Finanza, momento difficile. No panico. L’ora dei piani d’acquisto azionari
FVG – Aggiornamento sui mercati e sulla strategia da adottare in riferimento a quanto è cambiato nel quadro dei mercati finanziari e probabilmente anche quello dell’economia mondiale.
Cosa è successo a marzo di rilevante?
Sono accaduti due fatti molto rilevanti. L’organizzazione mondiale della sanità ha classificato ufficialmente il Covid-19 come “pandemia”. Questo ha una serie di conseguenze tecniche, ma la conseguenza più rilevante è ovviamente psicologica.
Si è compreso che questa non è una situazione di settimane, ma di mesi e non sarà circoscritto a poche nazioni, ma è destinato ad allargarsi.
Le altre nazioni sono destinate ad affrontare circostanze simili, a meno che la scienza non trovi un vaccino a breve (la dichiarazione di pandemia consente, fra l’altro, di poter utilizzare i vaccini anche se non sono stati testati).
La serenità non potrà tornare, a breve, da nessuna evoluzione naturale della pandemia.
E’ probabile che fra qualche trimestre, verso la fine dell’anno, quando leggeremo i dati statistici definitivi, faremo coincidere l’inizio della molto probabile recessione mondiale proprio nel primo trimestre dell’anno, cioè in questo momento. Solo una qualche magia delle banche centrali e dei governi coordinata potrebbe cambiare il quadro.
Come tutti sanno il Presidente del Consiglio ha annunciato provvedimenti per 25 miliardi di euro. Sicuramente sono numeri più interessanti dei 3,5 inizialmente annunciati, ma ancora largamente insufficienti. Servirebbe uno stimolo da 200 miliardi per evitare la recessione e rilanciare l’economia. Ma 200 miliardi non sono una cifra che l’Italia da sola può gestire.
Venendo al piano più strettamente tecnico-finanziario, Wall Street ha testato il livello del -32% che convenzionalmente costituisce lo spartiacque fra il mercato così detto “Orso”, cioè una tendenza negativa ed il mercato così detto “Toro”, cioè la tendenza positiva.
Il dato è che il mercato ha cambiato il suo trend di base che durava dal 2009. Un livello come questo si era raggiunto a dicembre del 2018 e da allora era ripartito l’anno “stupendo” del 2019 che è stato completamente rimangiato, andando anche oltre a tale soglia.
La differenza è che l’economia, allora, non dava chiari segnali rallentamento, e il mercato finanziario si è mosso anticipatamente scontando la situazione futura dell’economia reale.
Cosa fare adesso?
La strategia che ho adottato da pochi mesi per i miei clienti e di effettuare piani di acquisto azionari e in questi giorni rafforzerò gli acquisti programmati. Per chi non ha ancora iniziato, si può iniziare a breve, senza fretta perché è ragionevole pensare che la situazione non possa risolversi nel giro di pochi giorni.
I mercati “Orso” in genere durano qualche mese, molto raramente durano più di un anno.
Questo è il periodo nel quale costruiremo i rendimenti per i prossimi anni avvenire.
Tutta la differenza del mondo, sui rendimenti di lunghissimo periodo, si gioca in queste settimane e mesi.
Adesso è il momento di acquistare con molta calma e serenità. In modo programmato, non facendo nessuna caso al fatto che magari si acquista e pochi giorni dopo i prezzi scendono.
Bisogna farlo a piccole dosi e sapendo che continueremo. Fra qualche anno, come è successo con i BTP ai tempi della crisi dell’Euro saremo felicissimi di questi acquisti.
Adesso è il momento di costruire i rendimenti per i prossimi anni.
Qui bisogna evitare di farsi prendere dal panico ed avere la forza di fare dei cambiamenti nei momenti di paura. La prima cosa è fare un’analisi dei propri obiettivi e poi sostituire i prodotti costosi con prodotti efficienti. Ogni caso è diverso dall’altro, ovviamente, e se per qualcuno potrebbe essere il momento di comprare, per altri potrebbe essere il momento di vendere. Tutto dipende dalla propria situazione in rapporto ai propri obiettivi.
Sicuramente è il momento di fare un’analisi accurata e prendere decisioni.
La decisione può anche essere quella di non fare niente, ma va fatto in modo consapevole.
Fare come gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia non porterà certamente a niente di buono.
Cosa attendersi dal futuro?
Avendo come mantra il fatto che non si possono fare previsioni sull’andamento dei mercati finanziari si possono fare solo alcune osservazioni senza avere la benché minima pretesa di far discendere decisioni da queste considerazioni.
I mercati Orso, come abbiamo già detto, durano in genere pochi trimestri. Le discese dei mercati sono “eventi” le salite sono “processi”. I mercati finanziari in genere salgono e talvolta hanno periodi come questi che durano relativamente poco in rapporto alle salite.
Se acquistiamo indici di mercato, quindi, abbiamo la certezza che i prezzi torneranno a salire, non sappiamo quando, ma certamente lo faranno a meno che non spariscano i mercati finanziari stessi, ed in quel rarissimo caso gli investimenti non saranno più un problema…
Sul piano economico ciò che potrà accorciare il problema sarà la scoperta di un vaccino per questo virus e le iniziative delle banche centrali congiunte con quelle dei governi.
L’esperienza passata ci insegna che molto probabilmente assisteremo ad una escalation di provvedimenti prima di arrivare a quello risolutivo. Un po’ come fu per la crisi dell’Euro.
Difficilmente i governanti si presenteranno con misure economiche in grado di affrontare la crisi nell’immediato. Inizieranno con provvedimenti insufficienti e poi piano piano aggiusteranno il tiro. Per le banche centrali questo potrebbe essere l’inizio di una nuova era nella quale sperimenteranno forme di immissione della liquidità direttamente all’economica reale. Ciò dovrebbe portare ad un innalzamento dell’inflazione ed al termine del periodo di tassi negativi. C’è ancora tanto tempo. Dipenderà tutto da come questo virus evolverà, non più nelle prossime settimane, come ho scritto nel precedente aggiornamento, ma nei prossimi mesi. A meno che… non si trovi il vaccino.
Dott. Alessandro Pazzaglia Consulente Finanziario Autonomo
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