PORDENONE – È tempo di un primo bilancio per il Piano Emergenza Freddo predisposto dall’Assessorato alle Politiche Sociali. “Ci siamo mossi su due binari – spiega l’assessora Guglielmina Cucci – da una parte l’appoggio alla popolazione fragile, principalmente anziani soli, che hanno la possibilità di contattare sia il nostro Servizio Sociale, sia gli Enti del Terzo Settore, partner dell’Amministrazione per questa iniziativa. Dall’altra l’allestimento di una struttura temporanea specifica per le persone senza dimora intercettate in strada. Sul primo fronte abbiamo assistito a una domanda in aumento sia per quanto riguarda il servizio di accompagnamento per i beni di prima necessità ed esigenze sanitarie, quali visite mediche e fisioterapia, a cui rispondono sia l’Aifa che l’Auser Fabiano Grizzo, mentre l’Associazione San Valentino si è focalizzata sul contrasto alla solitudine.
Sul secondo fronte c’è stata l’apertura del dormitorio presso la struttura di Villa Regia: una nuova risorsa che si affianca per i mesi invernali alla Locanda, che è in funzione tutto l’anno, e che si integra con tutti gli altri interventi che la rete per le emergenze seguita dal Servizio Sociale predispone per monitorare, valutare e accompagnare tutte le situazioni che si presentano sul territorio e per le quali viene cercata una soluzione”.
Il dormitorio temporaneo collocato a Villa Regia è stato oggetto di un recente sopralluogo da parte di tutti gli stakeholder coinvolti, presenti l’Assessora Cucci assieme alla funzionaria referente per l’inclusione dell’Ambito Sociale Noncello Lucilla Moro, la Vicedirettrice Caritas Adriana Segato e il Presidente del comitato CRI di Pordenone Giovanni Antonaglia. La verifica di spazi e organizzazione ha dato esito positivo, non si sono rilevate criticità e anche l’aspetto sanitario è costantemente attenzionato e seguito.
Mentre i pasti sono in capo a Caritas, Croce Rossa cura la gestione della struttura attraverso la progettazione per il pronto intervento sociale e unità di strada e di prossimità dell’Ambito Sociale Noncello, volta al contrasto alla grave emarginazione e alla condizione di senza dimora. I posti, una ventina con una flessibilità di un paio di postazioni, si sono dimostrati sufficienti a rispondere al fabbisogno, e l’assistenza – che comprendere ospitalità notturna, colazione, pasto serale e igiene personale – è anche occasione di controllo e monitoraggio. Ogni giorno gli ospiti vengono coinvolti attivamente nella gestione degli spazi che utilizzano, puliscono e tengono in ordine le proprie stanze, mentre settimanalmente sono impegnati in una pulizia più approfondita delle aree comuni.
La maggior parte degli ospiti sono stranieri, una decina sono in attesa di entrare nel sistema di accoglienza della Prefettura. Al momento non ci sono persone in attesa di un posto, e sul territorio è attiva la medesima Unità di Strada CRI, attiva sette giorni su sette, per la consegna di pasti e generi di prima necessità alle persone intercettate, ovvero nell’ultimo periodo circa 7/8, tra cui 4/5 italiani problematici provenienti dal territorio di Area Vasta.
Complessivamente sono invece una dozzina le persone che si recano a prendere il pasto direttamente alla Croce Rossa, che si occupa contestualmente anche della distribuzione di vestiario, coperte e altri beni di prima necessità al bisogno anch’essi in parte acquistati con la progettazione dell’Ambito Sociale Noncello rivolta alla grave marginalità. Gli sportelli di Croce Rossa e Caritas sono attivi 5 giorni alla settimana a turnazione con funzioni di monitoraggio, orientamento e supporto con un collaudato lavoro di rete avviato assieme ai Servizi Sociali e agli altri stakeholder territoriali.