PORDENONE – Il Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio ha disposto la sospensione per trenta giorni dell’attività dell’esercizio pubblico “bar Marconi”, sito a Pordenone – via Marconi, 16, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza).
Il provvedimento, che si inserisce nella prosecuzione dell’attività di prevenzione e sicurezza della Questura di Pordenone sul territorio cittadino, segue gli analoghi provvedimenti di sospensione dell’attività eseguiti lo scorso 10, 16, 25 maggio e 29 giugno nei confronti degli esercizi pubblici “Rayan Pizza e Kebab”, “QUEEN’S BAR”, “Bar Commercio” e Bar “Tiffany”.
Nella mattinata odierna, 11 luglio, personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, unitamente ad equipaggi della “Squadra Volante”, ha dato esecuzione al suindicato provvedimento amministrativo in quanto, nel corso del tempo, presso il bar Marconi si sono verificati gravi episodi per l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché episodi che hanno originato nella cittadinanza una percepita ed oggettiva pericolosità sociale, rendendo necessario più volte l’intervento delle Forze dell’Ordine.
In particolare, il provvedimento di chiusura per trenta giorni è stato disposto dal Questore alla luce dei recentissimi accertamenti e controlli svolti da personale della Questura all’interno dell’esercizio risultato essere luogo di confezionamento, spaccio ed assunzione di sostanze stupefacenti.
Infatti, nella nottata di martedì 10 luglio, verso le ore 02.00 un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico “Squadra Volante” eseguiva un controllo all’interno del bar Marconi provvedendo ad identificare gli avventori.
Tra questi, la quasi maggior parte, risultava gravata da precedenti di Polizia per reati in materia di stupefacenti.
Tanto che i poliziotti operanti valutavano di approfondire il controllo anche ai locali adibiti a servizi igienici ed all’interno dei cestini portarifiuti.
Tale attività dava esito positivo, in quanto venivano rinvenuti dei dischetti di cellophane notoriamente utilizzati per confezionare le dosi di eroina e cocaina ed analogo materiale veniva, altresì rinvenuto occultato ed incastrato all’interno dello stipite della porta di accesso all’antibagno.
Riscontrato il delineato quadro indiziario, nella primissima mattinata della medesima giornata di martedì 10 luglio, operatori della “Squadra Mobile” e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Pordenone eseguivano un perquisizione autorizzata dalla Procura della Repubblica di Pordenone ai sensi dell’art, 103 comma 3° del “DPR 309/90 T.U. Stupefacenti” all’interno del predetto bar.
L’atto di Polizia Giudiziaria dava ulteriori positivi riscontri in quanto nel corso della perquisizione occultati negli arredi dei servizi igienici veniva rinvenuta una siringa monouso ed altri ritagli di cellophane con l’estremità termosaldata a riprova ulteriore del confezionamento delle single dosi di droga all’interno del pubblico esercizio.
A seguito di tali elementi e positivi indizi, il titolare del bar Marconi, L.B., 36enne, cittadino cinese, è stato indagato in stato di libertà in ordine al reato ex art. 79 del “DRP 309/90 T.U. Stupefacenti” Agevolazione all’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope.
La gravità dei fatti è ancora più evidenziata dalla circostanza che gli esiti della perquisizione hanno acclarato come il confezionamento delle dosi di droga e l’assunzione della stessa, come dimostrato dal rinvenimento della siringa, avvenisse all’interno del locale costituendo anche un grave pericolo per la sanità pubblica e norme di igiene, trattandosi di un esercizio pubblico che somministra bevande ed alimenti in commistione con lo spaccio e l’assunzione di droghe.
Il controllo al bar Marconi effettuato nella notte di martedì 10 luglio, si inserisce nell’ambito dei servizi di controllo del territorio e dei segnali provenienti dallo stesso.
Infatti, numerose erano stati le segnalazioni e le indicazioni che individuavano il bar Marconi in abituale luogo di ritrovo di spacciatori e consumatori di stupefacenti divenendo punto di riferimento ove reperire tali sostanza anche nelle ore notturne.
Ma numerosi sono stati anche altri episodi che hanno creato allarme e turbative per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
In particolare il bar in argomento si è evidenziato negativamente in diverse occasioni, ed in particolare nel corso delle della notti del 8, 18 marzo e 26 giugno, allorquando i poliziotti della “Squadra Volante” effettuavano degli interventi per aggressione di clienti a seguito di litigi tra gli stessi avventori.
Inoltre, nella notte dello scorso 21 maggio, veniva segnalata della musica ad alto volume provenire da bar Marconi. Nell’occasione i poliziotti identificavano numerosi clienti intenti a consumare bevande alcoliche, alcuni dei quali pregiudicati che si erano appartati in una stanza in prossimità dei bagni.
Ed ancora, nella mattinata dello scorso 2 giugno, quando due persone che, consumando alcolici fuori dal bar, si erano evidenziate per un atteggiamento ostile durante il passaggio del corteo per le celebrazioni del 72° anniversario della Fondazione della Repubblica. Sul posto, gli agenti identificavano i predetti, uno dei quali risultava avere precedenti di polizia per stupefacenti.
Il provvedimento adottato dal Questore della Provincia di Pordenone dr. Marco Odorisio, si inquadra nel prosieguo di una strategia di prevenzione e sicurezza pubblica, che si orienta in base ai segnali che il territorio evidenzia e che le Forze dell’Ordine intercettano e quindi ponderano, modulando mirati interventi in risposta, come quello odierno.