PORDENONE – Oggi, 29 gennaio, il Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio ha disposto l’accompagnamento ed il trattenimento nel “Centro di Permanenza per il Rimpatrio” di Torino del 29enne cittadino del Burkina Faso che il 1° agosto 2018 era stato arrestato per lesioni aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale.
In quella mattinata ad Azzano Decimo il giovane aggrediva dapprima l’autista di un autobus e successivamente i carabinieri intervenuti con un grosso coltello da cucina che portava al seguito.
Il predetto veniva, quindi, associato alla Casa Circondariale di Pordenone e successivamente trasferito a quella di Trieste.
Per i reati contestati il giovane veniva, così, condannato alla pena di anni due di reclusione dal competente Tribunale di Pordenone, sentenza comminata il 23 gennaio scorso.
Nella mattinata odierna, quindi, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Pordenone ha preso in consegna dalla Casa Circondariale di Trieste il 29enne cittadino del Burkina Faso per il quale il Questore ha disposto il trattenimento presso il Centro di Permanenza per il Ripatrio di Torino ove è stato accompagnato.
Il giovane sarà ivi trattenuto, per il tempo necessario al fine di consentire il rilascio del lasciapassare da parte del Consolato Generale del Burkina Faso di Milano, già attivato dall’ Ufficio Immigrazione della Questura di Pordenone, dando così materiale esecuzione al suo allontanamento dal Territorio Nazionale.
Sempre nella giornata odierna un cittadino romeno 52enne, su disposizione del Questore della Provincia di Pordenone è stato accompagnato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Trapani.
Infatti, nella mattinata di lunedì 28 gennaio un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Pordenone, notava una persona che, con fare sospetto, si aggirava tra le autovetture in sosta nel parcheggio del locale Ospedale Civile scrutando all’interno dei veicoli.
Gli agenti procedevano, così, a bloccare l’uomo risultato essere un 52enne cittadino rumeno, sedicente e privo di documenti.
Il predetto veniva, quindi accompagnato negli Uffici della Questura al fine di meglio definire la sua posizione, riscontrando come lo stesso avesse a proprio carico due provvedimenti non ottemperati di allontanamento dal Territorio Nazionale per motivi di sicurezza pubblica emessi dal Prefetto di Milano nell’anno 2014 e dal Prefetto di Udine nel 2018. Lo stesso risultava, inoltre, essere stato condannato e denunciati per reati contro il patrimonio.
Accertato quanto sopra gli operatori dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Pordenone hanno proceduto a dare esecuzione ai citati provvedimenti con l’emissione, da parte del Questore dell’Ordine di Trattenimento presso il “Centro di Permanenza per il Rimpatrio” di Trapani, ove è stato accompagnato nella giornata odierna.