AVIANO – “Stavamo facendo festa, non ci siamo accorti di niente, abbiamo sentito un botto e ci siamo rovesciati. Poi le maestre sono state bravissime, mentre tutti piangevano e urlavano, ci hanno fatti uscire da dietro e ci hanno fatto allontanare”.
Fabrizio ha 9 anni, indossa pantaloni corti e canottiera, mostra un taglietto alla gamba: uno scherzo se si considera che l’autobus è precipitato per una ventina di metri continuando poi la corsa in orizzontale, verso il bosco, per altre decine di metri.
“Eravamo partiti da pochissimo, io e un amico stavamo giocando a carte. Quando siamo usciti dall’autobus le maestre ci hanno prima fatto mettere in un prato e poi ci hanno fatto salire per un sentiero.
Siamo arrivati alla strada, loro avevano paura che scoppiasse tutto perché l’autobus perdeva benzina.
Il sentiero era molto ripido e i telefoni non prendevano, allora le maestre hanno fermato le auto che passavano per chiedere aiuto”.
Una fila indiana uscita dal lunotto posteriore che si era spaccato. Le maestre hanno portato fuori anche i bambini con la frattura al braccio e alla gamba, poi, in fretta, una volta radunatisi, hanno cominciato a salire.
In caso di incendio la situazione sarebbe stata complicata: a causa del caldo dovunque nell’area è secco, dunque facilmente infiammabile.