FVG – Coronavirus, la crisi alberghiera è davvero grave e una delegazione Fvg ha presentato questa mattina, 2 marzo, all’assessore regionale Sergio Emidio Bini un documento in cui si chiedono misure di sostegno straordinarie.
“Il contagio da “Corona Virus” – si legge -ha determinato una situazione di grave difficoltà economica per le nostre imprese associate e tale portata avrà dei risvolti anche nei mesi futuri in quanto a tutt’oggi la clientela turistica ha annullato le prenotazioni in taluni casi fino al 90 %. Tale circostanza, che ha provocato dei danni molto elevati, ad oggi sono impossibili da quantificare, certamente la stima verosimile è di svariati milioni di euro. Si tratta di cifre che hanno certamente vanificato il risultato economico della stagione sperando che il perdurare della situazione non vada ad intaccare pesantemente la situazione delle aziende e delle relative maestranze”.
“La prevedibile forte riduzione delle attività lavorative comporterà già a fine mese e per i mesi a venire la necessità di provvedere con misure straordinarie alla corresponsione di stipendi, imposte, pagamento fornitori, affrontando un periodo di gravi difficoltà economiche prevedibili sul medio e lungo periodo. Stante la gravità della situazione riportata, si chiede di voler prevedere delle misure dirette regionali per il sostegno straordinario – contributi e/o finanziamenti agevolati – nei confronti della nostra categoria”.
“Nello specifico a livello regionale si chiede di:
– Farsi promotori con le banche e gli istituti finanziari locali al fine di concedere una moratoria dei mutui e degli interessi per il periodo di un anno a beneficio di tutte le strutture ricettive e le società collegate a monte delle strutture stesse;
– Creare una linea di credito dedicata (tipo anticrisi) con tassi allo 0 % e un anno di preammortamento e sviluppo quinquennale con tempi di concessione rapidi;
– Istituzione di un Fondo risarcitorio appositamente dedicato al settore Turismo senza che questo incida sul de minimis;
– L’esenzione temporanea del pagamento dei tributi regionali;
– Intervenire presso i Comuni per l’esenzione temporanea dei tributi comunali;
– Aprire un Tavolo di Crisi del settore”.
“Infine si chiede di farsi promotore a livello nazionale di una serie di azioni necessarie a sostenere le attività imprenditoriali rappresentate in particolar modo alla concessione di appositi sgravi fiscali (Imposte, tasse e contributi) e al sostegno dei lavoratori attraverso la previsione di un fondo per casse integrazioni straordinarie. Si tenga presente che un eventuale mancato sostegno e salvaguardia delle imprese, porterebbe sicuramente ad una contrazione dei consumi che potrebbe causare danni sociali enormi, da un aumento della disoccupazione all’impoverimento socio economico dovuto alla chiusura di attività”.