PORDENONE – “Sfoglia” è l’esortazione che sigla le nozze d’argento di pordenonelegge con il suo pubblico, un invito reso ancora più dolce dalla silhouette di millefoglie che restituisce l’immagine 2024 del festival e sprigiona un imperativo di gustoso “artigianato letterario”. Sfoglieremo, dal 18 al 22 settembre in 43 locations di Pordenone e del Friuli Venezia Giulia – da Trieste a Lignano, da Udine all’intera provincia di Pordenone – i libri di oltre 60 autrici e autori internazionali, nell’arco di 5 intense giornate ricche di 340 incontri ed eventi, con 58 anteprime letterarie: opere che per la prima volta verranno raccontate alla Festa del libro e della libertà, come da quest’anno, nel suo primo quarto di secolo, si è ufficialmente ridefinito pordenonelegge, come sempre promosso da Fondazione Pordenonelegge.it, a cura di Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet.
Ancora una volta la letteratura straniera è parte primaria del festival, con grandi protagonisti: in anteprima ci sarà, innanzitutto, il Premio Pulitzer Richard Ford, una delle voci letterarie più note del nostro tempo: al festival presenterà per la prima volta l’ultimo libro della saga che vede protagonista Frank Bascombe, “Per sempre”, in uscita per Feltrinelli il 17 settembre. Considerato uno dei più grandi scrittori americani contemporanei, con Il giorno dell’Indipendenza (1995) ha vinto i due premi più prestigiosi d’America, il Pen/Faulkner Award e il Pulitzer Prize. Sarà a pordenonelegge venerdì 20 settembre (ore 19, Capitol) in dialogo con il giornalista e scrittore Gabriele Romagnoli.
“Per sempre” è la tappa di epilogo della celebre serie narrativa con Frank Bascombe: scrittore mancato, giornalista sportivo, agente immobiliare, due volte divorziato, padre, il protagonista affronta in questo quinto capitolo uno dei ruoli più ingrati e strazianti che la vita può offrirgli: assistere fino alla fine il figlio Paul, a cui viene diagnosticata una forma particolarmente aggressiva di SLA. In anteprima assoluta, a pordenonelegge anche il noto filosofo francese Bernard-Henri Lévy, per raccontare il nuovo saggio, “Solitudine di Israele” (La nave di Teseo), in uscita il 10 settembre, e che si presenterà al festival domenica 22 settembre (ore 17, Capitol), a quasi un anno dalla tragica strage del 7 ottobre. Il saggio di Lévy trasuda rabbia e lotta, nel solco di Michel Foucault e Jean-Paul Sartre: una riflessione urgente sul destino del popolo israeliano attraversato dalla storia e dalla solitudine. Si intitola invece “Il bambino”, ed è il quarto episodio della «tetralogia basca», il nuovo libro del romanziere spagnolo Fernando Aramburu: uscirà per Guanda il 17 settembre e si presenterà a pordenonelegge domenica 22 settembre (ore 15, Spazio Gabelli), con lo scrittore converserà l’autrice e direttrice editoriale Guanda, Federica Manzon. Aramburu entra nelle pieghe del dolore, mostrando come esistano diversi modi di reagire alla perdita. Con “L’amore è una cosa semplice”, in uscita per Salani il 17 settembre, anche François Bégaudeau, l’autore de “La classe” diventato un celebre film, racconta con assoluta concretezza la costruzione quotidiana di una relazione che, passo dopo passo, inciampo dopo inciampo, resiste al tempo. Lo scrittore sarà a pordenonelegge domenica 22 settembre (ore 15, Piazza della Motta), in dialogo con Fabio Gambaro.
“Sii tenero, sii coraggioso” è l’esortazione guida dei discorsi pronunciati da Papa Francesco ai Padri Gesuiti: sotto questo titolo è riunita la raccolta di testi che bene esprime i valori fondanti del pontificato di Papa Bergoglio, a cura di Padre Antonio Spadaro, in uscita il 17 settembre per Garzanti e LEV Libreria Editrice Vaticana, al festival domenica 22 settembre (ore 15, Auditorium Istituto Vendramini).
