Tragedia in A28: il Suv dell’imprenditore come un missile ha ucciso Sara e Jessica

PORDENONE – I genitori di Jessica Fragasso, la ragazza di 20 anni, residente a Mareno di Piave (Treviso), morta assieme alla cugina Sara Rizzotto, di 26 anni, di Conegliano (Treviso), nell’incidente stradale avvenuto in A28, a Chions, hanno assistito alla tragedia dallo specchietto retrovisore e sono stati anch’essi coinvolti nello scontro. Lo conferma una nota della Polizia Stradale.

Secondo la ricostruzione fatta dagli agenti, il Land Rover Defender, condotto da Dimitre Traikov, imprenditore bulgaro che opera nel ramo dei trasporti, è finito dapprima sulla Fiat Panda delle due cugine, che tornavano a casa dopo una giornata al mare, poi ha urtato la Fiat 500 su cui viaggiavano i genitori di Jessica Fragasso, ma senza causare troppi danni. Sono stati proprio i genitori, e un motociclista di passaggio, a lanciare l’allarme. Il papà della vittima ha avuto un malore quando ha appreso che la figlia era morta ed è stato accompagnato in Pronto soccorso a San Vito al Tagliamento.

La ricostruzione della Polstrada ha anche chiarito che le due figlie di Sara Rizzotto non viaggiavano sui sedili posteriori ma su quelli del lato destro, regolarmente assicurate con le cinture, circostanza che sarebbe stata decisiva per la loro salvezza. Le piccole sono state portate prima a Pordenone e quindi all’ospedale di Udine.

All’interno del veicolo, che a causa di un violento tamponamento si ribaltava più volte trovando poi la posizione finale tra la corsia di emergenza e quella di marcia, c’erano anche le due figlie minori della signora Rizzotto, una di quattro mesi e l’altra di due anni e mezzo, assicurate entrambe da corretti sistemi di ritenuta.
Il tamponamento, che è tuttora al vaglio della Polizia Stradale, è stato causato dal conducente di un Suv che subito dopo il sinistro si dava repentinamente alla fuga percorrendo a piedi l’autostrada e abbandonandola pochi chilometri dopo scavalcando la rete di recinzione.

Traikov è stato poi rintracciato presso la propria abitazione, in accertato stato di alterazione conseguente all’uso di alcoolici (1,51 e 1,33 g/l) e quindi, dopo essere stato foto segnalato e sottoposto agli esami tossicologici presso l’Ospedale Civile di Pordenone; su indicazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone, veniva tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Udine per il reato di omicidio stradale plurimo aggravato e omissione di soccorso e fuga.

Nell’incidente era coinvolta una terza autovettura, una Fiat 500, con a bordo i genitori della signora Fragasso Jessica. Gli stessi, in evidente stato di shock venivano dapprima sottoposti alle cure da parte dei sanitari e poi, una volta giunti all’Ospedale di SanVito al Tagliamento una pattuglia della Polizia Stradale rimaneva a fianco della coppia assicurandole tutto il conforto e la solidarietà umana in questo tragico momento.




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