PORDENONE – Scatta l’«operazione pulizie straordinarie» disposta dal Comune, un piano di grande pulizia radicale della città mai effettuato prima, articolato in tre macro fasi, a partire dal centro cittadino.
Il piano – L’investimento complessivo è di circa 60 mila euro. Si comincia lunedì 27 dal cuore storico di Pordenone con il lavaggio di colonne e pavimenti dei portici di corso Vittorio Emanuele II, per restituirli alla loro bellezza originaria. A maggio si passerà ad altre aree del centro e, nel corso dell’anno, alle vie e piazze dei quartieri. Già per il grande fine settimana della Notte Rosa e del Giro d’Italia, venerdì 26 e sabato 27 maggio, la Contrada Maggiore e piazza XX Settembre si presenteranno «tirati a lucido».
L’intervento, voluto dal sindaco Alessandro Ciriani, sarà coordinato da Gea e realizzato da una ditta specializzata a livello nazionale che ha eseguito diversi interventi simili in altre città e siti, tra cui l’aeroporto Marco Polo di Venezia, la stazione Bovisa e piazza Duomo a Milano, piazza dei Signori a Treviso.
Ciriani: «Impegniamoci tutti per città pulita» – «L’obiettivo – ha spiegato il sindaco – è una città più bella e accogliente, non solo spazzata, ma anche lavata e pulita. Vogliamo che la città si presenti al meglio ai residenti e ai visitatori, specie in occasione di così tanti eventi importanti. Renderemo più gradevole il salotto di Pordenone per farlo ritornare al suo antico splendore, ma progressivamente le pulizie interesseranno i quartieri e tutta la città.
La compartecipazione dei cittadini e del loro senso civico è fondamentale – ha aggiunto il sindaco, pregando di portare pazienza per i piccoli disagi – dobbiamo fare tutti la nostra parte per una città più pulita. Le lamentele più frequenti che riceviamo riguardano le deiezioni dei cani in centro. Spetta all’intelligenza dei cittadini utilizzare le aree verdi apposite senza sporcare la città». Ma l’auspicata collaborazione pubblico-privato è più ampia.
Portici di corso Vittorio – Verranno pulite colonne e pavimentazione dei sottoportici con un cantiere mobile di 50 metri che si sposterà e avanzerà ogni 1-2 ore. Il cantiere sarà schermato con teli di plastica per evitare la dispersione di polvere e schizzi. Le operazioni dureranno circa 8 giorni, con la sospensione durante il weekend. Dando le spalle a piazza Cavour, le pulizie interesseranno dapprima tutto il lato sinistro, per poi ricominciare dal lato opposto facendo il percorso inverso.
Nell’area di volta in volta interessata dal cantiere, durante le circa due ore di lavori non si potrà accedere a negozi, passi carrabili, vicoli e ingressi, salvo esigenze particolari e emergenze; è inoltre richiesta la collaborazione di bar e locali affinché tavoli, sedie o banconi esterni siano spostati di circa mezzo metro verso il centro della strada.
Lavaggio e protezione – La pulizia si svilupperà in quattro passi: la dispersione del detergente e il lavaggio con idropulitrice ad acqua; la pulizia meccanica ad aria compressa a bassa pressione con bicarbonato e acqua; il lavaggio dei residui; l’applicazione di un prodotto che proteggerà maggiormente le superfici lavate dalla penetrazione dello sporco, permettendo di rendere più agevoli e semplici i futuri interventi.
I detergenti utilizzati sono vegetali, biologici e biodegradabili, privi di sostanze chimiche. Le colonne verranno trattate con un lavaggio più intenso alla base e più sfumato verso l’alto in modo da ottenere un effetto omogeneo. Previsto anche il lavaggio dei cestini e la rimozione di mozziconi e altri rifiuti, un’operazione che il Comune affiderà a una squadra di 4 profughi coordinati da un borsista dei servizi sociali.
L’amministratore di Gea, Luca Mariotto, ha parlato di «intervento epocale richiesto da tanto tempo dalla città, per cui abbiamo deciso di intraprendere un’azione drastica per rimuovere lo sporco di decenni, se non di secoli».
Gea ha anche spedito una lettera ai residenti e sta effettuando visite ai commercianti per illustrare le operazioni e consegnare un cronoprogramma indicativo sullo spostamento del cantiere mobile. «Stiamo ricevendo riscontri assolutamente positivi – ha riferito Mariotto – e ci auguriamo che i disagi si trasformino in gratificazione per tutti». Peraltro Mariotto ha rivendicato l’efficacia del lavoro di Gea che raccoglie «più di 100 tonnellate di rifiuti al giorno in 3500 cassonetti».
Centro e quartieri – La fase due, al via dopo il Mercato europeo del 5, 6, 7 maggio, riguarderà piazza XX Settembre e zone limitrofe. La fase tre scatterà successivamente al Giro d’Italia che, come detto, fa tappa in città il 27 maggio, e coinvolgerà piazza Cavour, corso Garibaldi, viale Mazzini fino a Borgo Sant’Antonio. Ciascuna fase richiederà circa 8 giorni di lavori.
In corso d’anno è previsto anche l’acquisto di un macchinario professionale speciale, una lavasciuga su ruote che permette di pulire le pavimentazioni passando anche sotto i porticati. Verrà utilizzata per la pulizia manutentiva delle zone già lavate e per intervenire in altre aree, da viale Marconi e piazza Risorgimento ai quartieri.
Piano antidegrado e collaborazione dei privati – Le pulizie straordinarie rientrano in un più ampio piano antidegrado che verrà illustrato prossimamente e che il comandante della polizia municipale, Stefano Rossi, ha anticipato. «Da gennaio abbiamo cominciato a mappare le aree a rischio disordine urbano» ha spiegato. Un’attività, quella della municipale, per garantire il decoro urbano a 360 gradi.
Da inizio anno elevate 25 sanzioni per locandine fuori posto, 40 per abbandono rifiuti e una per mancata osservazione del regolamento d’igiene.
Il Comune, inoltre, d’intesa con Gea e Gsm, è al lavoro per costruire una squadra di pronto intervento nelle situazioni di piccolo degrado, dal cartello stradale abbattuto all’abbandono di rifiuti.
«Sarebbe interessante – ha osservato Ciriani – che anche i proprietari delle aree private a uso pubblico eseguissero piccoli interventi per contribuire a rendere la città più decorosa e bella». Peraltro il nuovo regolamento di pulizia urbana, pronto per essere discusso in consiglio comunale, prevede l’obbligo di pulizia e manutenzione di facciate e stabili privati. Una norma che interesserà, per esempio, edifici come i bagni pubblici e l’ex Sip.