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lunedì , 23 Dicembre 2024

Polizia individua due ragazzi responsabili spaccate in piazza Risorgimento

PORDENONE – Nella mattinata di oggi, venerdì 11 giugno, Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante della Questura di Pordenone hanno eseguito la perquisizione delegata dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di due giovani pordenonesi, residenti in città, rispettivamente di anni 21 e 23, indagati in stato di libertà in ordine ai reati di furto aggravato in concorso, perpetrato nella nottata di giovedì scorso, in Piazza Risorgimento ai danni del negozio “K2 Phone Center & Internet Point”.

Infatti, alle ore 03.06 di giovedì 10 giugno, perveniva alla Sala Operativa della Questura una richiesta di intervento, in quanto, poco prima, ignoti, in Piazza Risorgimento, avevano perpetrato un furto in danno del citato negozio di telefonia.

Gli Agenti si recavano prontamente sul luogo segnalato, riscontrando come la vetrata del pubblico esercizio fosse stata sfondata con una spallata e, contattato il titolare, si constatava l’ammanco di circa 800 euro, custoditi all’interno di un cassetto del bancone.

Sul posto, nell’immediatezza, interveniva anche personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica, che eseguiva i rilievi tecnici.

Gli Agenti, quindi, effettuavano una ricognizione a più ampio raggio delle attività commerciali presenti in Piazza Risorgimento, verificando come, nella medesima nottata, poco prima, verso le ore 02.00, vi era stato un tentativo di intrusione all’interno dell’attiguo “Bar Tiffany”, tentativo non andato a buon fine, raccogliendo elementi sul coinvolgimento sempre della stessa coppia.

Gli Agenti delle Volanti procedevano, quindi, ad acquisire e visionare le immagini registrate dalle telecamere del negozio ove era stato perpetrato il furto e individuavano due giovani, uno con funzione di “palo” e l’altro intento a sfondare la vetrata con spallate e calci.

I poliziotti, inquadrando meglio i volti degli autori della spaccata, li riconoscevano per due giovani pordenonesi, residenti in città, rispettivamente di anni 21 e 23, già noti per segnalazioni a vario titolo in materia di ubriachezza molesta e reati contro il patrimonio.

I poliziotti riscontravano anche i capi d’abbigliamento, corrispondenti a quelli indossati da due persone in un precedente passaggio, sempre nelle adiacenze di Piazza Risorgimento.

Alla luce, quindi, dei positivi ed immediati riscontri investigativi, la coppia di giovani veniva deferita alla Procura della Repubblica di Pordenone in ordine ai reati di furto aggravato in concorso ex artt. 110, 624, 625 c. 1 nn. 2 e 7 C.P. ed il Pubblico Ministero titolare dell’indagine disponeva perquisizione personale e locale, atto di Polizia Giudiziaria che veniva eseguito nell’odierna mattinata e che dava esiti positivi, rinvenendo e sequestrando oggetti riconducibili al reato commesso.

Il Questore della Provincia di Pordenone Marco Odorisio “sottolinea l’elevata capacità degli Agenti delle Volanti che, nel volgere di pochissime ore, sono riusciti a contestualizzare l’accaduto, identificando gli autori della spaccata, due giovani pordenonesi, residenti in città, rispettivamente di 21 e 23 anni. Un plauso ed un ringraziamento ai poliziotti, che hanno saputo ascoltare il territorio, dimostrando di conoscere dinamiche e soggetti, che interagiscono con lo stesso, dando così una risposta immediata ai cittadini”.

Sul punto, il Questore ha aggiunto che “non esiste un problema “Piazza Risorgimento”, come anche oggettivato dalla georeferenziazione delle richieste e degli interventi delle pattuglie impegnate nel controllo del territorio, area cittadina che si pone perfettamente in linea con tutte le altre zone della città, oltre che di quelle rientranti nel più ampio Piano di Controllo Coordinato del Territorio. L’attività di oggi, caratterizzata da tempestività ed immediatezza in termini di risposta dei dispositivi di sicurezza, fa sì che eventuali problematiche vengano disinnescate sul nascere, evitando le conseguenti derive in termini di criticità.”

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