A Irene Morelli la prima edizione del Premio “Amalia Moretti Foggia”
GAZOLDO DEGLI IPPOLITI – Più di cento persone erano presenti nella giornata di ieri, domenica 17 settembre, per la prima edizione del Premio ” Amalia Moretti Foggia – Ambasciatrice di Postumia ” che è stato consegnato alla Gazoldese “extra-muros” dott.ssa Irene Morelli, direttore dell’Unità di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Santa Maria degli Angeli di Pordenone “per la brillante carriera professionale e per gli alti meriti scientifici, sanitari e sociali acquisiti”.
La dottoressa Irene Morelli, “figlia d’arte” (il padre, dott. Paolo Morelli, era medico chirurgo), laureatasi con il massimo dei voti in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova nel 1985, ha conseguito a Milano nel 1990 la Laurea magistrale in Chirurgia Vascolare.
Ha svolto gran parte della sua attività presso il prestigioso complesso ospedaliero di Padova convenzionato con la locale Università sino a conseguire nel 2012 l’incarico di vicedirettore del Dipartimento di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare.
Dal 2016 è direttore dell’Unità di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Pordenone e dal 1989 svolge una qualificata attività didattica in Italia e negli USA. È autore e coautore di oltre 60 pubblicazioni, nonché membro della Società Italiana di Chirurgia Vascolare.
Nanni Rossi, patron di Postumia, e il prof. Roberto Navarrini hanno consegnato alla dott.ssa Morelli la targa ricordo al termine di un interessantissimo talk-show condotto dalla giornalista Elisabetta Parisi dove la dott.ssa Morelli ha ricordato i suoi esordi di medico chirurgo, le difficoltà incontrate per potersi affermare, i traguardi raggiunti, i medici che hanno profondamente caratterizzato il proprio percorso professionale, i progressi fatti dalla chirurgia vascolare in Italia e nel mondo.
La chiusura della giornata è stata dedicata a Ennio Morricone e alla sua musica universale che ha visto protagoniste il soprano Elisa Benadduce, il mezzosporano Anna Malavasi, la pianista Samanta Chieffallo e il poeta Carmine Scognamiglio.