Presidenza Fidapa, passaggio di consegne da Pin a Poggioli

PORDENONE – Nell’elegante cornice del Cial del Brent a Polcenigo, si è svolta la cerimonia del passaggio di consegne della Presidenza Fidapa da Sonja Pin ad Annamaria Poggioli, alla presenza di numerosissimi ospiti e socie.

Hanno portato il proprio saluto la socia ed assessora alle Politiche sociali e Pari Opportunità Guglielmina Cucci e il Presidente del Consiglio Comunale Pietro Tropeano, già assessore alla cultura, sempre vicino allo spirito dell’associazione.

Come da tradizione la presidente uscente Sonja Pin, dopo aver ringraziato tutto lo staff di socie che hanno supportato il suo lavoro con impegno e dedizione, ha presentato una sintesi delle attività svolte durante il biennio 2019-21, che nonostante le difficoltà sorte a causa delle restrizioni covid e del lockdown, sono state varie e numerose, spaziando dal sociale, all’arte, alla storia, garantendo presenza costante sul campo della “lotta alla violenza sulle donne”, fin dalla presentazione della Carta dei diritti della Bambina.

Da ultimo ricordiamo il supporto al progetto editoriale “Quattro Passi Insieme”che dal mese di settembre “ha cominciato a camminare” con successo in tutta la provincia di Pordenone, promosso dalla socia Giovanna Santin.
Lodevole, dunque, il contributo di Pin, apportato con semplicità, delicatezza, competenza e una grande dose di simpatia e umanità.

Il passaggio delle consegne ad Annamaria Poggioli è stato sugellato dalla “simbolica investitura della collana Fidapa”, affidata con commozione e fiducia da Sonja Pin e orgogliosamente accolta dalla nuova presidente.

Annamaria Poggioli, nel suo discorso di presentazione, ha posto l’accento sull’importanza della qualità con cui intende lavorare insieme alla sua squadra, qualità fatta non solo di ottimi contenuti e competenze ma soprattutto di “passione ed entusiasmo” che sono il lievito madre per fare un “buon pane” (cit. Claudio Magris).

Forte della propria esperienza in campo come Presidente regionale della Commissione Pari Opportunità, sarà fondamentale prospettiva del suo mandato continuare a lavorare sulla valorizzazione delle donne, che passa attraverso il riconoscimento del loro talento e delle loro competenze, in un’ottica di autentica parità, nella casa, nel lavoro e nelle istituzioni.

Annamaria Poggioli si appresta con determinazione ed entusiasmo a dipingere un nuovo orizzonte FIDAPA, dove il rosa dell’alba si tingerà di giovani donne, con l’istituzione di una nuova sezione “FIDAPA YOUNG”, in cui riporre il valore di un “cultural heritage” e la speranza di un profondo arricchimento all’altezza delle nuove generazioni e delle crescenti esigenze di una società globale.

Sarà importante inoltre, ha sottolineato la presidente Poggioli, lavorare in rete con le associazioni e dare un volto istituzionale alla FIDAPA, affinchè i frutti del lavoro che verrà svolto si moltiplichino e si diffondano.

Molto apprezzato l’omaggio da parte di Romanina Santin a tutte le socie del suo libro “ Con amore ti scrivo…” , che racchiude una preziosa e deliziosa raccolta di antiche cartoline custodite in un vecchio baule della cara nonna. Il libro vuole raccontare e tramandare ai posteri l’abitudine ormai scomparsa di scrivere cartoline, grazie alle quale sono stati fissati nel tempo emozioni, momenti di vita familiare e tradizioni che possiamo così rivivere e recuperare.

Nel corso della cerimonia è altresì intervenuto a portare il proprio saluto il presidente dei LIONS PORDENONE NAONIS, Giovanni Muzzatti che, insieme al governatore del Triveneto Eddi Frezza, si è detto lieto di “stringere la mano alla nuova Presidente “ nella volontà di “operare in sinergia e stringere un patto di collaborazione futura, visti i comuni obiettivi programmatici”.

La sfida è molto ambiziosa ma concreta e, conoscendo le grandi qualità professionali e la forte personalità della nuova presidente, siamo sicuri e fiduciosi che tutto quello che sarà prodotto in questo biennio continuerà onorevolmente l’importante lavoro dell’associazione, rinnovandone non solo la veste ma arricchendone gli orizzonti.

Antonietta Maria Di Paola




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