E’ lo scrittore francese Mathias Enard il protagonista di Dedica 2022

PORDENONE – È Mathias Énard, uno dei più acclamati e innovativi scrittori contemporanei, premio Gouncort 2015 per “Bussola”, romanzo per il quale la critica unanime utilizza la parola capolavoro, il protagonista del festival Dedica 2022.

Organizzata dall’associazione culturale Thesis con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Pordenone e della Fondazione Friuli, cui si aggiungono Servizi Cgn, Coop Alleanza 3.0, Crédit Agricole Friuladria, Assilab Previdenza e Servizi e BCC Pordenonese e Monsile, la rassegna monografica, giunta alla 28.edizione – è in programma a Pordenone dal 5 al 12 marzo 2022: tornerà dunque nella sua tradizionale collocazione primaverile dopo l’edizione 2021 che, a seguito dell’emergenza per la pandemia, si è insolitamente tenuta nel mese di ottobre.

Énard è autore di grande successo (che non ama però i salotti letterari e i palcoscenici televisivi) e che Dedica ha scelto anche per proseguire nel percorso fra gli scrittori che tessono il filo del dialogo fra culture, popoli, civiltà diverse. La sua opera, la sua poetica e il suo mondo per otto giorni saranno approfonditi e, “proprio grazie a questa cifra che ci contraddistingue e rimane unica in Italia – afferma il presidente dell’associazione Thesis Antonino Frusteri – il protagonista del festival riesce a stabilire una relazione stretta con il pubblico e con la città che lo ospita. Come ha dichiarato Paolo Rumiz, recente protagonista di Dedica, l’autore, oltre a sentire un’attenzione e un affetto palpabili, si congeda con la netta percezione di trovarsi di fronte a un lungo e meticoloso lavoro che ha formato una generazione di lettori, giovani compresi: un complimento che ci inorgoglisce e ripaga tanto impegno”.

Francese, nato nel 1972, Enard ha una biografia ricca ed eclettica. Laureato in storia dell’arte, ha poi studiato l’arabo e il persiano, ha vissuto a lungo in Medio Oriente e da più di vent’anni risiede a Barcellona, dove affianca all’insegnamento della letteratura araba all’Università l’attività di traduttore. Grande appassionato d’arte, è anche autore di graphic novel.

Dal 2009 a oggi ha pubblicato una dozzina di libri che raccontano storie avventurose, in scenari che vanno appunto dal Medio Oriente assolato ai paesaggi brumosi della zona di Niort (nella quale è nato), non lontano dal Golfo di Biscaglia. Romanzi che contengono una quantità sterminata di nozioni, personaggi e luoghi, opere che, partendo da un minuscolo dettaglio, possono collegare un paesino dimenticato alla Grande Storia.

“Quella di Énard – spiega Claudio Cattaruzza, curatore di Dedica, – è una scrittura complessa, ricca di citazioni, rimandi ad altri autori, opere e libri. Spesso costringe il lettore a documentarsi, ad approfondire, peculiarità che oltre a testimoniare uno straordinario spessore intellettuale e culturale, per certi versi direi che lo accosta all’Umberto Eco narratore. Il suo stile è particolare, molto spesso usa poco la punteggiatura e il risultato finale è quello di una narrazione che, come un fiume in piena, avvolge e travolge. Ciò che colpisce – prosegue Cattaruzza – è inoltre la sua formidabile capacità di immedesimazione, spesso e volentieri in situazioni che possono essere scomode.

