Fvg e gioco d’azzardo: M5S chiede modifica legge regionale

FVG – Il Movimento 5 Stelle non vuole proprio saperne di arrendersi nella dura lotta per contrastare il gioco patologico d’azzardo e continua a sfoderare le sue armi più potenti ed i suoi impavidi combattenti: appena lo scorso novembre, infatti, i consiglieri Andrea Ussai, Cristian Sergo, Eleonora Frattoli, Elena Bianchi ed Ilaria Dal Zovo avevano dichiarato bellicosi intenti con un progetto di legge che modificasse quella regionale 14 Febbraio 2014 n.1 in tema di “Disposizioni per la prevenzione della dipendenza da gioco d’azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate”, ed è proprio nei giorni scorsi che tale disegno di revisione è stato preso in considerazione e discusso dal Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia nell’ambito di una riunione della Commissione Tutela della salute, servizi sociali, alimentazione, previdenza complementare ed integrativa.

Lo scopo del M5S, stando a quanto dichiarato da Ussai, è quello di “prevenire, trattare e contrastare la dipendenza da gioco di azzardo e da gioco praticato con apparecchi per il gioco lecito” non in un clima proibizionistico bensì stipulando un patto di leale alleanza con esercenti ed associazioni di categoria dei gestori delle sale da gioco.

Ed è tutto scritto nero su bianco, a scanso di equivoci, nell’articolo 3 del progetto che presenta appunto un utopico (almeno per ora) codice etico di autoregolamentazione: sempre Ussai afferma che “il codice sarà uno stimolo per responsabilizzare i gestori e gli esercenti alla sorveglianza delle condizioni di fragilità dei giocatori ed al rispetto della legalità, anche al fine di prevenire la malavita organizzata.

Abbiamo reso disponibile ai gestori delle sale da gioco e delle sale scommesse ed agli esercenti dei locali in cui sono installate slot machine, materiale informativo sui rischi collegati al gioco d’azzardo e sui servizi di assistenza alle persone affette da patologie correlate al disturbo da gioco e sarà inoltre a disposizione un decalogo di buone pratiche sul gioco sicuro e responsabile ed un test di verifica per una rapida valutazione del rischio di dipendenza”.

Valide mosse sono anche quelle illustrate nei successivi articoli e riguardanti una potenziale riduzione degli orari di apertura giornaliere, il divieto di oscurare le vetrine dei locali che ospitano apparecchi per il gioco nonché la pubblicizzazione di sale da gioco e scommesse, ma resta una spinosa questione sulla quale pare sia difficile giungere ad un accordo: la retroattività delle distanze dai luoghi sensibili, tema caro ai pentastellati che già nello scorso settembre avevano adito l’Avvocatura ed ottenuto pareri positivi per rendere retroattiva la norma che prevede una distanza minima di 500 metri delle slot machine dai luoghi sensibili, a tutela della salute dei cittadini.

Ancora aperto, tuttavia, lo scontro tra l’insurrezionalista M5S ed il Partito Democratico che pare voler continuare a seguire le linee guida del Governo, alimentando così il disaccordo all’interno della stessa maggioranza.

A tal proposito pare essere poco fiducioso il consigliere Ussai: “il PD è molto diviso sulla retroattività delle distanze dai luoghi sensibili, a differenza del Piemonte dove tutti erano d’accordo, non so se andremo in porto. Bisognerà vedere se c’è la volontà politica. Manca meno di un anno e mezzo alla chiusura della legislazione e noi è da oltre un anno che chiediamo questo provvedimento”.

Resta vivo in Friuli Venezia Giulia il fermento, in attesa dei prossimi sviluppi.




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