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venerdì , 22 Novembre 2024

Vocalia, al Festival di maggio brilla la stella di Noa

PORDENONE – “La musica e la parola”: a questa relazione, in assoluto la più stretta fra le arti, alla bellezza e all’intensità che la combinazione felice di “parola e musica” riescono a suscitare, è dedicata la 13.edizione del festival Vocalia, organizzato dal Comune di Maniago con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e la direzione artistica di Gabriele Giuga, declinata in quattro concerti in programma nel Teatro Verdi di Maniago il 17, 18, 24 e 25 maggio, alle 21.

Il festival è stato presentato oggi a Pordenone nella sede della Regione, con interventi del sindaco di Maniago Andrea Carli, dell’assessora alla cultura del Comune Anna Olivetto e dell’assessora regionale alla cultura Tiziana Gibelli.

“Parola e musica da sempre muovono l’animo dell’uomo – ha spiegato curatore del festival – lo scavano, lo incidono, lo indagano come nessun’altra combinazione di espressioni artistiche. I quattro artisti di questa 13.edizione sono musicisti che alla parola hanno affidato lo stesso compito che hanno chiesto alla musica. Il risultato è di una magia travolgente, al punto che singole frasi, brevi tratti, si aggrappano per sempre nell’anima di chi ne viene catturato”.

IL RUOLO DEL FESTIVAL, IL TERRITORIO, LE COLLABORAZIONI

Ha parlato di “grandi protagonisti dell’edizione 2019 per un evento che oltre ad essere davvero importante sul piano musicale, lo diventa anche sul piano promozionale” l’assessora alla cultura del Comune di Maniago Anna Olivetto. “Poiché l’obiettivo che come Amministrazione ci prefiggiamo – prosegue – è quello che Vocalia rientri a pieno titolo fra quelle iniziative di spessore capaci di attrarre a Maniago pubblico dall’intero Nord-Est. Vorremmo pensare a questo festival come all’evento di punta della primavera per il nostro territorio, un’iniziativa da sottolineare per la presenza di quattro voci di indiscusso valore artistico sostenuta anche dalla partecipazione finanziaria della Regione, che ringraziamo.

Vocalia non è solo musica, festival delle voci, ma è un ampio progetto culturale – conclude – che si articola in una serie di iniziative che, anche con il supporto organizzativo dell’associazione Thesis coinvolgeranno associazioni e scuole del territorio: da Cinemazero alla Filarmonica Maniago, dal comprensivo “M. Hack” all’istituto superiore “E. Torricelli” alle associazioni Teatro Le Piramidi e ManiagoTeatro.

I CONCERTI

Uno dei concerti che interpreta in maniera sorprendente il tema del festival è quello di NOA, stella del firmamento mondiale della musica. Una bella esclusiva, per Vocalia: il tour che la porta sul palco con lo storico partner, il chitarrista e compositore Gil Dor, e con Or Lubianiker al basso elettrico e Gadi Seri alle percussioni, oltre a Maniago toccherà soltanto Roma e Napoli.

La cantante israeliana chiuderà Vocalia (sabato 25 maggio) con un concerto che interpreta in modo sorprendente il tema del festival: in Letters to Bach Noa riveste di parole le melodie più popolari del Padre della Musica di Eisenach, con un risultato talmente travolgente che lascerà un segno indelebile nell’ascoltatore. Letters to Bach è un progetto musicale geniale e originale creato da Noa e Gil, da cui è nato l’omonimo album, uscito il 15 marzo 2019, prodotto dal leggendario Quincy Jones.

Noa ha arricchito 12 brani di Bach con le sue parole in inglese e in ebraico e Gil ha arrangiato i pezzi per le sue chitarre acustiche e classiche, rimanendo assolutamente fedele alla forma originale. Noa e Gil eseguono questi brani complessi con straordinaria agilità e fluidità. La voce apparentemente senza limiti di Noa e la chitarra impeccabile di Gil creano un’ esperienza musicale simbiotica unica e brillante. Insieme ambiscono ad abbattere i muri del linguaggio, della religione, dei generi e delle generazioni, per costruire un ponte di eccellenza musicale, rispetto e gioia di vivere. Un messaggio di coraggio e di speranza… il tutto sotto l’auspicio del grande Johann Sebastian Bach.

Il festival si aprirà con il Piano solo di SERGIO CAMMARIERE (venerdì 17 maggio), artista che sin dal suo successo al Premio Tenco nel 2002 e l’anno successivo a Sanremo, ha legato la canzone italiana alla musica jazz in modo inedito e personale, unendo musiche mai scontate a testi mai banali. Qui Sergio Cammariere (il 10 maggio uscirà il suo nuovo album) raccoglie tutto il suo mondo musicale, quello di cantautore e pianista, in uno spettacolo che rispecchia l’animo e l’approccio unico dell’artista in perfetta combinazione tra intensi momenti di poesia intrisi di suadenti atmosfere jazz e coinvolgenti ritmi latini.