Nel libro scorrono parole penetranti, include in messaggi che sono insieme testimonianze d’amore e dichiarazioni d’impegno. Si intitola invece “Teoria di Gesù. la biografia di una idea” il nuovo saggio del filosofo e saggista francese Michel Onfray: lo pubblica Ponte alle Grazie e l’autore sarà a pordenonelegge: domenica 22 settembre (ore 15, Capitol). Con la sua «biografia» erudita, provocatoria, sorprendente, Michel Onfray torna sulla questione dell’ateismo, affrontandone il cuore. Molte anteprime toccheranno temi di attualità: il neuroscienziato Manfred Spitzer spiegherà ”Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il nostro mondo”, titolo del saggio Corbaccio che presenta sabato 21 settembre (ore 17, Spazio Gabelli), mentre il giornalista e scrittore Daniel Schulz, autore di inchieste di riferimento in Germania, attraverso “Eravamo come fratelli” (Bottega Errante) spiega in chiave narrativa come molti “pionieri” del socialismo in Germania est siano diventati neonazisti. Un romanzo necessario sul ritorno dell’antisemitismo dopo la riunificazione tedesca: l’autore sarà al festival giovedì 19 settembre (ore 17, Confindustria Alto Adriatico). In dialogo con Anna Longo.
Fra le grandi voci del giallo: la scrittrice inglese Gillian McAllister in anteprima presenterà il nuovo romanzo Fazi “Solo un’altra persona scomparsa”, un thriller capace di entrare nelle pieghe del tema della genitorialità: sarà a pordenonelegge: sabato 21 settembre (ore 21, Ridotto Teatro Verdi), in dialogo con Annarita Briganti. Mentre lo scrittore e giornalista inglese Gareth Rubin è attesissimo con il suo nuovo “Sinister. La città delle ombre”, in uscita per Longanesi il 17 settembre, avvincente reinvenzione di due personaggi entrati nel mito: il geniale investigatore Sherlock Holmes e la sua nemesi, il professor Moriarty. Sarà al festival sabato 21 settembre (ore 17, Piazza della Motta). È invece ambientato nella Firenze rinascimentale il nuovo giallo dello scrittore francese Laurent Binet, “Prospettive”: in uscita per La nave di Teseo, sarà in anteprima a pordenonelegge domenica 22 settembre (ore 19, Auditorium della Regione) presentato da Diego Marani, per dipanare trame che hanno visto protagonisti i grandi pittori del tempo, da Pontorno a Vasari e Michelangelo.
Al festival saranno tante le voci “al femminile” in anteprima da tutto il mondo: sabato 21 settembre (ore 17, Confindustria Alto Adriatico) la scrittrice Sasha Vasilyuk, nata in Crimea e cresciuta fra Ucraina e Russia prima di emigrare negli Stati Uniti, presenta il romanzo d’esordio “Il vento è un impostore” (Garzanti), storia di una famiglia stretta tra due regimi totalitari. E l’autrice giapponese Hiroko Oyamada farà tappa domenica 22 settembre (ore 19, Auditorium Istituto Vendramini) con “Donnole in soffitta”, il nuovo romanzo in uscita per Neri Pozza, legato agli aspetti più discussi della società giapponese contemporanea, dalla solitudine all’iper-produttività, dall’identità di genere alla disfunzionalità delle relazioni. La spagnola Rosa Montero con “Il pericolo di essere sana di mente” (Ponte alle Grazie) offre uno studio appassionante sui legami tra creatività e instabilità mentale: giovedì 19 settembre (ore 18.30, Auditorium Istituto Vendramini) racconterà il libro al quale ha lavorato come un detective, pronto a risolvere i pezzi sparsi di un’indagine. Pordenonelegge saluterà il ritorno molto atteso dell’autrice nigeriana Abi Daré, bestseller con “La ladra di parole”: il nuovo romanzo in uscita il 3 settembre per Nord, “Un grido di luce”, è una storia appassionante di amicizia e solidarietà femminile, e si presenterà sabato 21 settembre (ore 21, Piazza della Motta). Uscirà invece il 28 agosto per E/o il romanzo della scrittrice francese Camille De Peretti, “La sconosciuta del ritratto”, che prende spunto dal ritratto di Gustav Klimt conservato nella Galleria Ricci Oddi di Piacenza e schiude una magistrale saga familiare, con amori, segreti, drammi e tradimenti. Appuntamento al festival venerdì 20 settembre (ore 18.30 Confindustria Alto Adriatico). ”Pianeta Ofelia. Fare Shakespeare nell’Antropocene” titola il nuovo libro di Shaul Bassi, in uscita il 13 settembre per Bollati Boringhieri. Sarà presentato in forma di lezione magistrale giovedì 19 settembre (ore 11, Convento di San Francesco) per stimolare la rilettura di Shakespeare riflettendo in nuovi modi sulla crisi ecologica, in un mondo che si batte tra negazionismo climatico, indifferenza e forme di ecoansia. E poi Yigal Leykin venerdì 20 settembre (ore 17, Ridotto Teatro Verdi) presenta “Il ritorno” (Besa muci) un romanzo che si svolge nell’arco dei sette giorni della shiv’à, la settimana di lutto della tradizione ebraica, dove i protagonisti si troveranno a fare i conti con le proprie scelte e pagarne il prezzo.
