PORDENONE – Va in archivio un altro pezzo della storia dei vigili urbani.
Nei 148 anni di servizio sono stati identificati come guardie civiche, vigili urbani, agenti di polizia municipale e oggi agenti di polizia locale. Ora il regolamento regionale n.9 del 29. 04.2009 disciplina la stratificazione gerarchica della pianta organica.
Al Comando di polizia locale il sindaco Alessandro Ciriani ha consegnato i nuovi gradi e i distintivi che identificano e distinguono ruoli e mansioni passando così dalla classificazione militare a quella civile.
Il sindaco ha ringraziato il personale e ha manifestato apprezzamento per la dedizione con cui viene svolto il lavoro al servizio dei cittadini. “Siamo consapevoli delle vostre numerose incombenze e dell’ulteriore sforzo che vi abbiamo richiesto” – ha commentato –“ ma va detto che il feedback ricevuto dalla popolazione è positivo. Nel recente incontro in Prefettura – ha continuato il Sindaco – abbiamo sensibilizzato le autorità superiori sulla questione sicurezza e sul controllo del territorio, ricordando loro che devono essere ben definiti i compiti di ciascuna istituzione e che non è possibile gravare la Polizia Locale con ulteriori carichi di lavoro”.
“Dal punto di vista logistico – ha proseguito – abbiamo chiesto alla Regione un immobile per la nuova sede e sul fronte operativo la possibilità di avvalersi della collaborazione degli agenti di polizia provinciale. Come Amministrazione – ha aggiunto- vogliamo potenziare l’organico e per tale ragione è stata avviata una mobilità interna per individuare due dipendenti da impiegare nei compiti amministrativi e pubblicato un bando per la ricerca di due nuove unità. Fra pochi giorni – ha concluso il sindaco – il comandante Arrigo Buranel cesserà il servizio, tuttavia auspico che, nel rispetto delle norme vigenti – possa continuare a mettere a disposizione della città la sua esperienza e la sua competenza professionale acquisita in questi anni di lavoro”.
Il Comandante ha ringraziato il Sindaco per la sua costante presenza e per la precisa conoscenza delle problematiche del Corpo e ha illustrato per sommi capi le nuove disposizioni entrate in vigore lo scorso 17 aprile e adottate con questa cerimonia.
Viene mantenuto il grado di agente a cui si aggiunge anche quello di assistente, ( quattro figure) ma sono soppresse le denominazione degli altri gradi; il maresciallo è sostituito con ispettore (quattro figure), i “vecchi” ufficiali diventano commissari, da sottotenente si passa a vicecommissario, da tenente a commissario aggiunto, da capitano a commissario, da maggiore a commissario capo e da tenente colonello a commissario superiore. I vertici del Corpo sono denominati dirigente e dirigente generale.
Cambiano di conseguenza i distintivi tutti dorati; spalline griffate dai galloni ( “baffi”) per gli agenti, rombi per gli ispettori, stellette per i commissari inferiori, stellette con torre per quelli superiori, mentre il dirigente si identifica con una torre e tre stellette e il dirigente superiore si riconosce da una greca ed una stelletta. Il Comandante del Corpo si distingue per le spalline con stellette e trine bordati di rosso. Cambiate di conseguenza anche le caratteristiche dei distintivi di grado sul copricapo.
Viene introdotta la nuova figura di ispettore superiore, carica onorifica conferita al personale con 30 anni di servizio e almeno 5 da coordinatore. I gradi, sono conferiti dal comandante del Corpo mentre a quest’ultimo il grado è assegnato dal sindaco.
E inoltre se prima dell’entrata in vigore del regolamento che disciplina questo cambiamento i gradi erano vincolati alla situazione economica contrattuale, ora il passaggio al grado superiore è legato agli anni di servizio, purché non ci siano provvedimenti disciplinari. Sarà possibile anticipare l’assegnazione di grado al massimo di un anno, solo se si ricevono encomi di particolare rilievo.