VISINALE DI PASIANO – Si è conclusa con un entusiasmo che ha superato ogni aspettativa la prima edizione di Luci d’Incanto, il nuovo evento dedicato all’artigianato artistico e alla creatività contemporanea che ha animato gli ambienti storici di Villa Gozzi a Visinale di Pordenone.
Nel corso del weekend, centinaia di visitatori hanno varcato le porte della villa, lasciandosi guidare in un
percorso fatto di bellezza, incontri, talk ispirazionali e creazioni uniche realizzate da artigiani provenienti da
ogni parte d’Italia.
Un pubblico curioso, attento e partecipe, che ha reso la Villa viva e vibrante, gremita anche nella giornata di
domenica nonostante la pioggia. L’entusiasmo degli espositori e il grande coinvolgimento dei visitatori hanno confermato la forza di un progetto nato per valorizzare l’artigianato, il patrimonio culturale del territorio e le relazioni umane.
Un ringraziamento speciale va a:
• La Casa Gialla, per aver aperto con generosità e cura le porte della Villa, accogliendo espositori e
visitatori con professionalità e calore.
• Serymark, per le grafiche e le stampe impeccabili che hanno resistito anche alle intemperie,
contribuendo a creare un’immagine coordinata elegante e riconoscibile.
• ABS Service, che ha gestito collegamenti, illuminazione e impianto audio con straordinaria
competenza, rendendo ogni ambiente suggestivo e funzionale.
• Jade Eleonoire, per il racconto fotografico raffinato e poetico dell’intera manifestazione.
(link alla gallery ufficiale).
Luci d’Incanto è stata soprattutto la voce degli artigiani, che hanno portato talento, passione e autenticità.
Ognuno di loro ha aggiunto un tassello alla magia, trasformando la villa in un mosaico di storie, mani,
materiali e idee.
Una visione che accende il territorio
L’evento è stato ideato e curato da Silvia Calligaro – Chapeau Eventi, wedding planner pordenonese di
grande esperienza, con studi a Milano e una carriera che la porta a creare eventi in tutta Italia per clienti
italiani e stranieri. La sua intuizione è stata quella di unire artigianalità, gusto contemporaneo, tradizione e
atmosfera, riportando l’attenzione su un gioiello del territorio – Villa Gozzi – ancora a molti sconosciuta e
trasformandolo in un luogo di incontro tra creatività e persone. Un ringraziamento doveroso va anche a CATA FVG e Confartigianato, il cui sostegno ha contribuito a dare forza e visibilità alla manifestazione all’interno del territorio.
E il futuro? Per ragioni organizzative non è ancora certo se ci sarà una seconda edizione. Ma una cosa è chiara: il pubblico la chiede, gli artigiani la desiderano, il territorio la merita. Luci d’Incanto ha acceso qualcosa — nei cuori, negli occhi e nelle relazioni. E quando la luce nasce da un incanto collettivo, è difficile spegnerla.
