Le alternative al fumo tradizionale: dalla e-cig ai riscaldatori di tabacco

I prodotti a base di tabacco da bruciare (sigari, sigarette e simili) hanno  predominato, per quasi due secoli, il mercato per i fumatori. Lo scenario è mutato all’alba degli anni Duemila, ovvero da quando è stata commercializzata per la prima volta la sigaretta elettronica (spesso indicata anche come “e-cig”). Circa una decina di anni più tardi sono approdati in commercio anche i dispositivi a tabacco scaldato, ampliando ulteriormente il ventaglio di alternative al fumo tradizionale.

Questi prodotti di nuova generazione, pur condividendo un certo grado di complessità tecnologica e alcune affinità, sono sostanzialmente diversi fra loro. In questo articolo li analizziamo singolarmente, mettendo in evidenza analogie e differenze dal punto di vista tecnico e di utilizzo.

“E-cig”: cosa sono e come funzionano

Le sigarette elettroniche, a discapito di quanto possa suggerire questa definizione commerciale ampiamente diffusa, non hanno molto in comune con le sigarette tradizionali. Il motivo: in primis l’assenza di tabacco. Le e-cig sono prodotti a base di nicotina, ma non utilizzano alcun derivato del tabacco, né estratti, né foglie essiccate o trinciate.

Si tratta di dispositivi elettronici di vaporizzazione dotati di un atomizzatore interno alimentato da una batteria. Le e-cig, infatti, non fanno altro che trasformare in aerosol una soluzione a base di acqua contenente nicotina (in dosi variabili), aromi (fragranze fruttate o mentolate) e sostanze quali la glicerina vegetale, il glicerolo o il glicole propilenico; queste fungono da veicolo per gli aromi, oltre a conferire al vapore prodotto il tipico colore bianco opaco.

A seconda della modalità di utilizzo, le sigarette elettroniche possono essere suddivise in due categorie principali:

  • “a sistema aperto” consentono all’utilizzatore di rabboccare il liquido all’interno della cartuccia a proprio piacimento, anche cambiando tipologia di aroma o fragranza oppure scegliendo una soluzione con una diversa concentrazione di nicotina;
  • a sistema chiuso”, invece, sono dotate di una cartuccia precaricata; una volta esauritosi il liquido al suo interno, va rimossa e sostituita assieme alla resistenza con una nuova, anch’essa già caricata del liquido da vaporizzare.

Riscaldatori di tabacco

I dispositivi a tabacco scaldato sono comparsi sul mercato dopo le sigarette elettroniche, come alternativa  ai prodotti tradizionali per fumatori adulti.

Si tratta anche in tal caso di dispositivi elettronici, dotati di una batteria interna agli ioni di litio che alimenta un sistema che riscalda una miscela di tabacco confezionata in stick monouso. Così facendo, il dispositivo produrrà un vapore di tabacco contenente nicotina.. È (anche) per questo che alcune definizioni piuttosto comuni come, ad esempio, “sigaretta scalda tabacco” o “sigaretta a tabacco scaldato”, non sono del tutto corrette, dal momento che il concetto di sigaretta implica anche quello di combustione.

La tecnologia adoperata per implementare il processo di riscaldamento può essere di due tipi:

  • Induction Heating Technology: questa soluzione si basa sul principio dell’induzione. La corrente elettrica attraversa una bobina metallica, avvolta attorno alla camera di riscaldamento, che genera così un campo elettromagnetico dal quale scaturisce il calore che scalda progressivamente, dall’esterno verso l’interno, la miscela di tabacco. A utilizzare questa tecnologia sono i principali brand del settore, incluso BAT, che implementa la Induction Heating Technology sui propri prodotti a marchio glo™, per i quali sono disponibili anche stick alle erbe privi di tabacco, ma contenenti nicotina,  a base di Rooibos.;
  • riscaldamento resistivo: il sistema produce il calore per riscaldare il tabacco sfruttando un materiale che riesce a far passare la corrente elettrica e, al contempo, surriscaldarsi per una sorta di effetto-frizione.

Entrambe le tecnologie sono integrate da software e sensori che controllano i profili di temperatura per evitare che il tabacco possa bruciare all’interno del dispositivo. La fase di riscaldamento, infatti, raggiunge temperature prestabilite molto elevate (che possono sfiorare i 300°) ma comunque lontane dalla soglia di completa combustione del tabacco.

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18+ Only. Prodotto destinato esclusivamente a consumatori adulti. Questo prodotto non è privo di rischi e contiene nicotina, una sostanza che crea dipendenza.

 




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