Spose bambine, Parlamento approva risoluzione contro questa pratica

PORDENONE – Una ragazza su tre si sposa prima dei 18 anni nei paesi in via di sviluppo, e una su nove prima del 15. Costringendo bambine e adolescenti a lasciare gli studi, questa pratica limita le loro prospettive future.

I rischi maggiori riguardano le ragazze che, ancora troppo giovani per figliare, spesso incorrono in gravi complicazioni da gravidanza e parto che possono causarne la morte.

Il problema esiste in tutti i continenti, ma soprattutto in Asia meridionale e subsahariana. I primi tre paesi per frequenza di matrimoni precoci sono Niger 77%, Bangladesh 74% e Chad 69%.

“Affrontare i matrimoni precoci ci dà l’occasione di prendere in esame tutta una serie di altre questioni”, come i matrimoni tra bambini costituiscano un intralcio alla risoluzione di altre questioni importanti “come ad esempio porre fine alla violenza contro le donne, assicurare l’istruzione ai bambini, o debellare l’Aids”.

Il Parlamento europeo alle 12 e 13 minuti di oggi, 4 ottobre 2017, ha votato con una maggioranza assoluta la risoluzione contro la pratica dei matrimoni precoci (Spose bambine).

“La proposta e’ partita da noi – sottolinea Taher Djafarizad – cioè dall’Associazione Nedaday di Pordenone, e successivamente e’ stata accolta dal movimento cinque stelle -dagli eurodeputati Daniela Aiuto e Marco Zullo”.

Il 27 paesi della comunità europea hanno 6 mesi di tempo per adeguarsi alla risoluzione europea. “Entro dicembre a Pordenone faremmo una grandissima festa per questo risultato di civiltà dove inviteremo una sposa bambina”.




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