FVG – «Dobbiamo proteggere i montanari dai protettori della montagna. Perché vivono in città: vorrei far passare un inverno ad Erto a chi pensa di poter prendere decisioni da valle. I funzionari del potere non distinguono un’auto da un albero, ma basta che vinca la Juve o la Ferrari e nessuno ci pensa, nessuno s’indigna: nemmeno la gente della montagna».
Provocatore come sempre, Mauro Corona, non ha usato mezzi termini, mettendo nel mirino «gli ambientalisti che fanno male alla montagna».
«Nelle zone povere sogno l’anarchia imprenditoriale» ha continuato. «Se vuoi aprire un’osteria, la apri. E invece, le ultime tre volte che sono salito a Casso c’era la finanza a vessare la povera nonnina che ha aperto un bar per quattordici persone. L’Italia è per tre quarti abusiva, ma lassù non puoi fare un orto per colpa della patacca dell’Unesco. Eppure, in val Gardena il parco naturale è stato fatto retrocedere per costruire un impianto di sci: la potenza del denaro è più forte di un colpo di revolver in faccia».
«La montagna è bella, sì, ma la poesia serve solo a stomaco pieno» ha concluso Corona. «Se muori di fame, non sarà un bel tramonto a saziarti».