Gli Utili delle Big Tech Deludono, Crescita di LVMH Rallenta a Causa del Declino in Cina.

Analisi Intermarket

La settimana appena conclusa ha segnato un proseguimento della tendenza negativa iniziata due settimane fa, nonostante un piccolo rimbalzo tecnico verso la fine. Gli investitori hanno iniziato a guardare oltre la campagna di rielezione di Joe Biden, concentrandosi sulla stagione degli utili tecnologici.

I risultati di Tesla hanno deluso, con un tasso di crescita inferiore alle attese e nessuna data confermata dalla società per il debutto del robotaxi, posticipato si presume a ottobre. Anche Alphabet ha riportato risultati deludenti, con elevate spese in conto capitale e pochi dettagli sugli investimenti in intelligenza artificiale. Questa incertezza ha generato un sell-off nel settore tecnologico, portando l’S&P 500 e il Nasdaq in territorio negativo.

In Europa, l’attività economica del settore privato si è fermata nell’eurozona dopo un crollo in Germania, con la Francia che non è riuscita a crescere. Sarà cruciale osservare le prossime mosse della Banca Centrale Europea, che ha mantenuto invariati i tassi di interesse nella precedente riunione.

Il prezzo dell’oro è rimasto vicino ai massimi degli ultimi mesi, mentre il prezzo del petrolio è diminuito notevolmente a causa dell’aumento delle scorte negli Stati Uniti e delle preoccupazioni per la domanda globale. Infine, i risultati delle trimestrali delle grandi aziende tecnologiche e i timori di un rallentamento economico globale hanno influenzato l’andamento del Vix, che è aumentato del 22% in pochi giorni, salvo poi chiudere complessivamente la settimana ad un meno 0,97%.

Mercato Azionario

La settimana è stata caratterizzata da una certa volatilità nei mercati azionari globali, con alcuni settori particolarmente colpiti dalle incertezze economiche e dai dati trimestrali deludenti. Tuttavia, ci sono segnali positivi che potrebbero indicare un futuro miglioramento, specialmente nei mercati statunitensi con dati economici ancora solidi, vedi Pil,  e previsioni favorevoli per il prossimo trimestre.

Tuttavia negli Stati Uniti, il mercato azionario ha registrato una settimana di contrazione nonostante i dati economici positivi. Le trimestrali delle grandi aziende tecnologiche hanno mostrato risultati promettenti, ma non sufficienti a sostenere il rally. In sintesi l’S&P 500 ha aperto con un tono positivo, ma è stato trascinato verso il basso dai dati di Tesla e Alphabet, chiudendo la settimana a -0,8%. Il Nasdaq 100 ha subito un calo più pronunciato, chiudendo a -2,6%.

In Europa, i mercati azionari hanno avuto un andamento variabile. L’indice FTSE MIB ha subito una correzione dell’1%, mentre l’Eurostoxx50 è andato in controtendenza, chiudendo a +0,93%, nonostante la pressione sul settore del lusso a causa dell’incertezza economica in Cina. In Asia, i mercati azionari sono stati influenzati negativamente dal taglio dei tassi della Banca Popolare Cinese, con l’indice di Shanghai che ha chiuso a -2,94%.

Materie Prime

La scorsa settimana ha visto l’oro mantenere una posizione di forza nonostante alcune fluttuazioni, con prospettive positive grazie a fattori economici favorevoli e incertezze globali. L’oro ha reagito positivamente ai dati sull’inflazione degli Stati Uniti, alimentando le aspettative di un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Seppure abbia chiuso in settimana in leggera contrazione a -0,60%, rimane per sempre sui massimi degli ultimi due mesi.

Il petrolio ha subito una diminuzione notevole, con il greggio WTI che ha registrato un calo del 3,2%, scendendo a circa 78,94 dollari al barile, riflettendo le preoccupazioni per una possibile recessione globale e la conseguente riduzione della domanda. Tra le materie prime industriali, il rame ha visto un leggero calo dei prezzi, dovuto principalmente alle incertezze economiche in Cina, uno dei maggiori consumatori mondiali di rame.

Mercato Obbligazionario

La scorsa settimana ha visto una forte domanda di obbligazioni governative e corporate di alta qualità, con rendimenti in calo per i Treasury a breve termine. Le prospettive future indicano potenziali tagli dei tassi da parte della Fed e della BCE, che potrebbero continuare a influenzare positivamente il mercato obbligazionario. I rendimenti dei Treasury americani a 2 anni e del bund pari scadenza sono calati, rispettivamente del 2.83% e del 4.12%. Per le scadenze a medio termine sui 10 anni, il Treasury cala del 1,11% nel rendimento, mentre il bund, visto i dati macroeconomici si riduce del 2,35%.

La Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi di interesse, mentre la BCE li ha ridotti di 25 punti base a giugno.

L’andamento del comparto obbligazionario segnala che potrebbe esserci un taglio da parte della Fed entro fine anno e che in Europa, possibili tagli a settembre sono sempre più probabili dopo i dati della Francia e della Germania della settimana appena conclusa.

Mercato delle Valute e Cryptos

Il tasso di cambio euro-dollaro ha corretto leggermente a favore del dollaro, che è rimasto invariato rispetto a quasi tutte le valute, chiudendo la settimana a -0,02%. Il Bitcoin ha chiuso invariato, riportandosi vicino ai massimi di periodo intorno ai 68.000 dollari, con una performance da inizio anno del 61%.

Dott. Alessandro Pazzaglia, consulente finanziario indipendente




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