PORDENONE – Continua l’operazione rilancio dell’università pordenonese. Dopo l’attivazione del nuovo corso di laurea in Banca e finanza e il sostegno dell’impresa Friulintagli, arrivano altri due rinforzi: l’azienda del trasporto pubblico Atap e il Confidi, il Consorzio che presta garanzie alle aziende che ricorrono al credito bancario. Atap e Confidi, come Friulintagli, entrano nella compagine sociale del Consorzio portando 15 mila euro a testa.
Operazione rilancio – In regia il Comune con in testa il sindaco Alessandro Ciriani affiancato dal consigliere delegato all’istruzione, Alessandro Basso che, con il presidente del Consorzio universitario, Giuseppe Amadio, e del Confidi, Roberto Cao, hanno dato l’annuncio stamane in conferenza stampa. «Abbiamo aspettato 20 anni questa presa di coscienza del territorio sull’importanza della formazione universitaria – ha esordito un soddisfatto Amadio – a questo punto aggiorneremo lo statuto per renderlo più flessibile» all’ingresso di nuovi soci.
Positivo per Amadio anche il fatto che le aziende abbiamo chiesto di legare la loro entrata a specifici progetti didattici, come l’attivazione di borse di studio.
Il presidente del Consorzio ha ringraziato il Comune sottolineandone «il ruolo propulsivo in queste operazioni. Siamo certi che ci sarà un effetto trascinamento con altri ingressi. Visto che lo Stato non vuole investire nell’università, ben venga il modello anglossassone con il sostegno di fondazioni e privati.
E ben venga anche l’ingresso di piccole imprese» con quote anche minori ai 15 mila euro. «Nell’arco di uno o due mesi, ha anticipato Ciriani, daremo altre buone notizie: altre imprese, anche in cordata, sono interessate all’ingresso nel Consorzio. Due di loro mi hanno contattato di loro iniziativa e questo è un buon segnale. Il Consorzio è un incubatore di progetti e risorse per le aziende che devono dunque valorizzarlo. Il mandato di recuperare partner è nato quest’estate proprio perché si sentivano gli scricchiolii di alcuni soci istituzionali» ha aggiunto riferendosi all’uscita della Camera di commercio.
Ingresso Atap e borse di studio – Il presidente Atap, Mauro Vagaggini, non è potuto essere presente ma ha rilasciato una dichiarazione. «Siamo felici di condividere un progetto che interessa la parte più importante della nostra utenza, ovvero gli studenti – ha sottolineato – inoltre, contribuire a favorire la formazione e il successivo approccio col mondo del lavoro dei giovani rispecchia appieno quella funzione sociale che una società a prevalente capitale pubblico come Atap deve sempre tenere in massima considerazione.
A tal proposito, tengo a sottolineare l’istituzione di due borse distudio per finanziare un corso di laurea triennale a due figli di dipendenti di Atap o, comunque, ad altrettanti studenti meritevoli.
Saremo altresì ben lieti di ospitare quantomeno per stage formativi non soltanto gli studenti che beneficeranno di tali borse di studio, ma anche coloro che avranno conseguito la laurea in uno dei corsi previsti dal Consorzio che possono avere una sicura attinenza con il mondo del trasporto pubblico. Penso in primis agli ambiti della videosorveglianza, della tracciabilità dei mezzi e delle tecnologie applicate ai trasporti più in generale».
Ingresso Confidi – Durante la conferenza stampa, convocata inizialmente per annunciare solo l’ingresso di Atap, Ciriani ha annunciato a sorpresa anche l’entrata del Confidi, un privato «che rappresenta 4 mila aziende interessate al corso in Banca e finanza. Se qualcuno invece di criticare sempre avesse fatto di più nel passato per il consorzio, sarebbe stato meglio». Un bel tacer non fu mai scritto» ha rimarcato Ciriani riferendosi ai rilievi di alcuni esponenti della minoranza.
«L’ingresso del Confidi è una conferma della validità del progetto di Banca e finanza – ha evidenziato Basso – la regia e il merito di queste operazioni vanno ascritte ad Alessandro Ciriani e questa è la migliore risposta all’opposizione». «Il sindaco ha un mondo di relazioni impagabili, anche nel sistema economico – è stato il commento di Cao – quando abbiamo saputo del corso in Banca e finanza, per noi si è parte una porta. Attivare quel corso significa capire che oggi le imprese senza finanza non va da nessuna parte. E’ un’attività formativa che ci interessa e ci riguarda e anche per noi può avere ricadute positive» ha aggiunto riferendosi alla formazione delle figure professionali.
Appello alla Camera di commercio – Dal primo gennaio l’ente camerale è ufficialmente uscita dal Consorzio, che registra così 100 mila euro in meno. «I nuovi ingressi serviranno anche per iniziare a compensare queste uscite che non sono di poco conto per il nostro bilancio – ha spiegato Amadio – ma in ogni caso «mi auguro il rientro della Camera di commercio».
«Auspichiamo ora che grazie a questi nuovi ingressi – ha detto dal canto suo Basso – altri soggetti istituzionali capiscano l’importanza del Consorzio, invogliando al rientro chi ha fatto passi indietro». La quota della ormai ex Provincia, invece, verrà coperta dalla Regione.