Sempre sul fronte della letteratura internazionale, pordenonelegge sarà sede di prime presentazioni per l’Italia di novità uscite nel corso dell’estate: a cominciare dall’autrice indiana Janice Pariat che firma “Tutto ciò che la luce tocca” (Salani), e presenterà il romanzo in dialogo con Oscar D’Agostino venerdì 20 settembre (ore 19, Convento di San Francesco). Lo storico Geert Mak, sempre venerdì 20 settembre sarà in dialogo con il direttore artistico del festival Gian Mario Villalta per ripercorrere “Il sogno dell’Europa nel XXI secolo” (ore 17, Auditorium Istituto Vendramini).
E ancora, l’autrice canadese Deborah Willis: presenta “La mia ragazza su Marte” (Bollati Boringhieri) domenica 22 settembre (ore 17 Auditorium della Regione), intervistata da Caterina Bonvicini. E la scrittrice colombiana Piedad Bonnett domenica 22 settembre (ore 10.30, Ridotto del Teatro Verdi) dialogherà con Francesca Visentin sfogliando l’ultimo romanzo “Quel che non ha nome” (Codice), che elabora la tragicità del lutto vissuto in prima persona, ricostruendo la vita del figlio Daniel, il percorso della sua malattia mentale e infine il suicidio attraverso libri, ricordi e testimonianze, ma anche attraverso le lettere, i diari e le sue opere.
Ricchissimo a pordenonelegge il cartellone di anteprime di autori e autrici italianii, attesissimo, per cominciare, è il sequel del mitico “Jack frusciante è uscito dal gruppo”, uno dei maggiori bestsellers nazionali di ogni tempo. Trent’anni dopo, con “Due”, in uscita per HarperCollins, il 17 settembre e al festival domenica 22 settembre (ore 17, Piazza della Motta), Enrico Brizzi rivela cosa è accaduto dopo la separazione dei due protagonisti, apre l’archivio magnetico del vecchio Alex e mostra per la prima volta anche il punto di vista di Aidi.
E tanti sono i libri per leggere l’evoluzione del nostro tempo: Monica Maggioni firma “Spettri. Il male che credevamo di esserci lasciati alle spalle” (Longanesi) e giovedì 19 settembre (ore 19, Auditorium della Regione), in dialogo con Francesco De Filippo racconterà sette storie di protagonisti controversi: dal capo spirituale di Hamas alla giovane italiana affiliata all’Isis, dall’addestratore di kamikaze Tawalbe, al neonazista americano Kreiss, al fanatico antimusulmano Breivik. Con “Grazie, Occidente!” (Mondadori) Federico Rampini approfondirà domenica 22 settembre (ore 16, Teatro Verdi) quel che l’Occidente è stato davvero per l’umanità e perché da mezzo millennio il progresso nasca qui e non altrove. “Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia” (HarperCollins), è invece filo rosso della nuova riflessione di Aldo Cazzullo, dedicato al “più grande romanzo mai scritto”, chiaro e comprensibile a tutti, con continui riferimenti all’attualità: appuntamento con l’autore domenica 22 settembre (ore 17 Piazza San Marco). E ancora: “Il tempo del bosco” (Mondadori), in anteprima a pordenonelegge sabato 21 settembre (ore 19 PalaPAFF!), scandisce il viaggio di Mario Calabresi in giro per l’Italia, alla scoperta delle vite straordinarie di chi ha saputo trovare la propria via attraverso le incertezze: Cibo, alimentazione e società contemporanea nelle novità della presidente Slow Food Barbara Nappini, “La natura bella delle cose” (Slow Food), al festival domenica 22 settembre (ore 12 Convento di San Francesco) e dell’agroeconomista Andrea Segrè che insieme alla ricercatrice Ilaria Pertot firma un’indagine dedicata a “La spesa nel carrello degli altri. L’impoverimento alimentare” (Baldini + Castoldi), in anteprima a pordenonelegge: domenica 22 settembre (ore 19, Spazio IZC Costruzioni), in dialogo con Alberto Bollis.