A questo proposito, un suo libro emblematico è “La perfezione del tiro”, che narra le vicende di un giovane cecchino durante una guerra civile (che la critica ha stabilito essere il Libano). Énard si focalizza profondamente su quest’uomo che mostra una totale anestesia dei sentimenti, assenza di morale e un’inaudita e cruda violenza, portando il lettore da un lato dentro la psicologia del personaggi, dall’altro mettendo a nudo i danni enormi che la guerra provoca sulle persone svilendone l’umanità.
Altra sua caratteristica è il fatto che tutti i suoi romanzi sono ambientati in un luoghi e situazioni diversi, dall’Italia in “Zona”, il suo libro più complesso e potente, al periplo dell’Oriente fra Europa e Siria in “Bussola”, poi il salto in Russia e la lunga attraversata della Siberia partendo da Mosca in “L’alcol e la nostalgia” fino alla Costantinopoli di “Parlami di battaglie, di re e di elefanti”, nella quale Énard immagina un Michelangelo a corte non del Papa ma del Sultano per tentare l’impresa che non è riuscita a Leonardo, ovvero costruire il ponte sul Bosforo”.

L’ultimo suo romanzo, “Il banchetto annuale della confraternita dei becchini”, è ambientato in un minuscolo paese, Saint-Christophe, nell’Ovest della Francia, non lontano da Poitiers, dove Carlo Martello si scontrò con gli arabi del Califfato della Spagna. “Sono tutte storie, le sue – conclude il curatore di Dedica – che mettono sempre in rilievo il confronto fra le diverse culture, creando elementi di dialogo e osmosi fra le stesse”.

ASPETTANDO DEDICA, DA FEBBRAIO 2022 LE ANTEPRIME. Incontri, libri, letture, musica e teatro si intrecceranno nella serie di anteprime che, di anno in anno si sono sempre più diffuse in regione e nel vicino Veneto. Dal mese di febbraio avvicineranno il pubblico all’autore, stimolando curiosità e riflessioni per un approccio più consapevole alla rassegna di marzo.

DEDICA NATALE, IN LIBRERIA
Torna anche quest’anno, in occasione delle festività natalizie, l’iniziativa che fino all’8 gennaio 2022 permetterà di acquistare in numerose librerie partner del festival le opere di Mathias Énard con uno sconto.
A Pordenone: Libreria Al Segno (anche nelle sedi di Cordenons, Portogruaro, Sacile, San Vito al Tagliamento), Libreria Centrostudi Europa, Libreria Giavedoni Punto Einaudi, Libreria Mondolibri Mondadori Point e Libreria Quo Vadis.
A Udine: La Feltrinelli Libri e Musica, Libreria Einaudi, Libreria Friuli, Libreria Martincigh, Libreria Moderna Udinese, Libreria Odòs, Libreria Tarantola.

DEDICACARD, SOSTEGNO E AGEVOLAZIONI.
È possibile sostenere le iniziative di Thesis, fra cui Dedica, attraverso la DEDICACARD 2022 che garantisce per tutto l’anno sconti nelle librerie partner e nei negozi convenzionati a Udine e a Pordenone. Durante il festival consente inoltre ingressi preferenziali agli eventi, riduzioni sui biglietti, l’omaggio del concerto conclusivo del festival e della monografia Dedica a Mathias Énard. Info: www.dedicafestival.it

BIO-BIBLIOGRAFIA
MATHIAS ENARD
È nato a Niort, in Francia, l’11 gennaio del 1972. Dopo essersi formato in Storia dell’arte all’École du Louvre, ha studiato arabo e persiano. Dopo lunghi soggiorni in Medio Oriente, nel 2000 si stabilisce a Barcellona, dove collabora a diverse riviste culturali. All’attività di professore di arabo all’Università autonoma di Barcellona affianca quella di traduttore. Fra le sue opere pubblicate in Italia ricordiamo Breviario per aspiranti terroristi (2009), Zona (2011), Via dei ladri (2014), Bussola (2016), L’alcol e la nostalgia (2017), La perfezione del tiro (2018), Ultimo discorso alla società proustiana di Barcellona (2020), Parlami di battaglie, di re e di elefanti (2021) e Il banchetto annuale della confraternita dei becchini (2021). Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il Premio Goncourt (2015), il Premio von Rezzori (2017), il Premio Konrad-Adenauer-Stiftung (2018).
È stato finalista al Man Booker International Prize e al Premio Strega Europeo.




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