PORDENONE – Una scuola ipermoderna, immersa nel verde, dotata di palestra, auditorium per la musica, mensa, percorsi ciclopedonali, parcheggi per genitori, insegnati, cittadini. Un vero e proprio polo scolastico aperto alla città, fruibile anche dal quartiere e dalle associazioni. Sono gli elementi principali su cui poggia il progetto preliminare della nuova scuola Lozer di Torre, illustrato stamane alla giunta comunale dagli architetti Vittorio Pierini, Elisabetta Lot e Maurizio Casoni, che fanno parte del pool di progettisti.
Una presentazione che, hanno sottolineato il sindaco Alessandro Ciriani e l’assessore Walter de Bortoli, «segna una tappa fondamentale verso la nuova Lozer. Una scuola che è stata oggetto di dispute e litigi che noi convertiamo, come promesso, in atti concreti.
Inevitabilmente ci vorrà tempo, ma nel 2023 avremo la nuova scuola. Un intervento da 9,9 milioni, interamente incamerati dal Comune. Un progetto importantissimo perché non crea solo una nuova scuola, ma un punto di riferimento a disposizione della comunità. Ci complimentiamo con i progettisti» hanno concluso.
La struttura su tre piani, ariosa e caratterizzata da vetrate, avrà due accessi, su via Piave e su via Zara. La scuola avrà spazi dedicati alle attività per la disabilità. Gli edifici, dalla palestra all’auditorium agli altri ambienti, sono concepiti per essere utilizzati in modo indipendente dalle associazioni e in generale per le attività extrascolastiche. Lo spazio in cui si inserisce il complesso sarà ancora più verde, riqualificato a vantaggio anche del quartiere e delle attività commerciali limitrofe.
Pure l’impiantistica sarà di eccellenza: pannelli fotovoltaici (non visibili), tecnologie green per un elevato risparmio energetico, cablaggi per connessioni informatiche ottimali, massimi standard di sicurezza (riguardo, per esempio, vie di fuga e normative antincendio). Previsti inoltre impianti di ventilazione per garantire una qualità interna dell’aria al top. Dei veri e propri presidi sanitari per prevenire allergie e eventi virali. Un aspetto divenuto più che mai di centrale importanza alla luce dell’emergenza coronavirus.
La costruzione dei nuovi edifici e la demolizione dei vecchi avverranno in più fasi, in modo da non interrompere mai l’attività scolastica. Si procederà dapprima all’abbattimento del prefabbricato (che un tempo ospitava gli alpini e che oggi è vuoto) e della palestra. Poi si passerà alla realizzazione della nuova scuola al posto della vecchia palestra. Naturalmente, per il tempo necessario a edificare il nuovo impianto sportivo gli alunni dovranno utilizzarne un altro.
E a proposito di Lozer, il sindaco Ciriani si è infuriato per la decisione dell’Ufficio scolastico regionale «che
senza spiegazione ha negato la seconda sezione musicale alla scuola. Una decisione incomprensibile e irricevibile, che fa a pezzi gli accordi presi con il precedente direttore. Ho scritto al direttore generale dell’ufficio scolastico di Trieste e all’assessore regionale per comunicare che non accetteremo tale decisione. Compiremo tutti gli atti necessari per non farci privare di una risorsa che non attiene solo all’offerta scolastica, ma che è eccellenza del nostro territorio».