PORDENONE – Giovedì 20 aprile, a poche settimane dalla 94ª Adunata degli alpini che si terrà ad Udine dal 11 al 14 maggio, i soci del Rotary Club Pordenone hanno avuto l’onore di ospitare, presso la sede di Villa Baschiera Tallon, il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero, accompagnato dal past president del Rotary Club Pordenone Alberto Quagliotto ed accolto dal presidente in carica Paolo Moro.
Nella gremita sala, erano numerosi i soci rotariani alpini ad indossare con fierezza il cappello di feltro dalla lunga penna e ad ascoltare, catturati, il Presidente Sebastiano Favaro che ha spiegato la storia della fondazione del corpo degli Alpini, avvenuta nel 1872 a difesa dei confini montani italiani, a di quella dell’ANA, associazione fondata nel 1919 i cui obiettivi e valori perdurano immutati a distanza di un secolo grazie all’ elevato valore degli intenti, al concreto e riconosciuto impegno civile gratuito, sia sul territorio italiano che all’estero, all’efficace capacità di trasmissione valoriale alle nuove generazione. L’ANA infatti, conta, il maggior numero di adepti rispetto ad altri associazioni d’arma. (333.604 soci in 110 sezioni tra Italia ed estero).
“Senso del dovere, tenacia, responsabilità, spirito di sacrificio, generosità, solidarietà sono elementi che guidano il nostro lavoro di squadra e ci permettono di raggiungere obbiettivi impensabili” ricorda Sebastiano Favaro, citando prima il martirio degli alpini sui campi di battaglia della Grecia, Albania e Russia e a seguire gli importanti interventi degli alpini nella tragedia del Vajont, nel terremoto del Friuli , dell’Irpinia e dell’Aquila e nelle altre calamità che hanno colpito negli anni il territorio italiano.
Anche all’estero gli alpini sono riconoscibili e amati da generazioni: ““Italianski Karasciò’” continua Favaro citando l’espressione che la popolazione russa usava ai tempi della seconda guerra mondiale per definire “gli italiani brava gente”.
E in terra russa, a Rossoš’, sull’area che fu sede del Corpo d’Armata Alpino durante la campagna di guerra 1942-1943, che l’ANA, con fondi propri e con il lavoro volontario dei soci che ha visto Favero come co-progettista e co-direttore, ha costruito l’asilo del Sorriso che ospita 120 bambini.
“Volontariato e servizio sono le parole che uniscono lo spirito degli alpini e dei rotariani” ricorda in chiusura di serata il Presidente del Rotary Club Pordenone Paolo Moro sottolineando i comuni intenti.
Ospiti della serata Ilario Merlin, presidente ANA sezione di Pordenone, Mario Povoledo, cerimoniere dell’ANA sezione di Pordenone e l’avvocato Romano Bottosso, consigliere nazionale ANA per il Nord-Est.