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giovedì , 24 Luglio 2025

Neuropsichiatria Infantile da Pordenone a Roveredo: Salvador e Freschi chiedono chiarezza

PORDENONE – I consiglieri comunali Marco Salvador e Roberto Freschi hanno presentato un’interrogazione rivolta al Sindaco e alla Giunta in merito al trasferimento del servizio di Neuropsichiatria Infantile dalla Cittadella della Salute di Pordenone al Comune di Roveredo in Piano, recentemente comunicato dall’Azienda Sanitaria.

Il servizio, destinato a minori in età evolutiva e strettamente collegato ad altri presìdi dell’area materno-infantile presenti nel capoluogo – come ginecologia, psicologia e assistenza sociale – verrebbe così spostato fuori dal contesto urbano integrato, con possibili ricadute sull’accessibilità per le famiglie e sull’efficacia dei percorsi terapeutici.

“Parliamo di un servizio fragile, complesso, che lavora in rete con altre figure professionali e che richiede continuità, vicinanza, integrazione,” spiegano i consiglieri. “Spostarlo in una sede periferica rischia di indebolire questa rete e di aumentare le difficoltà logistiche per le famiglie già in situazione di fragilità.”

L’interrogazione punta a chiarire:
1. se il Comune di Pordenone abbia ricevuto una comunicazione ufficiale sul trasferimento;
2. quali azioni concrete si intendano adottare per il potenziamento del trasporto pubblico verso Roveredo;
3. se l’Amministrazione condivida o meno il principio di decentramento di un servizio tanto delicato;
4. e se si stiano valutando soluzioni alternative o azioni di coordinamento istituzionale per mantenere il servizio nel capoluogo.

“La collocazione dei servizi sociosanitari ha un impatto diretto sull’equità di accesso e sulla coesione sociale,” concludono Salvador e Freschi. “Chiediamo che l’Amministrazione comunale eserciti fino in fondo il proprio ruolo, non solo sul piano della mobilità, ma anche nel promuovere una visione integrata della sanità territoriale.”

Ancora una volta, la mancanza di programmazione emerge con evidenza. Anche in questo caso, come nella chiusura della RSA di Roveredo in Piano, ci si trova di fronte a decisioni comunicate all’ultimo momento, senza confronto con il territorio e frutto di un’improvvisazione che rischia di impoverire il sistema sociosanitario locale.

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