PORDENONE – E’ stato firmato il protocollo tra l’AFVS – Associazione Familiari e Vittime della Strada ONLUS, il Corpo intercomunale di Polizia locale di Pordenone e Cordenons retto da Massimo Olivotto e l’Uepe di Udine/Pordenone (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna del Ministero della Giustizia), per incentivare la sicurezza stradale e stimolare il senso di responsabilità degli imputati/indagati e condannati ai lavori di pubblica utilità. È stato siglato quest’oggi a Pordenone, l’accordo attuativo del progetto “Ruote ferme, pedoni salvi”, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Giustizia e dell’ANCI . L’iniziativa, che nasce in primo luogo per salvaguardare gli utenti più deboli della strada, ha esordito a Torino nel 2021 poi vi hanno aderito Chieti ed Arezzo e ora arriva anche a Pordenone. Altre grandi città italiane sono prossime ad adottarlo.
Gli imputati/indagati/condannati che saranno presi in carico dall’UEPE di Udine, con riferimento sia all’istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova, sia quale pena sostitutiva per i reati di guida in stato di ebrezza alcolica e sotto effetto di stupefacenti, dopo un corso di formazione entreranno nel ruolo di “assistenti pedonali”.
Statisticamente sul territorio Pordenone-Udine sono messi alla prova circa 1800 soggetti all’anno e di questi quasi la metà sono legati ai reati relativi alle violazioni al Codice della Strada. Adeguatamente formati dagli agenti di Polizia locale di Pordenone/Cordenons, presidieranno gli attraversamenti pedonali nei pressi delle scuole ma manche davanti al tribunale e in quelli a rischio, agevolando il transito dei pedoni.
Ogni utente sarà equipaggiato con pettorina ad alta visibilità e paletta. L’Associazione metterà a disposizione della città 10 utenti in esecuzione penale per reati in violazione del codice della strada. Il protocollo sarà reso operativo per settembre/ ottobre ed avrà una durata di tre anni rinnovabili.
Il doppio intento del progetto risiede nell’ assicurare una maggiore tutela per gli utenti deboli della strada e nella responsabilizzazione degli utenti sottoposti a misure e sanzioni di comunità che hanno commesso un reato in violazione al Codice della Strada. Riparare quindi i danni cagionati alle vittime dei reati e alla comunità, attraverso azioni concrete, visibili e utili alla cittadinanza. Tale attività consentirà loro di interiorizzare la gravità del reato commesso e rafforzare sentimenti di legalità, affermando la cultura del bene pubblico.
Il progetto “Ruote ferme, pedoni salvi” sarà a costo zero per l’Amministrazione comunale essendo finanziato dal Fondo Vittime della Strada, istituito dall’Associazione, nel quale convergono le donazioni/versamenti nell’ambito della messa alla prova e giustizia riparativa. Questo progetto mira a rafforzare una giustizia che responsabilizza, attenziona le vittime e rende partecipe tutta la comunità locale nei processi di cambiamento e di appartenenza.
E’ un altro passo importante per l’UEPE di Udine e Pordenone, per il Tribunale, la Procura e l’Ordine degli Avvocati di Pordenone che recentemente hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la messa alla prova che mira, anche, a proporre programmi di trattamento e di educazione stradale con l’AFVS, rafforzando il rapporto e la fiducia fra le istituzioni ed i cittadini.
“E’ una importante iniziativa – ha sottolineato l’assessore alla Polizia Locale Emanuele Loperfido – poiché
certamente per garantire la sicurezza sono necessarie risorse economiche ma altrettanto significative sono le collaborazioni tra istituzioni ed associazioni per sensibilizzare ed educare al rispetto delle regole.
“La contiguità territoriale e naturalmente l’organizzazione del servizio intercomunale – ha aggiunto la collega di Cordenons Lucia Buna – consentono di ottimizzare risorse ed attività”.
“Siamo estremamente felici – ha dichiarato il presidente dell’AFVS Giacinto Picozza – di espandere il progetto “Ruote ferme, pedoni salvi” anche nella città di Pordenone. La sinergia tra gli uffici dell’Uepe di Udine/Pordenone, dell’Amministrazione comunale e della Polizia Locale con la nostra Associazione ha portato ad un risultato eccellente di cui non possiamo che essere orgogliosi”.
A sottolineare il valore della collaborazione, alla conferenza stampa in Municipio sono intervenute Rita Bonura e Laura Ursella dell’UEPE di Udine , la presidente della Camera penale di Pordenone Esmeralda Di Risio e il presidente dell’Ordine degli avvocati di Pordenone Alberto Rumiel.