Incertezze sui Mercati: debolezza azionaria tra attese Fed, Inflazione Europea e massimi dollaro e bitcoin

Nell’ultima settimana, i mercati finanziari hanno mostrato segnali di debolezza, influenzati da diversi fattori chiave. Gli indici azionari hanno registrato performance negative, principalmente a causa delle incertezze legate alle imminenti elezioni negli Stati Uniti e all’attesa per la riunione della Federal Reserve prevista per il 7 novembre, durante la quale si prevede un possibile taglio dei tassi d’interesse. Inoltre, le trimestrali aziendali hanno presentato risultati contrastanti, contribuendo all’incertezza del mercato. Sul fronte obbligazionario, i rendimenti hanno continuato a salire per tutta la settimana, soprattutto in Europa. Questo aumento è stato alimentato da dati sull’inflazione nell’area euro superiori alle aspettative, spingendo i rendimenti ai massimi recenti. Parallelamente, il prezzo del petrolio ha subito un significativo ritracciamento, mentre la volatilità è aumentata, confermando la debolezza del mercato azionario. Nel settore delle criptovalute, il Bitcoin è tornato ai massimi storici, evidenziando un rinnovato interesse degli investitori. Infine, il dollaro statunitense ha mantenuto posizioni elevate, stazionando sui massimi di periodo, riflettendo la forza relativa dell’economia americana rispetto ad altre valute.

Mercato Azionario

Nell’ultima settimana, i mercati azionari globali hanno evidenziato una tendenza al ribasso, con una particolare debolezza nel settore tecnologico. Negli Stati Uniti, il Nasdaq ha registrato una flessione dell’1,6%, mentre l’S&P 500 ha chiuso in calo dell’1,4%. Il comparto tecnologico è stato trainato al ribasso principalmente dal settore dei semiconduttori, che, nonostante le ottime performance del 2024, ha mostrato una significativa volatilità. In controtendenza, i settori dei servizi di comunicazione e dei beni di consumo discrezionali hanno registrato rispettivamente un incremento dell’1,06% e una lieve diminuzione dello 0,5%, dimostrando una relativa resilienza in un contesto di mercato sfavorevole. In Europa, l’indice Eurostoxx 50 ha subito una contrazione dell’1,3%, mentre l’Eurostoxx 600 ha perso l’1,5%.In Italia, il FTSE MIB ha mostrato una maggiore tenuta, chiudendo la settimana con una leggera flessione dello 0,3%. La volatilità è aumentata significativamente, con l’indice VIX che ha registrato un incremento del 21,20%, raggiungendo i massimi di breve termine. Questo aumento indica una crescente incertezza tra gli investitori riguardo alle prospettive di mercato nel breve periodo.

Mercato Obbligazionario

Nell’ultima settimana, i mercati obbligazionari hanno registrato un aumento dei rendimenti, con una particolare accentuazione in Europa. Questo movimento è stato innescato da dati sull’inflazione dell’area euro per ottobre superiori alle aspettative, suggerendo pressioni inflazionistiche persistenti. In dettaglio, il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è salito al 4,91%, mentre quello a 2 anni ha raggiunto il 5,60%. Parallelamente, il BTP italiano ha visto un incremento dei rendimenti, attestandosi al 4,95%. Negli Stati Uniti, l’attenzione è rivolta alla prossima riunione della Federal Reserve, prevista per il 7 novembre. Dopo il taglio dei tassi di 50 punti base deciso a settembre, gli investitori attendono indicazioni su un possibile ulteriore taglio di 25 punti base.

Materie Prime

Nell’ultima settimana, i mercati delle materie prime hanno mostrato dinamiche significative, influenzate da tensioni geopolitiche e fattori tecnici. Il prezzo dell’oro ha raggiunto i massimi dell’anno, chiudendo a 2.738 dollari l’oncia. Questo incremento consolida l’oro come la migliore performance del 2024, rafforzando il suo ruolo di bene rifugio in risposta alla crisi in Medio Oriente.

Il prezzo del petrolio ha subito un ritracciamento, scendendo dai 70 dollari al barile. Tuttavia, ha trovato supporto su soglie tecniche chiave, mantenendosi intorno a questo livello. Nelle ultime settimane, il petrolio ha mostrato elevata volatilità, risentendo delle stesse tensioni geopolitiche che hanno influenzato l’oro. Dopo diverse settimane di rialzi, l’argento ha mostrato segnali di arresto nella sua crescita, indicando una possibile fase di consolidamento.

Mercato delle valute e delle Crypto

Nell’ultima settimana, il Dollar Index (DXY) ha registrato un leggero incremento, attestandosi a 104,02 punti. Parallelamente, il cambio euro/dollaro ha subito una flessione, passando da 1,12 a 1,08, riflettendo una maggiore solidità dell’economia statunitense rispetto a quella europea. Nel mercato delle criptovalute, il Bitcoin ha toccato un nuovo massimo a 73.624 dollari, per poi chiudere la settimana in calo a 68.738 dollari. Questo movimento ha temporaneamente annullato segnali di ulteriori rialzi, indicando una fase di consolidamento. Questi sviluppi evidenziano la continua volatilità nei mercati valutari e delle criptovalute, influenzati da dinamiche economiche e geopolitiche globali.

Dott. Alessandro Pazzaglia, consulente finanziario autonomo, www.pazzagliapartners.it




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