FVG – Piace pensare che un piccolo contributo a rendere la nostra regione terza in Italia per qualità del welfare, come indicato dalla recente indagine Unipol-Ambrosetti, lo abbia dato anche il sostegno che da cinque anni la Fondazione Friuli indirizza a progetti di welfare di comunità sul territorio. Sotto questo auspicio si apre il Bando Welfare 2023, la linea di contributo che può contare anche quest’anno su 600mila euro di risorse e le cui domande dovranno essere presentate entro il 28 febbraio.
I progetti, della durata massima prevista di un anno, potranno essere presentati da enti pubblici e privati non profit delle province di Udine e Pordenone. Il bando, inoltre, gode della collaborazione dell’amministrazione regionale e del sostegno di Intesa Sanpaolo.
“Molti progetti sostenuti dal bando in questi anni sono diventati strutturali – commenta il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini – per questo continuiamo a credere in idee innovative che vadano oltre l’assistenzialismo per garantire alle persone una qualità della vita il più possibile indipendente. Tema al centro anche della riforma della Legge sulla Disabilità che da pochi mesi la nostra Regione ha adottato”.
La Fondazione Friuli, in collaborazione con l’Istituto Jacques Maritain presieduto da Luca Grion, da alcuni anni ha attivato uno studio di valutazione delle ricadute e dell’impatto sociale dei progetti sostenuti. Dall’ultimo report, realizzato nei mesi scorsi e condotto sui progetti finanziati nel 2021, emerge per esempio che il 76% di essi ha coinvolto anche i familiari delle persone fragili a cui erano indirizzati. Il 52% dei progetti, poi, ha favorito l’accesso ai servizi socio-sanitari del territorio, a riprova della sussidiarietà delle iniziative del Terzo settore con il sistema pubblico. Punto strategico messo in evidenza dal rilevamento è, poi, il grado di innovazione che i progetti hanno saputo esprimere: il 76% ha sperimentato metodologie e approcci del tutto nuovi.
Il Bando Welfare di comunità di quest’anno è stato eccezionalmente anticipato da un ulteriore fondo da 300mila euro, ideato in collaborazione con le Prefetture e affidato alle Caritas diocesane di Udine e di Concordia-Pordenone per contrastare le conseguenze del caro vita sui più deboli: uno sforzo in più fatto dalla Fondazione Friuli per superare la delicata fase che molte famiglie friulane sono costrette ad affrontare.
“Grazie alla proficua collaborazione con Fondazione Friuli, la Regione ha permesso il concretizzarsi di progetti, spesso innovativi e apripista, dedicati a persone fragili e a persone con disabilità e alle loro famiglie – sottolinea il vicegovernatore e assessore con deleghe alla Sanità e alla Disabilità del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi -. L’alleanza tra istituzioni e tra istituzioni e realtà del Terzo Settore, dimostra ancora una volta la bontà di iniziative realizzate in maniera congiunta, finalizzate ad attivare percorsi capaci poi di sostenersi in maniera autonoma.
Un traguardo importante, che parla di civiltà, responsabilità e della consapevolezza che ognuno di noi, dalle istituzioni al singolo cittadino, deve far propria per perseguire insieme il bene comune”.
“Siamo orgogliosi di essere anche quest’anno a fianco della Fondazione Friuli per contribuire alla crescita del territorio in termini non solo economici, ma anche di solidarietà, inclusione e assistenza alle persone svantaggiate – dichiara Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo -. Il Friuli Venezia Giulia ci sta molto a cuore e qui la nostra banca è storicamente radicata; continueremo, pertanto, a dare un sostegno reale alle situazioni di fragilità e disuguaglianza, mettendo a disposizione di famiglie e imprese strumenti concreti e soluzioni mirate”.