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domenica , 22 Dicembre 2024

Credima: Covid-19 e Tiroide, l’esperto mette in guardia dai rischi

FVG – Senti chi parla! Le malattie croniche in tempi di pandemia”, è il titolo di una serie di video interviste a specialisti di riferimento del nostro territorio sul tema della Covid-19, sindrome clinica multiorgano indotta dal nuovo coronavirus.

Il format è organizzato da Credima, la Società di Mutuo Soccorso di Friulovest Banca, con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale, della Casa di Cura Privata “San Giorgio” e di Federsanità Anci del FVG.

Questa sera, alle 21, sui canali social della Banca e della Mutua, il dottor Giorgio Siro Carniello parlerà di Tiroide e Covid-19 con il dottor Ernesto Rorai, specialista in Endocrinologia (Padova 1981), Gerontologia e Geriatria (Padova 1985) ed Ematologia Generale (Trieste 1990). Rorai ha prestato servizio per molti anni alla Medicina Interna dell’ospedale di Pordenone.

Il suo nome è legato principalmente (fin dal 1986) all’attività di Endocrinologia, di cui è stato responsabile quando è stata fondata, nel 2013, la Struttura Semplice Dipartimentale, oggi Endocrinologia e Malattie del Metabolismo. Dal 2014 è libero professionista alla Casa di Cura Privata “San Giorgio” di Pordenone.

La tiroide è una ghiandola endocrina, situata nel collo, la cui funzione è quella di produrre due ormoni (Tiroxina o T4 e Triiodotironina o T3) che regolano la velocità con la quale si verificano tutte le funzioni dell’organismo. Lo iodio è un elemento essenziale per la normale attività degli ormoni tiroidei. Questo elemento si trova in natura in quantità molto limitate e viene assunto, dall’organismo, attraverso la catena alimentare.

Circa un terzo della popolazione mondiale vive in zone nelle quali l’apporto di iodio con gli alimenti è insufficiente (aree di iodo-deficienza). In questi casi, può comparire un aumento del volume della tiroide (gozzo).

All’opposto, nelle zone nelle quali l’apporto alimentare dello iodio è adeguato (aree iodo-sufficienti), la maggior parte della persone con malattie della tiroide presenta malattie autoimmuni, che vanno dalla tiroidite cronica autoimmune (spesso definita come Tiroidite di Hashimoto), che può portare ad una ridotta produzione di ormoni (ipotiroidismo), al Morbo di Basedow, che, invece, può portare ad una eccessiva produzione ormonale (ipertiroidismo).

I noduli, invece, sono vere e proprie tumefazioni, cioè formazioni solide (in alcuni casi piene di liquido) che si formano all’interno della ghiandola. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità sono la malattia tiroidea più frequente, ma sono quasi sempre benigne. Solo il 3-5% dei casi hanno caratteristiche maligne (tumori della tiroide). Altre malattie della tiroide sono, appunto, i tumori maligni, dovuti ad una trasformazione in senso maligno di una o più cellule tiroidee con conseguente crescita incontrollata: sono tumori tendenzialmente molto lenti e poco aggressivi.

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