Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica: spettacoli dal vivo, incontro con Ascom-Fipe

PORDENONE – Sulla realizzazione di spettacoli dal vivo si è riunito nei giorni scorsi in Prefettura il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dove sono intervenuti, fra gli altri, l’Ascom-Confcommercio con il presidente Fabio Pillon e i rappresentanti locali della Fipe (federazione Pubblici Esercizi) rispettivamente Fabio Cadamuro e Pierangelo Dal Mas.

Sul tavolo la circolare del ministero dell’Interno, introdotta dal prefetto di Pordenone Natalino Manno, su ‘Regime di semplificazione degli spettacoli dal vivo’ (D.L. n.76/2020).

In particolare la norma prevede che fino al prossimo 31 dicembre per la realizzazione di questi eventi, fino a un massimo di duemila partecipanti e che si svolgono in un orario compreso tra le ore 8 e l’una del giorno seguente, sia sufficiente presentare una Scia al Suap.

Le tipologie di spettacoli dal vivo specificate nella norma sono quelle che comprendono attività culturali quali il teatro, la musica, la danza e il musical, nonché le proiezioni cinematografiche, dove il pubblico assiste all’evento in maniera passiva, all’interno di strutture allestite in spazi adeguati.

I presidenti del sistema Fipe hanno evidenziato la piena collaborazione con le forze dell’ordine proprio in vista della bella stagione estiva, assicurando al tempo stesso il massimo impegno della categoria per una corretta informazione e divulgazione delle regole e dei comportamenti da tenere. Una maniera – spiegano – per contrastare sul nascere situazioni di degrado e di insicurezza e mantenere alto l’attale standard di benessere.

Il presidente Fipe Cadamuro ha rilevato, poi, come nel nostro territorio «non si registrano vere criticità rispetto ad altre zone d’Italia. Ciò dimostra i comportamenti virtuosi e responsabili assunti dai nostri imprenditori per garantire ogni forma di sicurezza nello svolgimento di eventi in città e nelle aree periferiche».

Dal canto suo il Prefetto ha chiesto il supporto delle associazioni di categoria dei pubblici esercizi affinché sensibilizzino i rispettivi associati a valutare l’opportunità di dotarsi di sistemi di videosorveglianza e di servizi di cd. steward, per agevolare il compito delle forze dell’ordine e contribuire attivamente alle politiche di sicurezza avviate a livello provinciale, grazie al un miglior presidio garantito dall’osservazione e del monitoraggio dei plateatici e degli spazi esterni dei locali, soprattutto di quelli maggiormente capienti e affollati e di quelli ove si sono registrati episodi riconducibili al fenomeno della mala movida.

Si tratta di misure di sicurezza passiva che possono essere recepite e finanziate dalla pubblicazione dei bandi generati dai Distretti del Commercio, contribuendo così a migliorare la sicurezza, reale e percepita, sia delle singole attività che delle comunità, rafforzando lo stretto legame tra esercenti e forze di Polizia a favore della legalità.




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