Pordenonelegge 2024 sarà una vera miniera di anteprime narrative: a cominciare dalla cantautrice Erica Mou, che per Fandango firma l’autobiografico “Una cosa per la quale mi odierai”, in uscita il 13 settembre e in prima presentazione a pordenonelegge sabato 21 settembre (ore 19, Spazio Gabelli). Erica, una giovane cantautrice abituata a girare il mondo con la sua musica, si trova ad affrontare i primi mesi di gravidanza, e la domanda la ossessiona: come si fa a diventare madre senza avere una mamma? Una risposta arriva dal diario, appena ritrovato, della madre Lucia, scritto dieci anni prima, nei nove mesi di malattia che la portarono alla morte.
Anche il Premio Campiello Giulia Caminito, che torna alla scrittura narrativa con “Il male che non c’è” (Bompiani) in uscita il 18 settembre, ancora una volta sceglie la via del romanzo per raccontare se stessa e la sua generazione, che non ha subito guerre o privazioni materiali ma ha avuto in sorte la solitudine della Rete e della precarietà. Al festival converserà con Annalena Benini sabato 21 settembre (ore 20.30 Spazio Gabelli).
Mauro Corona, in uscita il 17 settembre con “Lunario sentimentale” (Mondadori) – un viaggio nella cultura contadina perduta, che riscopre esistenze semplici e creative, innestate su riti ancestrali e credenze fra fede e superstizione – a pordenonelegge converserà con la figlia Marianna Corona domenica 22 settembre (ore 19, PalaPAFF!), autrice di “Le Vèinte. Le streghe del vento” (Giunti), in uscita il 4 settembre: un romanzo ambientato nel cuore misterioso e leggendario della montagna, dove una ragazza in cerca delle proprie origini incontra le misteriose Vèinte, capaci di evocare incubi e sogni.
E ancora, in anteprima al festival: Maura Gancitano firma per Einaudi “Erotica dei sentimenti. Per una nuova educazione sentimentale”, in cui mette in discussione l’idea di normalità per offrire strumenti adeguati per la scoperta della propria unicità, al festival venerdì 20 settembre (ore 19, Auditorium della Regione). Antonella Cilento con “La babilonese” (Bompiani) indaga sulla fiamma della vendetta in un vertiginoso romanzo di romanzi, al festival domenica 22 settembre (ore 15.30 Auditorium Largo San Giorgio). Susanna Tartaro con “Le mie cose preferite” (Marsilio) riflette sull’impermanenza, la condizione che ci accomuna alla radio, capace di diffondere pensieri e creare comunità sulla base di qualcosa di impalpabile e solido allo stesso tempo. Ne parlerà sabato 21 settembre (ore 19, Convento di San Francesco) con la curatrice del festival Valentina Gasparet. Andrea Maggi al festival presenta in anteprima “Il mio Socrate” (Giunti), in uscita il 4 settembre e in anteprima venerdì 20 settembre (ore 9 PalaPAFF!), un romanzo che parla ai ragazzi del mondo e delle sue difficoltà, delle persone che giudicano e che condannano a priori e della “tempesta perfetta”, che tutti chiamiamo “adolescenza”.
Sempre ai ragazzi, nel cartellone di quel festival nel festival che è pordenonelegge Junior, parlerà il nuovo romanzo di Enrico Galiano, ”L’incredibile avventura di un SUPER-ERRORE” (Salani), al festival venerdì 20 settembre (ore 10.30 PalaPAFF!), per capire che gli errori sono momenti fondamentali per la crescita di ognuno di noi. E Ludovica Cima con “Sylvie sogni di seta” (Mondadori Ragazzi) porta alla luce la storia di una donna esempio di determinazione e creatività, al festival giovedì 19 settembre (ore 10.30 Auditorium della Regione), in dialogo con Beatrice Masini.
Le anteprime di pordenonelegge 2024 non finiscono qui: il noto giornalista e podcaster Pablo Trincia svela il processo creativo della sua fucina narrativa con “La mia storia, le nostre storie” (Roi), che presenta al festival in anteprima sabato 21 settembre (ore 10.30, PalaPAFF!), in dialogo con Federico Taddia.
