AVIANO – È stato inaugurato ieri pomeriggio, 9 settembre, dalla presidente della Regione FVG, Debora Serracchiani, il Campus del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, primo esempio del genere in Italia in ambito pubblico-oncologico.
Presenti alla cerimonia anche il vicepresidente della Regione FVG, Sergio Bolzonello, l’assessore regionale alla Salute del FVG, Maria Sandra Telesca, la presidente del Comitato di indirizzo e verifica del Cro (Civ), Carlotta De Franceschi e Giovanni Leonardi, direttore generale della Ricerca e dell’Innovazione in sanità del ministero della Salute.
«Il Campus – ha detto il dg del Cro, Mario Tubertini – consente all’Istituto Nazionale Tumori di essere sempre più punto di riferimento e snodo delle collaborazioni con il mondo della ricerca, degli Irccs e accademico che, ad Aviano, a partire da oggi, avrà a disposizione strumenti e opportunità ulteriori per approfondire collaborazioni scientifiche in campo oncologico. Il Campus offre la possibilità di strutturare legami e partnership ancor più importanti e durature col territorio”.
“In tal senso – ha aggiunto il dg dell’Istituto riferendosi alla Summer School per professionisti organizzata con l’Università di Udine e Roche al via il 12 settembre –, la prima iniziativa è in calendario il prossimo lunedì. Grazie al Campus si potrà lavorare speditamente su alcuni dei nostri obiettivi dichiarati. Siamo ottimisti – ha concluso Tubertini – perché possiamo contare su giovani ricercatori motivati e orgogliosi».
Secondo il direttore Scientifico, Paolo De Paoli, il Campus è il culmine di un progetto importante che ha richiesto significativi investimenti che vogliamo fortemente valorizzare. È la casa dei ricercatori, dei giovani ricercatori – ha aggiunto – in cui, al di là dell’ospitalità, essi troveranno relazioni internazionali di alto profilo scientifico. Il Cro confida molto anche sull’aspetto formativo, fiore all’occhiello che vorremmo fosse propedeutico alla preparazione al mondo del lavoro. La conoscenza che si trasforma quindi in attività professionale».
La struttura, il cui investimento complessivo è di circa 6,5 milioni di euro, è elemento della Knowledge-based Community in cui il Campus ha forte connessione con entità esterne correlate alla natura di Irccs, quali il Ministero della Salute, la Regione Friuli Venezia Giulia, le Università, le Società Scientifiche e gli Enti pubblici e privati che sostengono la ricerca e la divulgazione scientifica, le aziende biotecnologiche e/o con interessi nel campo della sanità (assistenza, gestione) o nello sviluppo di prodotti derivati dalla ricerca sanitaria, gli ordini professionali (es. medici, infermieri, farmacisti, ecc.), le associazioni di categoria e il Polo Tecnologico di Pordenone.
L’edificio, progettato dal noto architetto Paolo Portoghesi (37.700 mq di superficie totale del lotto di cui 2.331 coperti), è caratterizzato da tipologie funzionali e distributive sperimentate e consolidate. Il manufatto, con i suoi tre corpi di fabbrica, può essere definito attraverso le due diverse parti aventi, rispettivamente, funzione ricettiva e didattica. La prima ha sede nel corpo di fabbrica centrale con la reception e le camere e, nell’ala Est, destinata agli spazi di servizio (mensa – lavanderia – locali tecnici – “fitness” ecc.); la seconda sarà invece ospitata nell’ala Sud (con un solo piano fuori terra). La parte centrale del piano terra, che raccorda i tre diversi organismi, individua spazi ed elementi che costituiscono anche un raccordo funzionale per le attività previste nell’edificio: sala riunioni, soggiorno, esposizione, uffici.
Cinquantasette i posti letto: 12 in 6 mini alloggi a 2 posti letto, 40 in 20 camere a 2 posti letto e 5 in altrettante camere a 1 posto letto. I lavori hanno preso avvio il 5 marzo 2013 e si sono conclusi il 10 dicembre 2015. La consegna del manufatto, dopo i collaudi e il rilascio delle autorizzazioni necessarie, è avvenuta a fine agosto scorso.