Presentata la 4^ edizione di Polcenigo jazz river festival

POLCENIGO – Con otto appuntamenti e un’anteprima, dal 13 al 15 settembre si rinnova il connubio fra il jazz, la bellezza secolare di un borgo e del paesaggio naturale che lo circonda, con la quarta edizione di Polcenigo Jazz River, il festival che dà il via all’intenso autunno di Circolo Controtempo,con il grande jazz in arrivo in Friuli Venezia Giulia sia grazie al Jazz & Wine of Peace atteso sul Collio friulano e sloveno dal 24 al 27 ottobre, sia con la 20ma edizione del Volo del jazz in arrivo a Sacile a novembre, con una straordinaria anteprima il 19 ottobre.

Polcenigo Jazz River anche quest’anno, così come nelle tre edizioni precedenti, offre al pubblico l’occasione di ascoltare i migliori musicisti italiani di jazz di calibro internazionale e alcuni fra i più blasonati artisti del territorio. Organizzato da Circolo Controtempo con ilComune di Polcenigo, con la direzione artistica di Paola Martini, il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e del Ministero della cultura, il festival, che conta su diverse collaborazioni, fra le quali quella della Magnifica comunità montana Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio, ripropone la formula che unisce musica di qualità, libri, ospiti, mostre, itinerari, nel segno di una proposta culturale complessiva e sempre in armonia con la bellezza dei luoghi e del paesaggio naturale che li circonda.

Nell’edizione 2024 Polcenigo Jazz River si concentra sull’architettura secolare che caratterizza uno dei borghi più belli d’Italia e, oltre a presentare i concerti nel suo teatro (jazz club per l’occasione), ospita diversi appuntamenti nei suoi palazzi antichi, inserendo inoltre nel programma visite guidate alla scoperta delle meraviglie del borgo, oltre che una mostra in uno spazio recentemente recuperato.

Dopo l’anteprima che il 30 agosto porta nel teatro comunale il nuovo progetto del pianista e compositore friulano Glauco Venier dedicato ai Beatles, “Here goes the sun”, concerto in duo con la cantante siciliana Daniela Spalletta,organizzato in collaborazione con l’Accademia Musicale Naonis, venerdì 13 settembre, sempre nel teatro di Polcenigo, alle 21 salirà sul palco il duo formato da Giovanni Falzone (tromba) e Nadio Marenco (fisarmonica). Presenteranno al festival il progetto “Canzoni – omaggio alla canzone italiana”, raccolta di canzoni “prese in prestito” dal vasto repertorio della musica italiana e reinterpretate in modo non convenzionale, al confine fra jazz e canzone d’autore. L’obiettivo principale è quello di alternare momenti esecutivi con strutture ben definite a momenti di puro “interplay.

La giornata di sabato 14 settembre si aprirà alle 15.30 fra le mura di palazzo Zaro, seguendo un altro dei filoni del festival, “River stories”.Intervistata dalla giornalista Maria Balliana, l’esploratrice e scrittrice Antonella Giacomini racconterà della sua curiosità e passione per gli ambienti estremi del Nord e Sud del globo – dalla Groenlandia alla Patagonia – che la spingono a intraprendere viaggi al limite della sopravvivenza e a esplorare da oltre trent’anni le terre selvagge, (ha narrato queste esperienze nel libro “Volevo vedere la tundra”),con una particolare predilezione per i paesaggi innevati e ghiacciati, dove la bellezza della natura svela la fragilità dell’essere umano.

Alle 21, nel teatro di Polcenigo, il Roberto Ottaviano Trio “Luna, che vede a fianco del leader, al sax soprano, la fisarmonica di Vince Abbracciante e il contrabbasso di Giorgio Vendola, celebrerà il centenario di Gianni Rodari con “Luna”, un concerto che esplora il fascino etereo della luna, ispirazione letteraria anche per autori come Italo Calvino e Murakami. Attraverso le note di Nick Drake, John Gilmour, Sting, Van Morrison e Debussy, unitamente a composizioni originali, il trio inviterà il pubblico a un viaggio musicale che omaggia il corpo celeste.

Domenica 15 settembre, l’occasione di scoprire i luoghi più suggestivi del borgo di Polcenigo sarà offerta dal Fai, con una serie ditour di 30 minuti (alle 9.30, 10, 10.30, dapalazzo Scolari) guidate da due volontari del liceo artistico “E. Galvani” di Cordenons.

Nello stesso palazzo, alle 11, il Matinée con Carlo Maver (bandoneon, flauto), al quale si affianca per l’occasione Achille Succi (sax, clarinetto), sarà dedicato al nuovo progetto (e album) di Maver, “Solenne”, con un’armonia che attraversa confini geografici e musicali. Un viaggio sonoro che risuona di esperienze e culture diverse, dal deserto del Sahara all’Uzbekistan, fino al Turkmenistan, alla Turchia e all’Indonesia.

Al termine, un assaggio di prodotti selezionati del territorio, per sottolineare, anche attraverso questo aspetto, il legame del festival con ogni declinazione della creatività e nel caso specifico della sapienza artigianale locale.

Alle 15, negli spazi del Borgo creativo, è in programma il Pomeriggio creativo. Workshop di armonica con Gianni Massarutto, artista che ha oltre vent’anni di esperienza come armonicista e cantante. Focus sull’armonica “a bocca”, come viene comunemente chiamata, uno degli strumenti più diffusi nella tradizione popolare, recentementediventata parte integrante di generi come jazz, fusion, world e rock, fatto che evidenzia un crescente riconoscimento del suo potenziale.

A seguire, alle 17, il concerto del Gianni Massarutto (armonica) e Paolo Corsini (Fender rhodes) Duo.

Massarutto e Corsini, rappresentano l’incrocio avvincente tra blues e jazz. La loro passione comune per l’improvvisazione si riflette nella loro musica, unendo tradizioni musicali con creatività contemporanea.

Polcenigo Jazz River, così come tutte le proposte nelle quali si declina l’attività di Circolo Controtempo, sin dalla prima edizione ha voluto coinvolgere i giovani del territorio, in particolare gli artisti, offrendo loro un’occasione per esprimersi e una “vetrina”.

La mostra “Double vision”, inaugurata il 30 agosto, che fino al 15 settembre rimarrà aperta nello SpazioLab Farma di Polcenigo (edificio che è stato recentemente recuperato e che diventa in questo caso un luogo di creatività), presenta Polcenigo Jazz River tramite una doppia visione: le fotografie di Edoardo Magrini (20 anni, fotografo, videomaker) e i disegni di Alberto Della Libera (20 anni, disegnatore, pittore, illustratore), sacilesi, il primo studente alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, il secondo all’Accademia di Belle Arti di Firenze, documentano, ciascuno con il proprio mezzo espressivo, l’esperienza musicale vissuta dai due giovani artisti seguendo il festival negli anni scorsi. Esperienza, River Reportage, che si ripeterà anche quest’anno.

La mostra è aperta al sabato dalle 15 alle 20 e alla domenica dalle 9 alle 13.30 e dalle 15 alle 20.

Informazioni e prevendite: circuiti Vivaticket, www.controtempo.org, [email protected], tel. 331 1722777




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