Cammariere recupera dal baule dei ricordi i suoi successi più acclamati, dipingendoli di nuove sfumature. Nella versione per pianoforte solo, le sue parole e quelle di chi ha costruito con lui i successi e lo hanno catapultato alle vette della canzone italiana – Roberto Kunstler per esempio – assumono una luce inedita, e puntano dritto al cuore di chi le ascolta.

Seconda ospite sarà NADA (sabato 18 maggio), di cui è appena uscito il nuovo disco E’ un momento difficile, tesoro. Una voce che in tutta la sua lunga carriera si è presto legata alla poesia – di Piero Ciampi per esempio – e ai protagonisti della musica d’autore italiani. Interprete e autrice dalla classe e dalla sensibilità uniche, fin dai suoi esordi Nada ha firmato alcuni dei grandi successi italiani divenuti internazionali. La sua “Senza un perché”, per esempio, è stata recentemente inserita da Paolo Sorrentino all’interno della colonna sonora della serie TV “The Young Pope”, un successo mondiale distribuito in oltre centoquaranta paesi.

È un momento difficile, tesoro, il nuovo lavoro totalmente di inediti, uscito il 18 gennaio scorso, è un’opera discografica che vede il ritorno alla produzione di John Parish, già produttore di PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Afterhours. Nel live che propone a Maniago – sul palco con Francesco Chimenti, chitarre e tastiere, Franco Pratesi, bassi e synth, Stefano Cerisoli e Andrea Mucciarelli, chitarre e Luca Cherubini Celli, batterie – si ritrovano la vita, il pensiero e l’amore di cui Nada è capace.

E infine Mauro Pagani (venerdì 24 maggio), che con Crêuza de mä, pubblicato nel 1984 e composto a quattro mani con Fabrizio De Andrè, ha dato vita a uno dei capolavori della musica italiana. Rieditato nel 2014, è diventato un concerto live, forse l’omaggio più genuino alla voce e alle parole del cantautore italiano più significativo del nostro secolo, di cui Vocalia vuole celebrare il ventennale della scomparsa.

Crêuza de mä è universalmente riconosciuta come una delle pietre miliari della cultura musicale italiana, votato dalla critica e dal pubblico “Miglior disco italiano” degli anni Ottanta, scelto da David Byrne e Rolling Stone America come uno dei dieci migliori dischi del decennio nel mondo, al quarto posto dei 100 migliori dischi di sempre della musica leggera italiana nella speciale classifica realizzata e pubblicata da Rolling Stone Italia.

Mauro Pagani, alla voce, violino e bouzouki, con Eros Cristiani, tastiere e fisarmonica e Joe Damiani, batteria e percussioni, porta in giro per lʼItalia i vecchi e nuovi mix dellʼintero album, oltre ad alcuni brani storici frutto della sua collaborazione con De Andrè, fra i quali A Cimma, Monti di Mola, Megu Megun, La Domenica delle Salme, insieme ad alcuni inediti.

ABBONAMENTI, BIGLIETTI, INFORMAZIONI

Gli abbonamenti al festival saranno in vendita dal 26 aprile, i biglietti dal 2 maggio: nell’ufficio turistico (Museo dell’arte fabbrile) di Maniago e on-line su vivaticket.it;
tel. 0427 709063, [email protected].
Fb: @vocaliafestival, Instagram: vocalia_festival

LA STORIA

Nato nel 2001 con l’obiettivo di caratterizzare l’offerta del Teatro Verdi che aveva riaperto da poco, dopo la ristrutturazione, Vocalia da sempre accende i riflettori sulla magia della voce umana, vero focus della manifestazione: una “cifra” peculiare che gli ha permesso di posizionarsi fra i maggiori eventi musicali della regione e di richiamare pubblico anche al di fuori del Friuli Venezia Giulia.

La formula dei concerti programmati in due fine settimana consente inoltre di alimentare il turismo culturale, sollecitando spettatori appassionati di musica ma anche curiosi di scoprire le bellezze del territorio e della Città dei coltelli in particolare.
Nel 2018, dopo 7 anni di interruzione, il festival ha ripreso il suo cammino.

Gli ospiti di primo piano, nel corso degli anni, sono stati cantanti che della loro voce hanno fatto il proprio carattere distintivo: Antonella Ruggiero, Patty Pravo, Rossana Casale, Gino Paoli, Gegè Telesforo, Mario Venuti, Fabio Concato, fra gli italiani, insieme a Joe Zawinul, Andreas Vollenweider, Maria João, Aziza Mustafah Zadeh, Sarah Jane Morris, Mary Black, Arto Lindsay, Teresa Salgueiro e Marianne Faithfull fra gli stranieri.

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