Zanolin “la città ha il diritto di avere uno stadio da 16mila posti”

PORDENONE – Negli ultimi tempi si discute molto dello stadio. Anche Gianni Zanolin, candidato sindaco alle comunali di ottobre per il Pd, M5S e diverse civiche, ha affrontato questo delicato tema, sul suo profilo facebook.

“La città – dice Zanolin- ha diritto ad avere uno stadio da 16.000 posti. Gli stadi Friuli e Nereo Rocco sono stati a suo tempo costruiti con fondi pubblici. Non si capisce perché la città di Pordenone non abbia diritto ad avere uno stadio perlomeno co-finanziato da istituzioni pubbliche (Regione e Stato, oltre che Comune), com’è avvenuto in passato per Udine e Trieste. È evidente che il nuovo stadio della città deve avere valenza regionale, cioè essere considerato dalla regione come un vero e proprio ‘centro servizi’ per un territorio molto più ampio della sola Destra Tagliamento”.

“Si dice che la Regione non ha fondi per uno stadio. Gli sono stati chiesti nelle forme corrette? C’è una ipotesi progettuale ben argomentata? C’è un piano economico credibile dell’opera? C’è uno studio del comune per collocarlo sul territorio? C’è perlomeno un’ipotesi preliminare di accordo di cofinanziamento con un privato? Alla società Pordenone Calcio è stato chiesto un impegno vincolante? Ci sono insomma le condizioni per andare seriamente in Regione e chiedere un finanziamento a lungo termine? Si è disposti a fare una battaglia politica per ottenere ciò di cui si sente di aver bisogno e – io sostengo – anche il diritto?

A me pare che purtroppo tutto questo non ci sia ed è invece quel che farò subito, una volta eletto. C’è davanti a noi un percorso che è tutto da fare e più si lascia passare il tempo più diventa difficile. Ma ci riusciremo lo stesso. Certo, sarebbe utile smettere di dire che in Regione non c’è un soldo, perché è un modo per autorizzare a dire “per voi non c’è un soldo”.

“Che cosa bisogna invece fare? Unire tutte le forze politiche di Pordenone, maggioranza e opposizione, attorno ad un progetto, convincere la città e dare battaglia. Questo deve fare un territorio se vuole davvero ottenere un risultato;

Il nuovo stadio a Pordenone dev’essere una bella opportunità per tutta la città, che va convinta e coinvolta. Anche per questo serve un’ottima collaborazione con il Pordenone Calcio, che in questi ultimi anni ha fatto seriamente la sua parte, arrivando per la prima volta alla serie B e dichiarando obiettivi ambiziosi e nient’affatto irrealistici, che città simili a Pordenone hanno da tempo raggiunto (Empoli, Sassuolo e Frosinone sono solamente tre dei possibili esempi).
Nuovo stadio e buona squadra possono servire ad attirare su Pordenone l’attenzione di tutta Italia, innescando consistenti flussi di persone verso la nostra città e facendola conoscere e anche amare, basta pensare a quanto sta avvenendo con Sassuolo in questo momento.

Certo: ci vogliono anni di duro lavoro, il calcio è anche un’attività economica dove esiste una grandissima concorrenza e se ci si vuole affermare servono competenze, risorse umane, capitali, tenacia e capacità di superare le inevitabili avversità.

Tutto dev’essere pensato anche per convogliare nuovo pubblico verso le attività commerciali, di ristorazione ed accoglienza. Anche per questo le polemiche non servono a nulla, ma anzi: allontanano la soluzione del problema”.

“Penso – sottolinea Zanolin – che un nuovo stadio sarà più utile se progettato e realizzato per essere polivalente:
➖ deve ospitare e far vedere bene del buon calcio, perché questa ovviamente dev’essere la sua funzione principale;
➖ deve poter ospitare grandi concerti, visto anche che a Udine e Trieste non sono più possibili e che il pubblico che ne era attratto arrivava anche da Carinzia, Slovenia e Croazia;
➖ deve poter ospitare eventi particolari, quale potrebbe essere una partita della nazionale italiana di rugby, com’è accaduto anni or sono a Fontanafredda;
➖ sotto le sue tribune debbono trovare posto almeno due palestre destinate alle società sportive del territorio e stanze in cui le associazioni sportive possano avere una sede funzionale;
➖ deve ospitare bar e ristoranti che siano di norma aperti, non solamente in occasione delle partite di calcio o di altri grandi eventi;
➖ deve essere perciò un manufatto bello, elegante e attrattivo, collocato in un ambiente naturale da valorizzare e che a sua volta lo valorizzi;
➖ deve essere costruito in un luogo che abbia una grande disponibilità di parcheggi, perché altrimenti sia i costi della sua realizzazione aumenterebbero, sia la loro utilizzazione sarebbe troppo sporadica (Udine insegna), sia perché infine si consumerebbe troppo suolo”.

“Il nuovo stadio di Pordenone, per tutti questi motivi, può nascere solamente da un accordo che coinvolga tre soggetti: – Le istituzioni, cioè Comune e Regione; – Il Pordenone Calcio; – Un gruppo finanziario/immobiliare privato, che faccia di Pordenone (non solamente per lo stadio) uno dei suoi punti di interesse. 𝗟𝗲 𝗶𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗶𝗼/𝗶𝗺𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗱𝗶𝗼 𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀; 𝗶𝗹 𝗣𝗼𝗿𝗱𝗲𝗻𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝘃𝗼, 𝗮𝗴𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼, 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲. 𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗮 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟬. 𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗮𝗿𝗼̀ 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗺𝗶 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝗼̀ 𝗰𝗼𝗻 𝘃𝗲𝗹𝗼𝗰𝗶𝘁𝗮̀, 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝘁𝗲𝗻𝗮𝗰𝗶𝗮. 𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗲̀ 𝘂𝗻’𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮 𝗮 𝗰𝘂𝗶 𝘁𝗲𝗻𝗴𝗼 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼, 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 “𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲 𝗿𝗮𝗺𝗮𝗿𝗿𝗼”, 𝗺𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝘁𝗲𝗻𝗴𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗼𝗰𝗰𝗮𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗣𝗼𝗿𝗱𝗲𝗻𝗼𝗻𝗲. 𝗨𝗻𝗶𝘁𝗶 𝗰𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗳𝗮𝗿𝗲”.




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