Rinnovato accordo Fondazione Friuli-Intesa Sanpaolo, patto per il territorio
FVG – “Questo è un patto non soltanto tra due istituzioni ma soprattutto tra persone che sono sul territorio ogni giorno e ne percepiscono le esigenze e le aspirazioni cercando di dare loro una risposta operativa” esordisce così il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, nel momento di presentare il rinnovo dell’accordo con Intesa Sanpaolo, appena sottoscritto assieme a Renzo Simonato, direttore regionale per Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige del gruppo bancario.
Tale accordo, nella precedente edizione, ha consentito di sostenere tra 2018 e 2020 ben 387 progetti con contributi deliberati per 4,6 milioni di euro che hanno generato attività e servizi per un valore di 23,2 milioni di euro. La formula, confermata nel rinnovo, è ben collaudata e si è dimostrata molto efficace: attraverso un proprio contributo diretto, infatti, il gruppo bancario consente di aumentare la dotazione della Fondazione Friuli per i tre bandi di welfare, istruzione e restauro di beni culturali e luoghi di aggregazione.
Nel Bando Welfare, che ha visto 111 beneficiari per 1.636.124 euro di contributi, sono stati finanziati interventi diretti a supportare le famiglie, in particolare negli ambiti della cura delle persone anziane non autosufficienti, dell’educazione dei minori in condizione di disagio, dell’inclusione di persone con disabilità psico-fisica nonché del sostegno alla domiciliarità, anche attraverso sistemi di telemonitoraggio e teleassistenza.
Nel triennio concluso il Bando Istruzione ha contato 1.434.277 euro a sostegno di 127 interventi rivolti agli istituti comprensivi e alle scuole superiori per progetti di innovazione tecnologica mediante l’acquisto di dotazioni per i laboratori e di attrezzature che consentano modalità didattiche innovative, nonché interventi di potenziamento delle lingue straniere e di avviamento allo sport. Infine il Bando Restauro, rivolto sia alla conservazione e valorizzazione dei beni artistici che al recupero di strutture destinate a centri di aggregazione, ha registrato il sostegno a 149 interventi con 1.604.847 euro.
“Le risorse aggiuntive messe a disposizione da Intesa Sanpaolo – continua Morandini – sono state distribuite in maniera capillare su tutto il territorio delle province di Udine e di Pordenone contribuendo a dare l’avvio anche a progetti sperimentali, che poi si sono dimostrati utili per tutta la comunità, ma che forse non sarebbero mai partiti senza lo starter dato dal contributo frutto di questo patto. Possiamo dire che questo accordo nato ‘dal’ territorio, tra due soggetti ben radicati, e ‘per’ il territorio ha portato a risultati concreti e continuerà a farlo in un periodo, il prossimo triennio, in cui sarà necessaria la massima attenzione al welfare, alla formazione e alla cura del patrimonio culturale”.
I tre bandi tematici saranno lanciati a gennaio, febbraio e marzo secondo il calendario e le modalità che verranno pubblicate sul sito della Fondazione.
“Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di rinnovo della collaborazione con la Fondazione Friuli, a cui ci unisce la medesima volontà di sostenere il territorio anche negli aspetti legati alla vita sociale e culturale. Inoltre, tra le novità del prossimo triennio, l’intenzione condivisa di prestare un’attenzione particolare alla montagna friulana, che merita di essere riscoperta e valorizzata” ha aggiunto il direttore Renzo Simonato.