PORDENONE – Giovedì 18 febbraio sulla piattaforma GoToMeeting si è tenuta una videoconferenza di presentazione della mostra fotografica di Francesco Miressi “Fusioni urbane” con la partecipazione di Adriano Locci che ha conversato con l’artista.
“Si tratta di una mostra dai contenuti certamente originali ed inediti – afferma l’assessore alla cultura Pietro Tropeano – che consente di riavviare un percorso di fruizione culturale negli spazi della biblioteca. Un progetto di ampio respiro che coinvolge tutti i contenitori culturali della città”.
La mostra ha ottenuto la certificazione di qualità della FIAF (Federazione Italiana Associazioni
Fotografiche), rappresentata, in apertura di percorso, dalla qualificata presentazione di Adriano
Locci, suo delegato regionale e docente, ed è stata appoggiata dall’associazione Media Naonis.
Francesco Miressi compie una ricerca su scorci, vie e trame urbane della città di Pordenone, alla
quale rende omaggio.
Si tratta di un paziente processo di sovrapposizioni fotografiche, dove il riconoscibile si fonde con l’irriconoscibile, creando vibranti effetti pittorici che rendono magica l’atmosfera di luoghi e di architetture. L’autore si sofferma perlopiù a contemplare i luoghi meno frequentati e considerati, rendendo insolito e singolare ciò che comunemente è visto di sfuggita o in maniera distratta. Si ferma, per dare spazio ad un respiro profondo, utile ad una visione più intensa e poetica del nostro quotidiano paesaggio urbano, che in tal modo gli si rivela nella sua essenza e nella sua bellezza.
Un percorso espositivo che ha visto la collaborazione curatoriale di Loredana Gazzola, che con
Miressi ha selezionato 25 immagini a colori di questa interessante collezione di “esposizioni
multiple”, che moltiplicano linee e geometrie, dove il paesaggio diviene straniante e onirico, al limite dell’astrazione. Per completare questo omaggio alla nostra città, la curatrice ha scelto due poesie dedicate a Pordenone, una di un poeta del passato, Ettore Busetto, ed un’altra centrata invece sul presente, scritta da Luisa Calabretto.
La mostra rimarrà aperta dal 19 febbraio al 20 marzo sarà visitabile su prenotazione nei seguenti
orari: lunedì 15.00-18.00, da martedì a venerdì 10.00-12.00 e 15.00-18.00.