PORDENONE – Atteso conto alla rovescia per lo spettacolo: “Federico Tavan, io devo stare dentro i tuoi occhi per vedermi” realizzato da Alessandro Mezzena Lona in scena domani, giovedì 4 ottobre, alle 20 e 45, all’ex convento di San Francesco nell’ambito del Festival AlienAzioni, organizzato da Gorizia Spettacoli con il patrocinio del Comune di Pordenone.
Una lettura scenica alla quale parteciperà l’attrice Viviana Piccolo, intensa interprete dei testi poetici e con le musiche del giovane musicista triestino Raffaele Ficiur. L’evento sarà l’occasione per presentare alcuni ritratti scattati a Tavan dal fotografo Danilo De Marco, suo caro amico. Lo spettacolo quindi, accende i riflettori sulla figura del poeta troppo spesso trascurato dal mondo culturale italiano attraverso una lettura che ripercorre la vita di Tavan, le trame della sua poetica e i pensieri.
Tavan fu il poeta a della poesia in friulano nella variante di Andreis apprezzato da molti illustri letterati . Da ragazzo iniziò a vivere episodi di disagio mentale quando, all’età di 16 anni, perse la madre. Durante la sua vita frequentò ospedali, centri di salute mentale e trascorse tutta la vita ad Andreis, piccolo paese di montagna della Valcellina in Friuli. Sempre precario e in balia della malattia, ha realizzato una poesia piena di lampi e di vita interiore. Non esibì mai la sua condizione, la rappresentò senza rabbia o autocommiserazione. I versi delle poesie sono immediati ed istintivi e sembrano realmente emergere dalla complessità del suo vivere e dalla sofferenza che lo ha accompagnato tutta la vita.
Al podeva capitate anç a ti/ nasce t’un pegnaton/ tra zovàt e zùfignes/ de stries cencja prozes/ e al dolor grant de’na mare./ Me soi cjatat à passa/ de che bandes.:” Poteva capitare anche a te/ di nascere in un pentolone/ tra rospi e intrugli/ di streghe senza processo/ e il dolore grande di una madre./ Io mi sono trovato a passare/ da quelle parti.”
Con Decreto del Presidente della Repubblica, in data 28 novembre 2008 è stato concesso un assegno straordinario vitalizio a favore del poeta ai sensi della legge 8 agosto 1985, n. 440 (legge Bacchelli), a seguito del quale è tornato a stabilirsi ad Andreis.
È morto nel sonno nella sua abitazione di Andreis nel novembre 2013 due giorni dopo il suo sessantaquattresimo compleanno.