Il giornalista e autore Angelo Carotenuto con “Viva il lupo” (Sellerio), un romanzo che racconta i silenzi e i malintesi che turbano il dialogo fra generazioni, sarà in anteprima a pordenonelegge domenica 22 settembre (ore 17, Convento di San Francesco), in dialogo con Tullio Avoledo. E sempre per Sellerio Francesco Recami riserva a pordenonelegge l’anteprima di “Wunderland”, che sfoglierà domenica 22 settembre (ore 15, Confindustria Alto Adriatico), raccontando una fuga d’amore che si trasforma in un viaggio nel mitico parco divertimenti. Andrea Moro con “Cinquantun giorni” (La nave di Teseo) ci proietta in un’avventura letteraria tra Omero e Shakespeare, tra verità e finzione, sul filo delle nostre emozioni più viscerali: domenica 22 settembre (ore 12, Auditorium Istituto Vendramini) ne parlerà con Il direttore artistico Gian Mario Villalta.
Anteprime a pordenonelegge anche per Franco Faggiani con “Basta un filo di vento” (Fazi), una vicenda intensa, a tratti dolorosa, sulle colline tra il Po e l’Appennino; e per Rita Ragonese con “La vita contro”, in uscita sempre per Fazi, una storia di dolore e riscatto.
Il musico-terapeuta Marco Anzovino con “I ragazzi della strada accanto” (Biblioteca dell’Immagine) racconta la quotidiana battaglia per l’indipendenza di tante ragazze e ragazzi incontrati nella Comunità Terapeutica Villa Renata, al Lido di Venezia. Un esordio molto attesa è quello della giovane autrice Marta Aidala, che per Guanda firma “La strangera”, in uscita il 27 agosto, al festival domenica 22 settembre in dialogo con Francesca Giannone: una nuova voce femminile per raccontare con sensibilità i conflitti interiori di una ragazza in cerca del proprio posto nel mondo. Delle montagne e in particolare delle Alpi, e dell’umanità che ruota intorno, racconteranno i nuovi libri di Daniele Zovi “Sulle Alpi. Un viaggio sentimentale” (Raffaello Cortina), un itinerario che è anche interiore, alla scoperta di un mondo vicino e al tempo stesso lontano, simbolico e reale; e di Maurizio Bait, “Alpi d’Oriente. Storie di uomini, donne, animali e foreste” (Ediciclo), alla scoperta dell’anima delle Alpi Giulie e del Carso attraverso le storie dimenticate dei grandi uomini e grandi donne, di foreste e animali.
Il festival sarà palcoscenico, giovedì 19 settembre, per la presentazione de “Lino Zanussi. La grande biografia”, firmata da Piergiorgio Grizzo per Biblioteca dell’Immagine: la storia di un uomo divenuto in brevissimo tempo capitano d’industria, tra i più influenti nell’Italia del ‘miracolo economico’, in una corsa inarrestabile fino al tragico incidente aereo di San Sebastian.
Uscirà invece per Gaspari il nuovo saggio di Gustavo Corni “L’Italia occupata 1917-1918. Friuli e Veneto orientale da Caporetto a Vittorio Veneto”, un quadro nuovo di una pagina di storia nazionale in anteprima giovedì 19 settembre. E si proietta in chiave storico-sociale l’analisi che Walter Tomada presenterà sabato 21 settembre, “Friulani eretici. Storia millenaria di disobbedienti irriducibili e bastiancontrari” (Biblioteca dell’Immagine), quasi un Dna che affiora quando meno te lo aspetti nel nome dell’autonomia di pensiero.
Sono infine tre le anteprime a cura di Fondazione Pordenonelegge,it, in arrivo alla 25^ edizione del festival. A cominciare dal racconto lungo di Diego Marani, “La lingua virale”, legato al Premio Letterario 2024 “Il racconto dei luoghi e del tempo” promosso con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia: pubblicato da Italo Svevo Edizioni, l’opera ruota intorno a un ‘virus’, l’’Europanto, lingua libera e transnazionale, alla quale si oppongono i difensori della lingua nazionale. Il “Piccolo dizionario (immaginario) delle ragazze dei ragazzi”, realizzato in sinergia con Fondazione Treccani a cura di Valentina Gasparet e Gian Mario Villalta con supervisione di Giuseppe Antonelli, offre un censimento di 187 parole imperdibili per gli 11-14enni di oggi, raccontate nelle definizioni di un migliaio di studenti di tutta Italia.
