PORDENONE – “Basta con ipermercati e centri commerciali che hanno saturato Pordenone e che stritolano i negozi del centro e dei quartieri. Noi invertiremo il trend di questi anni puntando sulle attività piccole e medie”. E’ stato questo uno dei passaggi più apprezzati dal numeroso pubblico intervenuto a un incontro a Rorai con Alessandro Ciriani, lunedì scorso nella saletta della polisportiva di via Pedron, nell’ambito del “tour” del candidato sindaco tra i quartieri per raccogliere richieste e suggerimenti. Temi clou della serata, oltre al commercio, la sicurezza e la viabilità.
Commercio – “Tanto per fare un esempio – ha spiegato Ciriani – in regione c’è un’offerta commerciale alimentare che soddisfa oltre 6 milioni di abitanti, a fronte di circa 1,2 milioni di residenti”. Ciriani ha poi illustrato le proposte del suo programma per il commercio. Tra queste il progetto dehors che prevede il drastico abbassamento della Tosap per i commercianti che abbelliscono l’arredamento esterno (tavolini, pedane, ecc) contribuendo assieme al Comune alla riqualificazione delle piazze. In programma anche la destinazione di un palazzo pubblico o privato del centro città a centro commerciale urbano costituito da negozi, botteghe artigiane, marchi di tendenza, in modo da sfidare la concorrenza dei grandi centri commerciali fuori la cintura urbana.
Sicurezza – In merito alla sicurezza, “l’apertura indiscriminata delle frontiere – hanno lamentato diversi presenti – ci ha fatto chiudere le nostre porte e finestre. Non siamo più tranquilli”. Accolta con favore, in tal senso, l’intenzione di Ciriani di reintrodurre i vigili di quartiere. “La grande professionalità della nostra polizia municipale – ha spiegato – sarà utilizzata meno per fare multe e più per controllare il territorio”. Verranno inoltre utilizzate le associazioni di volontariato – per esempio quelle degli ex poliziotti e carabinieri – per piccoli compiti di controllo, “non per sostituire ma per supportare le forze dell’ordine” ha precisato Ciriani.
Immigrazione – “Il sindaco non ha il potere di respingere i clandestini – ha aggiunto il candidato – ma può certo evitare scempi tipo quello del Beato Odorico (dove i profughi avevano approntato un bivacco all’esterno della chiesa, ndr), indegno per loro e per noi, e trovare subito una soluzione alternativa. Un sindaco deve fare in modo, per quanto in suo potere, di garantire una pacifica convivenza nel pieno rispetto delle regole. Non possiamo illudere le persone promettendo servizi sociali e lavoro perchè il sistema non regge più – ha continuato – e a Pordenone, peraltro, è iniziato il fenomeno della disoccupazione degli immigrati”.
Piste ciclabili – Sollevato dai residenti anche la questione piste ciclabili pericolose. Secondo l’ex presidente della Provincia “alcune città sono nate con le piste ciclabili. A Pordenone, invece, sono state create successivamente, anche in punti pericolosi come viale Grigoletti o viale Martelli. Giusto puntare sulla ciclabilità, ma dobbiamo rassegnarci al fatto che alcune zone della città non sono ciclabili. Potenziamole dove e’ possibile, laddove invece il transito e’ pericoloso, vanno come minimo razionalizzate”.
Prossimi incontri – Ciriani proseguirà il suo giro dei quartieri lunedì 15 febbraio alle 20.00 alla pizzeria Plaza di piazza Risorgimento 6, e mercoledì 24 febbraio, sempre alle 20.00, all’oratorio del beato odorico in via Beata Domicilla 2