PORDENONE – La competitività di Interporto è legata alla realizzazione della cosiddetta stazione elementare, un’infrastruttura-chiave che permetterà di fruire del doppio ingresso/uscita sia lato Pordenone (già esistente) sia lato Udine, la cui nascita è legata alla firma di una convenzione tra la stessa società, Rete Ferroviaria Italiana e Regione, che dovrebbe anche finanziarne una parte.
«Di quest’accordo non vi è ancora traccia – spiega Giovanni Pavan, Presidente di CCIAA, ente che detiene circa l’80% delle quote societarie di Interporto-Centro Ingrosso – così come non vi è traccia della stessa stazione nei progetti di sviluppo infrastrutturali che l’assessore regionale competente ha inserito tra le proprie priorità. Dove, invece, trovo il completamento della Sacile-Gemona, tratta ferroviaria senz’altro utile, anche sotto il profilo dello sviluppo turistico del Territorio, ma non certo per le imprese, che di questo Territorio sono il primo motore di crescita”.
“Una preoccupazione – ha aggiunto Pavan – espressa nell’ultimo Consiglio camerale assieme ad altre questioni riguardanti lo sviluppo di asset logistici e viari strategici per la nostra provincia, come il completamento della Cimpello-Sequals, che mi sento di condividere totalmente”.