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sabato , 23 Novembre 2024

Semestrale CA FriulAdria, oltre 660 milioni erogati a Nordest

FVG- Sono stati resi noti i risultati al 30 giugno 2020 dell’insieme delle Entità di Crédit Agricole in Italia, che ha fatto registrare un utile netto pari a 334 milioni di euro (-27% a/a). La dinamica è influenzata da accantonamenti prudenziali a fronte della crisi Covid-19.

Il sostegno alla clientela è confermato da finanziamenti all’economia in crescita a 77 miliardi di euro (+2,3% rispetto al primo semestre 2019) e da una raccolta totale che sale a oltre 256 miliardi di euro (+1,5% a/a).

Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con circa 14 mila collaboratori e più di 4,5 milioni di clienti grazie ad un Gruppo composto, oltre che da Crédit Agricole Italia (Gruppo Bancario), anche dalle società di Corporate e Investment Banking (CACIB), Servizi Finanziari Specializzati (Agos, FCA Bank), Leasing e Factoring (Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi, CACEIS), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (CA Indosuez Wealth Italy e CA Indosuez Fiduciaria).

Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia
Anche il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia (di cui fa parte Crédit Agricole FriulAdria) ha presentato i risultati semestrali, che confermano la capacità di generare redditività sostenibile affrontando e gestendo efficacemente l’emergenza sanitaria.

L’utile netto si è attestato a 97 milioni di euro (-38% a/a), dato che include rettifiche straordinarie prudenziali a fronte della crisi Covid-19 per 108 milioni. Il risultato sarebbe pari a 121 milioni escludendo il contributo al Fondo di Risoluzione e gli oneri straordinari sostenuti per la gestione dell’emergenza.

Il tradizionale impegno a sostegno di famiglie e imprese ha trovato conferma nell’aumento degli impieghi del +5% rispetto a fine 2019, sostenuti sia dal comparto mutui casa che dai finanziamenti alle aziende.

Crédit Agricole FriulAdria
Per quanto riguarda Crédit Agricole FriulAdria, la Banca taglia il traguardo del primo semestre evidenziando una crescita delle masse di raccolta e impiego e indicatori di qualità del credito che la collocano ai vertici del sistema bancario italiano.

Un significativo contributo alla crescita degli impieghi deriva dagli oltre 3.300 finanziamenti (per un totale di 166 milioni) erogati a valere sul Decreto Liquidità in risposta all’emergenza Coronavirus.

La Banca, inoltre, ha accolto 12.400 richieste di moratoria provenienti da privati e aziende del territorio per un valore complessivo di oltre 1.700 milioni.
Al 30 giugno gli impieghi sono pari a 8 miliardi di euro, in incremento del 3,2% rispetto al mese di dicembre 2019 soprattutto per effetto dello sviluppo del comparto a medio-lungo termine.

La massa amministrata raggiunge i 16,3 miliardi di euro. Cresce rispetto alla fine del 2019 anche la raccolta diretta che si attesa a 8,7 miliardi (+6.9%). In deciso recupero dal mese di maggio la raccolta gestita che al 30 giugno ammonta a 6,1 miliardi, riallineandosi al valore pre Covid.

Per quel che riguarda l’attività commerciale, il bimestre maggio-giugno è stato caratterizzato da un rinnovato dinamismo, con una ripresa delle erogazioni di mutui casa. I nuovi mutui erogati da Crédit Agricole FriulAdria al 30 giugno 2020 sono oltre 1.900, di cui 1.200 in Veneto (per complessivi 150 milioni) e 700 in Friuli Venezia Giulia (80 milioni).

Ottima, nello specifico, la dinamica delle erogazioni a medio-lungo termine alle aziende per effetto dei provvedimenti governativi.

Al 30 giugno sono stati erogati a questo segmento quasi 430 milioni, di cui 190 milioni in Friuli Venezia Giulia e 240 milioni in Veneto.
Il costo del credito al 30 giugno si è attestato complessivamente a 17,4 milioni, dato comprensivo degli accantonamenti effettuati sul portafoglio in bonis legati alla crisi sanitaria. Lo stock del credito deteriorato lordo a fine giugno è di 453,6 milioni e risulta in diminuzione rispetto a fine 2019.

Gli indicatori di qualità del credito sono i seguenti: l’incidenza dei crediti deteriorati lordi sugli impieghi è al 5,5%, l’incidenza dei crediti deteriorati netti sugli impieghi si attesta al 2,2%, il tasso di copertura complessiva dei crediti deteriorati è del 61,2%.

Nonostante gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria, nel primo semestre 2020 la banca ha conseguito un utile netto di 26 milioni (in calo del 24,3% rispetto all’anno precedente), realizzato quasi esclusivamente con l’attività tradizionale di raccolta e impiego.

I ricavi totali derivanti da interessi e commissioni si attestano a 145,7 milioni, in contrazione del 7% anno su anno, ma in netta ripresa nel bimestre maggio-giugno 2020. Nel periodo considerato la banca ha acquisito 9 mila nuovi clienti, di cui 3.400 in Friuli Venezia Giulia e 5.600 in Veneto.

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