MALNISIO – La prossima settimana, presso l’Auditorium e il palco esterno dell’ex Centrale Idroelettrica di Malnisio, nel comune di Montereale Valcellina, avrà inizio un nuovo ciclo di serate dedicate al Festival Workshop internazionale “Tra Laico e Profano”. Sono in programma due conferenze sceniche, con racconti alternati a letture e intermezzi musicali.
Venerdì 9 settembre, alle ore 20, l’argomento sarà “Brigate erranti di uomini e animali”, con testimonianze tratte dal diario L’invasione. Storia della Brigata errante del tenente di cavalleria Walframo di Spilimbergo e dal libro Il bravo soldato mulo di Lucio Fabi, con la proiezione del docufilm Animali nella Grande Guerra del regista Folco Quilici.
Le memorie di Walframo di Spilimbergo ricordano episodi legati alla rotta di Caporetto, alla ritirata e difesa sul Piave. Il dattiloscritto originale è stato ritrovato nell’archivio di famiglia e pubblicato nel 2017.
L’esperienza bellica fa da sfondo al racconto, che descrive in maniera personale e umana un importante momento storico.
Venerdì 16 settembre, alle ore 20, si terrà la seconda conferenza scenica dal titolo “Infanzie eretiche”.
Sarà l’occasione per evidenziare come il territorio di Montereale si sia affermato centro d’interesse internazionale nello studio e nella promozione delle vicende personali legate al periodo dell’Inquisizione, soprattutto grazie all’impegno costante del Circolo culturale Menocchio.
Proprio questo personaggio ha dato notorietà al paese, dopo che lo storico Carlo Ginzburg scoprì nell’Archivio della Curia Arcivescovile di Udine gli atti del processo e della condanna al rogo per il mugnaio eretico Domenico Scandella detto Menocchio. Nel 1976 uscì il libro Il formaggio e i vermi.
Il cosmo di un mugnaio del ‘500, che riscosse grande interesse tanto da essere tradotto in ventitré lingue. Lo stesso autore in precedenza aveva già affrontato ne I benandanti (1966) il tema dei comportamenti della società contadina friulana tra la fine del Cinquecento e la metà del Seicento, mettendo in risalto le credenze popolari che spesso portavano ad accuse di stregoneria e quindi alla persecuzione.
Gli incontri sono coordinati da Claudia Contin Arlecchino, con relatore Federico Lovison e la partecipazione della Scuola di Musica e Spettacolo “Fadiesis”.
Sempre nell’ambito del Festival sono previsti vari spettacoli teatrali: sabato 10 settembre, alle ore 21, sarà in scena Antenati di Arlecchino, incentrato sulla figura della storica maschera e della sua antica famiglia; domenica 11 settembre, alle ore 17, lo Scarpone della Pace, a ricordo che al tempo delle grandi guerre, spesso alle donne del paese tornavano solo le mostrine e gli scarponi di figli e mariti dispersi lontano da casa; sabato 17 settembre, alle ore 21, Betún (Bitume), spettacolo mimico di maschere senza parole, con un accompagnamento sonoro e musicale che rende comprensibile tutti i messaggi ad ogni cultura e sensibilità; e per concludere, domenica 18 settembre, alle ore 17, Terra e Polvere da Sparo, una riflessione sull’oggi, rappresentata da una sola attrice, molti volti, corpi, personaggi, colori, odori e suoni.
Le compagnie che si esibiranno sul palco della Centrale idroelettrica di Malnisio sono la Compagnia “Teatro Strappato” proveniente dalla Spagna e quella di “Porto Arlecchino”, fondata in Italia nel 2007.
Il Festival “Tra Laico e Profano” è un progetto pilota organizzato dal Comune di Montereale Valcellina, guidato dal sindaco Igor Alzetta, nell’ambito dei “Contenitori Culturali”, ovvero iniziative multidisciplinari relative ad attività culturali, creative e formative, finanziate dalla Regione Friuli Venezia Giulia, per promuovere i luoghi della cultura regionale.
Tutte le informazioni dettagliate sugli appuntamenti si trovano sulla pagina dedicata del sito internet della Scuola di Musica e Spettacolo “Fadiesis” (https://www.fadiesis.org/festival-teatrale-tra-laico-e-profano-2022/), e le attività legate alla rassegna possono essere seguite sul profilo instagram di Porto Arlecchino (https://www.instagram.com/portoarlecchino/?hl=it).