Kronospan: Agrusti “Tar ha riconosciuto valore sociale impresa”

PORDENONE – Confindustria Alto Adriatico ha espresso questa mattina, 14 febbraio, con il Presidente, Michelangelo Agrusti, in una conferenza stampa, la propria soddisfazione per l’esito favorevole delle sentenze pronunciate dal TAR nella vicenda Kronospan di San Vito al Tagliamento, «una battaglia in nome del diritto – ha detto lo stesso Agrusti – che riconosce il valore sociale dell’impresa; CAA, sin dal principio, ha inteso difendere proprio il diritto di impresa, nella fattispecie di una multinazionale che aveva deciso di investire a Ponterosso piuttosto che in altre parti del mondo anche in virtù di un’infrastruttura ferroviaria adeguata alle politiche green dell’azienda che, ricordo, predilige il trasporto su rotaia.

Chi si è opposto all’ampliamento, del valore di circa 280 milioni di euro, non ha mai cercato la verità, piuttosto pretesti col solo scopo di impedire a Kronospan di ampliare, di assumere 210 persone 100 delle quali, in virtù di un accordo sindacale, individuate tra chi in quella zona, per motivi diversi, aveva perso l’occupazione, un fatto direi unico».

Agrusti si è poi interrogato sulle cause di un’ostilità «manifestata nei confronti di una fabbrica moderna, energeticamente neutra, insediata in un’area industriale candidata a diventare zona APEA, in grado cioè di coniugare le necessità di insediamento industriale con la qualità dell’ambiente».

Secondo il Presidente i pronunciamenti del TAR hanno fatto emergere il diritto costituzionale, nel rispetto delle norme, di fare impresa. «Norme che hanno trovato riscontro nella loro applicazione dopo diciannove giudizi da parte di numerose autorità preposte», ha aggiunto ancora.

Agrusti si è soffermato anche sul lavoro di affiancamento da parte di CAA al Consorzio attraverso la valutazione di impatto sulla salute pubblica elaborato da Diego Serraino del CRO di Aviano, «perché – ha proseguito il Agrusti – il Ministro della Paura in questo Paese è in servizio permanente; ci sono interessi materiali che, prima o poi, andranno svelati, verificheremo se il principio della libera concorrenza – ha concluso – è stato rispettato».

Sergio Barel, Presidente del Consorzio Ponterosso ha ugualmente espresso soddisfazione per le sentenze del TAR che hanno riconosciuto la correttezza dell’agire tecnico e il rispetto delle leggi. «Certo – ha commentato ancora – su di noi, ma soprattutto sul Consorzio, è stato gettato tanto fango che ha provocato un grave danno alla reputazione… che si costruisce in decenni ma che può essere distrutta in un attimo».

Bruno Malattia, legale del Consorzio Ponterosso, ha parlato di «tentativo di sovvertire le regole del gioco stabilite dalla normativa; queste sentenze riconoscono l’importanza e l’utilità di un ente che permette lo sviluppo ordinato delle imprese sorvegliando, parallelamente, tutti gli aspetti a tutela della salute, oltre che a favorire, naturalmente, l’occupazione».

Massimo Cenedella, Direttore Generale di Kronospan, ha detto che «da italiano leggere che il TAR giudica i ricorsi irricevibili fa riflettere, il giudizio del tribunale non mi stupisce. Ora siamo sereni e motivati e, grazie anche a CAA e al Consorzio, stiamo proseguendo e perseguendo gli obiettivi; avvieremo il progetto in tempi celeri partendo dalla ferrovia».

Il nuovo insediamento di Kronospan, ha comunicato Agrusti, «consentirà molto probabilmente quello di altre aziende del settore del legno che utilizzeranno proprio la multinazionale per una fornitura a chilometri zero con la possibilità concreta che si creino duecento, trecento posti di lavoro.

Daniele Gerolin, Direttore generale del Consorzio Industriale Ponte Rosso, non ha nascosto che la vicenda è stata fonte di preoccupazione, «nella mia vita professionale – ha argomentato –non mi sono mai capitati quindici ricorsi per la stessa materia»




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