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sabato , 23 Novembre 2024

Settimana Finanziaria: Volatilità sui Mercati, Inflazione USA e Sorprese dal Bitcoin

La settimana appena conclusa ha visto una serie di eventi finanziari e macroeconomici di rilievo che hanno avuto un impatto significativo sui mercati globali. Gli investitori hanno seguito con attenzione le dichiarazioni delle principali banche centrali, i dati economici chiave e le fluttuazioni nei mercati delle materie prime e delle valute. Inoltre, le recenti elezioni europee hanno giocato un ruolo importante, influenzando il sentiment degli investitori e contribuendo alla volatilità dei mercati. In particolare, le elezioni in Francia hanno generato una certa instabilità politica, con ripercussioni negative sulla fiducia degli investitori. Un altro evento di grande rilievo è stata l’uscita del dato sull’inflazione negli Stati Uniti, che ha fornito indicazioni cruciali sulla politica monetaria futura della Federal Reserve. Da non trascurare anche l’indice VIX, spesso chiamato “indice della paura”, che ha mostrato un aumento della volatilità, riflettendo le crescenti preoccupazioni degli investitori. Inoltre, il PMI manifatturiero statunitense, uscito in settimana, ha evidenziato un rallentamento del settore, aumentando ulteriormente le preoccupazioni sulla crescita economica. Degno di nota è anche il differenziale di performance tra gli indici americani e quelli europei, con i mercati statunitensi che hanno sovraperformato quelli europei, sostenuti da forti guadagni nel settore tecnologico. Vediamo nel dettaglio gli sviluppi più importanti nei mercati azionari, obbligazionari, delle materie prime e delle valute.

Mercato Azionario

Chiusure Settimanali

La settimana sui mercati azionari è stata caratterizzata da una notevole volatilità. Le principali borse hanno registrato movimenti misti, influenzati dalle notizie economiche globali e dalle aspettative sui tassi d’interesse.

Stati Uniti: L’indice S&P 500 ha chiuso la settimana in rialzo dello 1.58%, mentre il Nasdaq ha guadagnato l’3.46%. Le azioni tecnologiche sono state le principali protagoniste della settimana, grazie ai buoni risultati trimestrali di alcune grandi aziende del settore come Apple, Microsoft e Nvidia.

Europa: Forti vendite post elezioni Europee, con la Francia a trascinare nei primi giorni della settimana i listini al ribasso per via dell’instabilità politica creata dall’esito della vittoria del partito di Marine Le Pen “Rassemblement National” e l’affermazione dei partiti di destra. Cac 40 francese chiude a meno 6,23% portando giù l’Eurostoxx50 a meno 4,20%.

Asia: contrastata con l’indice Nikkei in Giappone ha registrato un lieve incremento dello 0.3%, sostenuto da un miglioramento delle prospettive economiche interne e da un aumento delle esportazioni mentre corregge Hang Seng di Hong Kong dell’1,6%.

Italia: L’indice FTSE MIB ha subito una flessione dello 5.8% peggiore performance settimanale del 2024. La composizione del FTSE MIB, dominata da società finanziarie e bancarie, ha reso l’indice particolarmente vulnerabile. Il settore bancario ha registrato una forte correzione a causa delle preoccupazioni riguardanti nuove regolamentazioni e potenziali aumenti delle imposte sui profitti straordinari. Queste notizie hanno generato un’ondata di vendite tra gli investitori, preoccupati per l’impatto negativo sui margini di profitto delle banche italiane.

 

Mercato Obbligazionario

Politica Monetaria e Dichiarazioni di Powell

La politica monetaria è rimasta al centro dell’attenzione degli investitori, con particolare riguardo alle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Durante la settimana, Powell ha confermato l’intenzione della Fed di mantenere una politica di tassi d’interesse restrittiva per contrastare l’inflazione persistente.

Tassi d’Interesse: Powell ha ribadito che la Fed è pronta ad alzare ulteriormente i tassi se necessario, anche se i dati recenti indicano un raffreddamento dell’inflazione. Questo ha alimentato speculazioni su un possibile rallentamento del ritmo dei rialzi futuri.

Rendimenti Obbligazionari: I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono diminuiti leggermente, chiudendo la settimana al 4.22%. Questo movimento riflette le aspettative degli investitori su un prolungato periodo di tassi elevati.

 

Mercato delle Materie Prime

Oro, Petrolio e Materiali Industriali

 

I mercati delle materie prime hanno mostrato andamenti divergenti, con alcuni beni che hanno registrato significativi guadagni, mentre altri hanno subito pressioni al ribasso.

 

Oro: Il prezzo dell’oro ha chiuso la settimana in aumento, attestandosi a 2.333 dollari l’oncia. La domanda di beni rifugio è stata sostenuta dalle incertezze economiche globali e dalle preoccupazioni inflazionistiche.

Petrolio: Il Brent ha registrato un incremento del 3.9%, chiudendo a 78.5 dollari al barile. Questo aumento è stato alimentato dalle tensioni geopolitiche e dai segnali di una domanda in ripresa, specialmente dai paesi asiatici.

Materiali Industriali: I prezzi del rame e dell’alluminio hanno subito leggere flessioni, rispettivamente dello 0,7% e dello 0,5%, a causa delle preoccupazioni per un rallentamento della crescita economica globale e dell’aumento delle scorte.

 

Mercato delle Valute

 

Il mercato delle valute ha registrato movimenti significativi, con il dollaro americano che ha mostrato una certa forza rispetto alle principali valute internazionali.

 

Dollaro USA: Il dollaro si è apprezzato dello 0,6% contro l’euro, chiudendo a 105.6 dollar index. La forza del dollaro è stata sostenuta dalle aspettative del mantenimento di tassi alti da parte della Fed.

Euro: L’euro ha subito una lieve flessione, influenzato dai dati economici deboli provenienti dalla zona euro e dalle dichiarazioni della BCE che hanno lasciato intendere un approccio più cauto sui rialzi dei tassi chiude a 1.07 a meno 0,9%.

Bitcoin: Anche il Bitcoin ha visto una settimana volatile, con una  flessione dovuta alle crescenti regolamentazioni in diversi paesi e all’incertezza generale nei mercati finanziari. La criptovaluta ha chiuso la settimana intorno ai 65.735 dollari, risentendo delle dinamiche economiche globali e delle notizie riguardanti il settore tecnologico.

 

In sintesi, la settimana è stata dominata da un mix di notizie economiche e politiche che hanno influenzato vari settori del mercato. Gli investitori continuano a monitorare attentamente gli sviluppi globali, in particolare le politiche monetarie delle principali banche centrali e le dinamiche economiche internazionali, per adattare le strategie di investimento.

Dott. Alessandro Pazzaglia, consulente finanziario indipendente, www.pazzagliapartners.it

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