Viabilità: Amirante, riaperta completamente strada per Clauzetto

PORDENONE – “Dopo il completamento dei lavori di messa in sicurezza della carreggiata, da parte dell’Edr Pordenone, la strada ex provinciale 22 per Clauzetto da oggi è riaperta al traffico in entrambe le direzioni e senza più le limitazioni che ne avevano reso necessaria la chiusura notturna. In contemporanea è stato avviato un servizio gratuito di messaggistica, in particolare per i residenti ma accessibili a tutti i cittadini che vogliano iscriversi, che consentirà, grazie al sistema dei sensori che è attivo sulla frana, di ricevere in tempo reale tutte le informazioni relative alla percorribilità della strada”.

Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, nel corso di un incontro in Prefettura a Pordenone al quale hanno partecipato, oltre ai vertici dell’Edr, i sindaci di Clauzetto e Vito d’Asio.
La provinciale 22 della Val Cosa era stata interrotta lo scorso mese di novembre in seguito a una importante frana. Nei mesi successivi – per la necessità di realizzare i lavori – era stata riaperta in alcuni periodi con delle limitazioni orarie. Da oggi la strada è completamente riaperta. Il sistema di messaggistica (le informazioni sul sito www.pordenone.edrfvg.it) avviato per la ex provinciale 22 della Val Cosa potrà in futuro essere “copiato”
anche per le informazioni ai cittadini rispetto alla chiusura di ponti, gallerie o guadi dei fiumi.

“Nel recente assestamento di Bilancio – ha poi informato Amirante
– abbiamo stanziato 7 milioni di euro come promesso al territorio al fine di studiare e progettare una variante che modificherà il tracciato dal tratto interessato alla frana spostandolo dall’altra parte del corso d’acqua, dove vi è una situazione legata alla geomorfologia del terreno che assicurerà maggiore sicurezza alla futura viabilità”.

Nell’incontro con il prefetto di Pordenone Natalino Domenico Manno si è anche fatto un primo bilancio dopo l’installazione, nello scorso mese di aprile, del sistema di Autovelox lungo la strada regionale 177, la Cimpello-Sequals, volto a ridurre la velocità dei mezzi dopo che si erano verificati incidenti anche mortali. Nei 112 giorni “testati” – secondo i dati forniti dalla Prefettura – si è registrato il passaggio di un milione di mezzi (circa 500 mila per ciascuno dei due sensi di marcia), mentre le sanzioni registrate sono state complessivamente 608, 558 rilevate dagli Autovelox fissi, mentre 50 rilevate dai controlli con i dispositivi mobili dalle pattuglie della Polizia stradale e delle Polizie comunali dei Comuni attraversati dalla strada. Una media di 5 infrazioni al giorno.

“Si tratta di un bilancio molto positivo – ha sottolineato l’assessore – in quanto, in poco meno di quattro mesi, su un milione di veicoli transitati, soltanto 608 sono state le violazioni riscontrate sul fronte della velocità. Sono molte di meno – ha precisato l’esponente della Giunta regionale – rispetto a quelle che erano state riscontrate nel periodo precedente all’installazione del doppio Autovelox. Si tratta di infrazioni che fanno emergere una velocità ovviamente fuori norma, ma che non raggiunge le punte assai elevate che venivano registrate precedentemente. Evidentemente il sistema di controlli, sia con i dispositivi fissi che con quelli mobili attuate dalle Forze dell’ordine, sta andando nella giusta direzione visti i buoni risultati sul fronte della prevenzione e della sicurezza raggiunti in questi primi quattro mesi”.

“La guardia certo non calerà – ha aggiunto Amirante – e siamo consapevoli che resta ancora del lavoro da fare per quanto riguarda la parte infrastrutturale della strada e i rimanenti tratti non interessati dall’Autovelox. In particolare, rispetto al possibile allargamento della sezione stradale legato alla possibilità di prevedere una corsia per i veicoli lenti per ciascun senso di marcia. Le quattro corsie complessive consentirebbero una forte riduzione del rischio anche nelle fasi di sorpasso che, come si è visto in passato, hanno causato anche incidenti dall’esito mortale”.




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