PORDENONE – Il 5 dicembre, vigilia dell’Epifania è la giornata nella quale tradizionalmente si accendono i falò.
Si tratta di una tradizione antichissima, che affonda le sue radici nei culti solari tipici del Medio Oriente, del mondo iranico e anatolico e, più in generale, di tutto il Mediterraneo classico (da Zaratustra a Mitra, da Attis al Sol Invictus).
Ma i culti del fuoco (luce) venivano praticati in tutto il mondo antico, sia mediterraneo che nordico, particolarmente in quest’ultimo per la lunghezza e la rigidità del suo inverno. Tali culti del sole e del fuoco, pur non avendo di per sé una precisa collocazione nel corso dell’anno, si sono concentrati già preistoricamente soprattutto attorno al solstizio d’inverno, tra Santa Lucia, Natale e l’ Epifania (il Natale del Cristianesimo orientale).
Nel Friuli e nel Veneto, soprattutto tra i fiumi Tagliamento e Piave (forse proprio per gli antichi rapporti con l’Oriente precristiano e cristiano), la sera del 5 gennaio si accendono da sempre, grandi fuochi, localmente chiamati con decine di nomi: la costruzione, la struttura, la composizione della pira, la sua accensione, la sua interpretazione in relazione alla produzione agraria dell’annata, fanno parte di precisi rituali che si perdono nella notte dei tempi.
Diversi sono i falò che verranno accesi dunque nei quartieri e in Comina. Il primo falò a venire acceso, alle 18.30 sarà quello in Borgo Capuccini a cura della parrocchia S. Francesco. Alle 19.30 sarà la volta di quello di via Mantegna nell’area verde del campo di rugby (a cura di Pordenone Rugby). Seguono alle 20 quello di Torre nella Parrocchia Ss. Ilario e Taziano (a cura dell’Ass. Il Castello, Avis Torre, Gruppo Alpini Torre , Comunità San Valentino, Torre in musica, Torre Ginnastica e Danza), quello nel Parcheggio della Fiera (angolo via Buozzi – via Dogana) a cura dell’ASD San Gregorio e quello al Villaggio del Fanciullo a cura dell’Associazione ProPordenone e Panorama accompagnato dalla letture delle villotte, pinza e vin brulè. Chi vuole potrà anche fermarsi a cena al Villaggio del Fanciullo con piatti tradizionali (pasta e fasioi e muset e brovada), tombola e intrattenimento musicale.
L’ultimo falò ad essere acceso alle 20.30 sarà quello di Villanova, a cura delle associazione di quartiere, preceduto alle 19 dalla fiaccolata.
Nel pomeriggio a supporto delle famiglie è attivo nello Spazio Morbido della biblioteca il servizio di Baby Care dalle 15.30 alle 19.30 per bambini dai 3 ai 10 anni, mentre alle 16 al Nuovo Cinema Don Bosco per Cinemazerokids viene proiettato il film Ralph scappa internet- Ralph spaccatutto2.
La befana si festeggia con tante attività anche nel Bosco degli Elfi in piazzetta Cavour. Sabato dalle 10 alle 12 nella casa degli Elfi ci saranno attività e laboratori per bimbi dai 3 ai 5 anni con maestre Montessori , dalle 11 alle 12 si scopriranno le piante officinali e ogni bambino potrà creare la propria pozione magica. Dalle 15.30 alle 18.30 via libera al Luna Park della Befana, con tante postazioni gioco e zucchero filato per tutti. Dalle 15.30 alle 18.30 assieme all’Atletica Pordenone si scopriranno le tecniche e i trucchi per il tiro del Vortex. Domenica 6 al mattino ( 10.12) dimostrazione dei Lego education, al pomeriggio (16.30 – 18.30) prova di abilità con il lancio degli anelli.
Nel fine settimana proseguono anche le visite guidate al Paff! alla mostra di Smudja – Da Leonardo a Picasso; sia sabato che domenica, con inizio alle 15.
Domeinca il Paff! sarà aperto dalle 15.30 alle 19.30.
Ad animare l’atmosfera in piazza XX Settembre, dove sono allestite le casette enogastronomiche, ci penserà sabato 5 gennaio alle 20.45 lo Stress groovin’trio – Marco Locatelli, voce, chitarra, Giuseppe Casasola, basso, Alessandro Dri, batteria – con un programma Blues/Rock con brani di Stevie Ray Vaughan, Jimi Hendrix, John Mayer, Gary Moore.
Marco Locatelli ha approfondito lo studio della chitarra classica per poi passare al rock-blues e al jazz. Oltre a numerose esperienze live con diverse cover band della regione, Locatelli insegna chitarra moderna in diverse scuole del Friuli. Prosegue inoltre nella sua attività di compositore e cantautore riscuotendo nelle rassegne a tema critiche positive.
Proprio l’amore per il cantautorato lo ha portato a collaborare con il compositore friulano di origine veneta Filippo Franceschini, con il quale ha partecipato alla realizzazione in studio di un album cofirmato le cui tracce di punta sono state scelte per la loro programmazione da diverse radio nazionali. Nell’Estate 2011 ha preso parte ai seminari della Berklee ad Umbria Jazz studiando coi maestri James Kelly, Kenneth Cervenka, Mark Shilansky, Thomas DeOgburn e Larry Monroe.
Foto Angelo Simonella