Timori su inflazione e tassi stoppano i mercati; Le Borse in calo, rendimenti di nuovo in ascesa

MERCATO AZIONARIO

La settimana appena terminata ha di fatto fermato il mini-rally positivo di quest’estate 2022. Dopo alcune settimane di continui rialzi, la serie più lunga da marzo 2022, i mercati hanno chiuso tutti in negativo. L’indice Msci World, corregge in settimana dell’1,60% pur mantenendo il saldo mensile ancora positivo. Seguono l’S&P 500 con un meno 1,20% e l’indice tecnologico Nasdaq con un meno 2,30%. Complice di questo risultato le notizie provenienti dalle Banche Centrali ,un’inflazione fuori controllo (ultimo dato di inflazione al 10,1% arriva dal Regno Unito) e una situazione tecnica degli indici stessa definita di ipercomprato. Sebbene, quindi, la stagione delle trimestrali americane avesse allontanato gli investitori dal pessimismo da “panic selling”, ancora potrebbero  permanere  dubbi sulla tenuta dell’economia nei prossimi mesi (vedi le notizie su possibili razionamenti di gas in Germania e il rallentamento del mercato immobiliare americano); per cui alcuni investitori hanno preferito procedere a delle prese di beneficio dopo gli ultimi rialzi.

MERCATO OBBLIGAZIONARIO

Già qualche notizia è trapelata in settimana circa le prossime mosse della Fed. Ci ha pensato infatti James Bullard, presidente della Fed di St. Louis a proporre un aumento dei tassi a settembre dello 0,75%.  Il risultato di queste indiscrezioni è stato in primis le vendite sui mercati azionari ed ad una ripresa dei rendimenti sui titoli di stato americani ed europei; il decennale americano ha riportato il rendimento appena sotto il 3%, mentre il Bund tedesco è tornato a rendere sopra 1% precisamente al 1,23%. Fa peggio, dato la situazione politica italiana, il nostro titolo di Stato che  registra l’incremento più alto di rendimento con il Btp decennale prossimo al 3,50%. Ricordiamo il simposio di Jackson Hole che si terrà a fine Agosto nello Stato del Wyoming. E’ un evento molto importante per le decisioni macroeconomiche e per le politiche monetarie a cui parteciperanno un centinaio fra banchieri, economisti, accademici e giornalisti da tutto il mondo. Da seguire con attenzione.

MATERIE PRIME

La settimana ha visto cali marcati sulle principali materie prime questo dovuto a due fattori, il primo l’aumento dei tassi reali ed il secondo l’apprezzamento del dollaro americano nonché possibili scenari di rallentamento economico. In controtendenza il Gas con + 6,5% in settimana su nuovi massimi di periodo.

MERCATO DELLE VALUTE E CRYPTOS

La possibilità di ulteriori aumenti dei tassi da parte della Fed, come prima anticipato, ha portato nuova debolezza sulla valuta del Vecchio Continente. E’ quasi certo che questo andamento possa continuare anche nei prossimi mesi con allungo del biglietto verde rispetto all’Euro. Per quanto riguarda le Cryptovalute in settimana nuove correzioni al ribasso dopo alcune settimane di rialzo confermando la correlazione diretta all’azionario e la loro natura di asset rischioso.

Dott. Alessandro Pazzaglia, Consulente Finanziario Indipendente, iscritto all’Albo delibera. 1081 del 18/04/2019. Info mail [email protected]




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