PORDENONE – Sulla questione immigrazione e sulla protesta davanti alla Prefettura di Pordenone dei richiedenti asilo sul menu concordato con la Madonna Pellegrina interviene il presidente provinciale Ascom-Confcommercio Imprese per l’Italia Alberto Marchiori.
“Il costante dibattito sull’immigrazione e le altrettanto costanti speculazioni politiche sui diversi fronti creano un imbarazzo naturale per chi, come me, cattolico e nel contempo cittadino che crede nelle istituzioni e nel rispetto della legge si trova difronte ad un grande dilemma: accoglienza, assistenza, respingimenti, rispetto delle regole, discriminazione, tolleranza”.
“Questi e molti altri gli interrogativi. In verità uno Stato che abbia accettato di salvare delle vite umane e di accoglierle nel proprio Paese dovrebbe:
a) Dare la giusta assistenza; b) Selezionare rapidamente chi ha diritto a rimanere e rimandare nei Paesi d’origine chi invece non ha questo diritto; c) Non discriminare i propri cittadini e dare un trattamento a costoro almeno paritario; d) Bloccare e perseguire tutte le speculazioni economiche; e) Fare rispettare le leggi dello Stato e mettere nelle condizioni gli ospitati di imparare la nostra lingua, conoscere la nostra storia e la nostra cultura e conseguentemente adeguarsi ( e non il contrario come sta avvenendo); f) Rendere più efficace l’applicazione delle norme (Giustizia) e se serve modificare le procedure che lo impediscono.
Fatte queste semplici premesse, va ribadito il concetto che degli esseri umani vanno trattati come tali e quindi situazioni come quelle verificatesi a Roma in questi giorni (vedi sgombero) non debbono più verificarsi”.
“Mi spiego, lo sgombero di edifici privati o pubblici è sacrosanto che venga effettuato, ma deve essere anche altrettanto sacrosanto che le Istituzioni si coordino tra di loro per dare un alloggio o un letto a queste persone ( non è sicuramente dignitoso per loro e per noi vederli dormire sotto i portici o nei parchi). Nello stesso tempo non possono essere criminalizzate le forze di Polizia che eseguono degli ordini ( penso che nessuno di noi vorrebbe essere nei loro panni) sapendo di dover usare la forza rischiando nel contempo la propria vita”.
“Fa specie che autorevoli rappresentanti dello stato si soffermino a giudicare la frase di un Poliziotto anziché preoccuparsi di risolvere i problemi a monte. Con questi comportamenti consentiamo anche a chi ha avuto alloggio e vitto come le persone ospitate a Pordenone presso il centro Diocesano della Madonna Pellegrina di protestare davanti alla Prefettura perché il Menù non è di loro gradimento; è peraltro risaputo lo spirito di accoglienza che questa struttura riserva a tutti gli ospiti ( di ottima qualità)”.
“Penso che come sempre ci si debba rifare ad un maggior senso di responsabilità, utilizzando il buon senso, evitando speculazioni di ogni tipo e genere, mettendo gli Italiani nella condizione di accettare una situazione di emergenza ( che comunque va rapidamente risolta) garantendo nello stesso tempo sicurezza, rispetto delle regole e adattamento agli stili di vita e culturali del nostro Paese da parte di chi ne è ospite. Troppo spesso la finta solidarietà ci porta a soccombere e ad invertire i processi; vale a dire che gli Italiani debbono cambiare le proprie abitudini e debbono abdicare alla propria storia ed alla propria cultura. Questa non è solidarietà!”.