E la raccolta “15 racconti per 15 anni. il libro di pordenonescrive”, a cura di Alberto Garlini, include un racconto per ogni anno di corso, scritto dagli ex studenti che si sono distinti nel mondo delle lettere. I testi sono a firma di Arturo Caissut, Serena Cappellozza, Odette Copat, Fabiana Dallavalle, Carmen Gasparotto, Lucio Gava, Ginevra Lamberti, Yigal Leykin, Marianna Maiorino, Andrea Mochi Sismondi, Mariaelena Porzio, Rita Ragonese, Francesca Violi, Nicola Zille, Feliciana Zuccaro.
Infine tante a pordenonelegge le novità in uscita il prossimo settembre, che arriveranno fresche di stampa al festival. Fra queste: l’utimo romanzo di Diego De Silva “I titoli di cosa di una vita insieme” (Einaudi), sul complicato groviglio di sentimenti che accompagnano la fine di un amore. “Nei nervi e nel cuore. Memoriale per il presente” di Rosella Postorino, in uscita per Solferino, una storia di famiglia che racconta i dilemmi etici della contemporaneità e la fede assoluta nella letteratura. “Una conquista fuori menu” (Newton Compton), la nuova a attesa prova letteraria della bestseller Felicia Kingsley, e ancora “Tutti i mondi possibili. Un’avventura nella grande biblioteca dell’evoluzione”, la nuova riflessione di Telmo Pievani in uscita per Raffaello Cortina, viaggio alla scoperta del vasto e sconosciuto mondo del possibile che non si è ancora realizzato. Federico Buffa firma con Fabrizio Gabrielli “La milonga del fútbol. Un secolo di calcio argentino” (Rizzoli), sui tre mancini che hanno fatto la storia del calcio: Omar Sivori, Diego Armando Maradona e Lionel Messi.
Fabiano Massimi con “Le furie di Venezia” (Longanesi), fa luce su uno dei misteri più inquietanti del fascismo: la vera storia di Ida Dalser, prima moglie di Benito Mussolini, e del primogenito del duce Benito Albino, entrambi allontanati e fatti internare su ordine del Regime. Manlio Castagna con “Di fuoco e seta” (Mondadori Ragazzi) ci racconta un grande romanzo d’avventura ambientato nel Risorgimento italiano, a Solferino.
E infine Alberto Rollo con ”Billy il cane” (Ponte alle Grazie) esamina il rapporto che lega il cane ai suoi padroni, e quanto la vita dell’uno sia legata alla vita dell’altro.
Pordenonelegge casa della poesia, dal 18 al 22 settembre si rinnova la magia di un festival nel festival, il più vasto cartellone di poesia in cinque giorni con oltre 50 voci italiane e internazionali. Curato del direttore artistico Gian Mario Villalta con Roberto Cescon, il programma poesia della 25^ edizione include la presentazione in anteprima della nuova raccolta di Maurizio Cucchi “La scatola onirica” in libreria per Mondadori dal 10 settembre, al festival domenica 22 settembre: la ricerca delle radici, delle origini familiari e locali che riporta a galla volti spesso familiari in una galleria di umili apparizioni, oggetti domestici e amuleti, piante e piccoli animali. E torna la “Gialla Oro”, che consacra per l’undicesimo anno la collaborazione tra pordenonelegge e Samuele Editore, con le raccolte di Andrea Longega “Istà”, Giovanni Turra “Peepshow. Poesie 1996-2023” e Beatrice Zerbini “Quarantadue”.
Appuntamento sabato 21 settembre ore 17.00 La Libreria della Poesia Palazzo Gregoris, insieme ai poeti, Alessandro Canzian e Gian Mario Villalta. E ancora “La Gialla” con tre nuove proposte: Alessandro Corbetta “L’età verde”, Anna Toscano “Cartografie” e Italo Testa “Se non sarò più mia”. L’incontro con gli autori, in dialogo con Roberto Cescon e Augusto Pivanti, sabato 21 settembre ore 18, La Libreria della Poesia Palazzo Gregoris. Anteprima a pordenonelegge anche per Lino Roncali con “Il mio amico colleziona le ceramiche di Meissen” (Samuele Editore), in cui il poeta ricorda l’amico che non c’è più protagonista di una amicizia unica ed eccezionale.
L’incontro giovedì 19 settembre ore 21, Biblioteca Civica (Sala incontri, Teresina Degan), presenta Roberto Cescon. Tante le novità in libreria per la poesia italiana nel 2024 che faranno tappa al festival, da Giancarlo Pontiggia a Luigi Natale, Paola Loreto, Augusto Pivanti, Gianfranco Lauretano.