizzare, iniziative formative rivolte ai medici di famiglia, ai medici competenti, alle aziende, alle RLS, al Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione, e ad altri soggetti-cardine del contesto socioeconomico per la prevenzione e contrasto al fenomeno e per responsabilizzare le aziende nella tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.
Sempre nell’ambito del calendario della IV Settimana contro la violenza sulle donne, alle 18, nella sala Consiliaredel municipio di Pordenone verrà presentata al pubblico la Nuova Carta de diritti della Bambina, promossa dall’associazione Fidapa e adottata all’unanimità dal consiglio comunale pordenonese, con la partecipazione del Sostituto procurare Marco Faion, che illustrerà le misure legislative a tutela dei minori in Italia.
Contestualmente verranno premiate le due classi quintedelle scuole Collodi di Pordenone e dell’Istituto comprensivo di Maniago, vincitrici del concorso dedicato alla Carta de diritti della bambina. Le scolaresche l’hanno interpretata con disegni e poesie.