MERCATI AZIONARI
La settimana appena conclusa ha messo a dura prova i listini azionari, colpiti da una rapida correzione generalizzata su tutte le aree geografiche. Da alcune osservazioni, si rileva che il movimento sia stato uno tra i piĆ¹ repentini nella storia degli indici borsistici: non era mai successo infatti che vi fosse un calo dai massimi in cosƬ poche sedute, a testimonianza di una tempesta finanziaria che ha radicalmente cambiato non solo il sentiment degli investitori ma anche lo stesso quadro tecnico di breve.
Le performance settimanali sono molto negative: lāazionario globale (MSCI World) perde oltre il 10%, con le borse americane ed europee che evidenziano cali tutti a doppia cifra, senza particolari differenziazioni. Si allinea a questi valori anche il Nikkei giapponese e molti degli emergenti (Russia, Sudafrica, Corea, Brasile), a conferma dellāinvoluzione āglobalizzataā del trend. I risultati da inizio anno, giĆ indeboliti dallāultima settimana in cui erano emersi i potenziali effetti della diffusione del Coronavirus, cadono quindi in territorio negativo.
Le paure che hanno destabilizzato i mercati riguardano tanto lāemergenza medica (che nel breve sta impattando sulle strutture sanitarie nazionali), tanto quella economica e relativa allāindebolimento di una crescita giĆ connotata piĆ¹ da attese che da conferme.
Sebbene la lettura dei mercati non sia facile in questo momento, si puĆ² evidenziare come lāeffetto panico si sia impadronito dei mercati, colpiti da una serie di vendite indiscriminate. CiĆ² che preoccupa maggiormente ĆØ lāincertezza sulla durata della crisi sanitaria: se questāultima sarĆ prolungata diventerĆ meno facile invertirla e finirĆ per impattare in modo significativo sul trend macroeconomico.
Plausibile che nel breve il mercato cercherĆ di reagire allo scopo di trovare dei punti di sostegno.
Al pari dellāS&P 500, anche gli indici europei hanno abbandonato i supporti di breve.
ANDAMENTO DELL’INDICE MSCI WORLD RISPETTO ALLE EPIDEMIE DEL 2000
MATERIE PRIME
Molto forti gli effetti negativi anche sui panieri delle materie prime: il paniere generale affonda di oltre il 6%, frutto di un andamento negativo di tutti i sotto comparti. Disastroso quello in particolare dellāenergy, con il WTI Crude Oil crollato di quasi il 16% e sceso sotto quota 50 Dollari al barile. I supporti in area 42/43 sono ormai prossimi. Male anche i metalli industriali e le materie prime agricole, mentre tra i metalli preziosi lāoro ha rallentato la sua corsa: dopo i massimi direzionati verso area 1.700 ĆØ stato infatti oggetto di forti vendite e liquidato da molti operatori costretti a fronteggiare il calo sullāazionario.
MERCATO OBBLIGAZIONARIO
In ambito reddito fisso, lāandamento si dirige verso forme di investimento privo di rischio, con la preferenza degli investitori verso i titoli di stato di alta qualitĆ . Questa caratteristica differenzia la settimana appena conclusa rispetto alla precedente, dove ad esempio anche il governativo Euro periferico era riuscito ad apprezzarsi.Ā Le ultime sedute invece, nellāEurozona, hanno premiato solo i governativi Germania e Francia.
Il vero oggetto del desiderio del mercato sono stati perĆ² i titoli di stato dei paesi ex-Euro: Treasury in primo luogo, seguiti da titoli svizzeri, inglesi e canadesi. La Federal Reserve per il momento non si sbilancia nel dire se le prospettive economiche dellāeconomia USA debbano essere riviste al ribasso a causa dellāepidemia di Coronavirus. Il mercato, tuttavia, stima giĆ interventi di sostegno nei prossimi mesi tramite lāabbassamento dei tassi di riferimento. Le stime per il 2020 le attese sono per due tagli, ma lāemergenza di breve potrebbe indurre la Fed ad anticipare le tempistiche. Il segmento dellāobbligazionario emergente non ĆØ riuscito a tenere a bada le vendite indiscriminate: ĆØ soprattutto lāarea Latin America a soffrire maggiormente, in una settimana dove le tensioni hanno coinvolto comunque tanto il debito denominato in valuta forte che quello in valuta locale.
MERCATI VALUTARI
Tra i cross valutari, forza dellāEuro che si rafforza rispetto al Dollaro USA, avvantaggiandosi delle attese di mercato che vedono aumentate le probabilitĆ di un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed per fronteggiare lāemergenza Coronavirus.
Il cross ha visto un veloce movimento al rialzo dai minimi in area 1,08 fino al primo target a quota 1,10. LāEuro quindi in generale apprezzamento eccetto verso per lo Yen giapponese, consueta valuta rifugio in momenti di tensione
Dott. Alessandro Pazzaglia Consulente Finanziario Autonomo
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