PORDENONE – Grandissima partecipazione, domenica 21 maggio, all’assemblea ordinaria dei Soci della Bcc Pordenonese, in Fiera a Pordenone, per l’approvazione del bilancio.
Sono intervenuti oltre 1000 soci, che hanno avuto modo di ascoltare l’illustrazione dei dati di bilancio che fotografano lo stato di salute confermando che il Consiglio di Amministrazione ha ben operato, sia al fine di conseguire buoni risultati sul piano economico e finanziario, sia per favorire la crescita sociale e culturale del territorio di appartenenza della Banca.
La Banca è solida ed è in crescita, lo dicono i numeri. Con l’acquisto dei 6 sportelli della ex Bcc del Veneziano avvenuto a novembre del 2016 la banca ha raggiunto delle masse amministrate di 1.708 miliari di euro, 35 filiali e 220 dipendenti ed un’operatività su 3 province.
L’amministrazione della Banca viene premiata e riscuote fiducia come dimostrano i dati della raccolta diretta che continua a crescere registrando un aumento del 13,5%, attestandosi a 1.136 milioni di euro; confermato anche un sostegno determinante alle imprese ed alle famiglie con gli impieghi che si attestano a 893 milioni di euro; costante anche l’ampliamento della base sociale con l’ingresso di 537 soci, portandosi a quota 11.062 al 31 dicembre; ma il dato più interessante è quello dell’entrata di ben 284 soci dai territori provenienti dai territori delle 6 nuove filiali.
I relatori hanno confermato il forte sostegno della BCC alle comunità locali, con oltre 652.000 euro di ero-gazioni a favore di associazioni ed enti con centinaia di interventi distribuiti fra Culto e Religione, Cultura ed Arte, Istituzioni locali, Assistenza, Scuola Università Lavoro, Sport e Ricreazione e Volontariato Sociale.
La partecipatissima Assemblea ha visto la presenza di varie autorità tra le quali il Vice Presidente della Re-gione Sergio Bolzonello, dell’Assessore Regionale Paolo Panontin, il sindaco di Pordenone Ciriani, il sindaco di Azzano Marco Putto, la vice Sindaca del Comune di San Vito al Tagliamento ed i rappresentanti di vari categorie economiche.
Bolzonello, nel suo intervento ha sottolineato che Bcc Pordenonese è “vera” banca del territorio ed auspica che resti banca delle persone e del territorio; ha evidenziato che la spaccatura nella scelta del Gruppo è stata dolorosa ma va rispettata la scelta di ciascuno, l’importante è mantenere canali di dialogo con tutti. Il sindaco di Pordenone Ciriani ha rivolto un plauso alla banca per il sostegno al Consorzio Universitario, la locale industria “dei saperi”, rappresentata dal Presidente del Consorzio Universitario di Pordenone Giuseppe Amadio.
Il Direttore Generale conferma che la Bcc Pordenonese dimostra di essere una banca solida, radicata ed in salute anche a livello regionale, confermandosi prima tra le 15 Bcc regionali per volumi di raccolta e impie-ghi.
Il Presidente, Lorenzon illustrando i dati del 2016 ma parlando anche del futuro ha messo in evidenza che è stato redatto il nuovo piano strategico e che ci attende una fase di forti cambiamenti che non lo preoccupano, ci saranno certamente aggregazioni a cui la banca non potrà assistere passivamente.
Dovrà essere però tesa a valorizzare ed attualizzare la sua identità cooperativa, in tutto il territorio di competenza, rivolgendo attenzione alle persone, alle famiglie, alle imprese e alle comunità che lo abitano.
I Soci della BCC hanno altresì ratificato la proposta del Consiglio di Amministrazione di aderire al Gruppo bancario cooperativo proposto da Iccrea Banca.
“Con il Gruppo Iccrea condividiamo da tempo percorsi e obiettivi – ha affermato il Presidente Lorenzon – ne conosciamo la solidità patrimoniale ma anche le capacità in termini di servizi e di opportunità che con-sentono alle BCC di operare in modo competitivo all’interno di scenari bancari nazionali ed internazionali. Il Gruppo bancario Iccrea è già un importante attore del sistema bancario italiano, dispone fin da ora di tutti i requisiti richiesti dalla normativa per le candidate capogruppo ed è già soggetto alla Vigilanza della Banca Centrale Europea da novembre 2014”.
In particolare, grazie ad un patrimonio netto su base consolidata di 1,7 miliardi di euro e di un capitale libe-ro di circa 500 milioni, Iccrea non necessita di apporti di capitale da parte delle BCC aderenti. “Per la nostra BCC – ha proseguito il Presidente – questo significa poter continuare a destinare il patrimonio a sostegno dello sviluppo dei nostri territori. Un altro elemento decisivo nella nostra decisione è rappresentato dall’estrema flessibilità che Iccrea ha dimostrato riguardo la questione informatica”.
“Non esiste nessuna barriera all’ingresso circa l’utilizzo di un sistema informatico o di un altro: solo l’Istituto centrale delle BCC, che da anni offre i propri servizi a una platea vastissima di banche, consente un’integrazione di questo tipo. Inoltre, il Gruppo Iccrea ci garantisce un supporto su tutti i principali ambiti di attività con i nostri soci e clienti, in particolare nel segmento delle imprese, attraverso Iccrea BancaImpresa e le sue controllate, e in quello dei clienti privati e delle famiglie, con BCC Risparmio&Previdenza e BCC CreditoConsumo”.
Più in generale, la scelta di aderire al Gruppo Iccrea è anche per via del possesso, da parte del Gruppo, dei requisiti operativi, di competenze e infrastrutturali previsti dalla normativa. Il Gruppo Iccrea è sempre stato accanto al nostro territorio, alle famiglie e alle imprese che vi lavorano. Tra il 2007 e il 2015, ad esempio, ha impiegato 15 miliardi di euro alle PMI in tutta Italia mentre, tra il 2011 e il 2015, ha concesso crediti alle famiglie italiane per 1,6 miliardi di euro.
“Siamo convinti – ha concluso il Presidente Lorenzon– che, con il Gruppo Bancario Cooperativo targato Iccrea, le BCC diventeranno ancora più forti, entrando in una nuova dimensione bancaria europea senza dimenticare la loro missione principale: cooperazione, mutualità e localismo”.